Spina: «Angarano esulta per un vantaggio nel primo tempo, le opposizioni hanno già vinto una partita»

L'ex Sindaco assicura: «Le nostre battaglie di legalità proseguiranno»

giovedì 17 dicembre 2020
Francesco Spina non demorde. L'ex primo cittadino di Bisceglie ha ribattuto alle esternazioni dell'attuale Sindaco Angelantonio Angarano a proposito della recente pronuncia del Tar Puglia sul bilancio 2019 con una nota nella quale ha inteso rimarcare le diverse procedure giudiziarie amministrative ancora aperte.

«Angarano, dopo aver perso definitivamente al Consiglio di Stato la partita sul bilancio delll'anno scorso, esulta per aver vinto il primo round di quella sul bilancio 2019 rifatto per la seconda volta quest'anno, senza neanche aspettare il giudizio definitivo del Consiglio di Stato sugli atti ripetuti (come uno studente ripetente)!» ha attaccato il consigliere di minoranza. «E intanto le denunce dell'opposizione si dimostrano nei fatti fondate con l'aumento della Tari, i debiti fuori bilancio e il mancato pagamento dal bilancio dei bonus libri, fitti casa, e Green card (da che ne consegue una cassa fittiziamente gonfiata)» ha aggiunto.

«Sono costretto ancora una volta a intervenire per evidenziare lo stile mistificatore e le bugie di Angarano, non tollerabili per chi fa il Sindaco di una città!» ha osservato Spina, entrando nel merito dell'ultimo round amministrativo: «Pubblicare pezzi di una sentenza di 45 pagine non significa dire tutta la verità. Il Tar, la cui sentenza dovrà passare comunque dal vaglio del Consiglio di Stato, non ha scritto che gli atti di rinnovazione siano tutti legittimi, ma semplicemente che i consiglieri comunali non hanno il potere (perciò usa il termine tecnico "inammissibilità procedurali") di sollevare questioni circa la legittimità sul merito della veridicità degli atti».

La posizione di Spina è perentoria: «Il Tar non si è pronunciato sul merito della legittimità della Tari 2019. Il Tar non si è pronunciato sulla coerenza e veridicità del Dup rispetto allo schema di bilancio. Il Tar non si è pronunciato sui debiti fuori bilancio occulti, perché la recente pronuncia della Corte dei Conti (che era la prova di quello che dicevano i consiglieri di opposizione) è intervenuta dopo la scadenza dei termini per produrre in primo grado documenti e atti nuovi (infatti, i giudici menzionano quella del 2016 e non quella del 2020).

Il Tar compensa le spese processuali e non condanna i ricorrenti come quando la soccombenza è dettata da questioni giuridiche pacifiche e non nuove. Il Tar ha respinto la richiesta del Comune di decidere e riunire anche il ricorso delle opposizioni sul bilancio 2020, affermando che si tratta di questioni giuridiche diverse e lasciando aperta chiaramente la decisione sul bilancio 2020» ha spiegato.

«Al netto delle questioni giuridiche Angarano, difendendo gli atti di rinnovazione del bilancio nullo del 2019 fatti con la nomina di un professore e avvocato esterno (costato complessivamente 40 mila euro circa per i vari giudizi sul bilancio) anziché con le relazione del dirigente e la costituzione dell'avvocatura comunale, ha dimostrato di aver detto le stesse bugie di oggi, allorquando disse l'anno scorso che avrebbe vinto al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar che annullò il bilancio del 2019, mentre in secondo grado le opposizioni dimostrarono i pasticci di Angarano e vinsero» ha sottolineato, sostenendo con una metafora calcistica che le minoranze abbiano vinto un'intera partita mentre al contrario il primo cittadino avrebbe esultato per il vantaggio al termine del primo tempo.

«È grave che un Sindaco non capisca la differenza tra un ricorso per lo scioglimento del consiglio comunale e un ricorso sul bilancio che serve a tutt'altro: serve a evitare che i cittadini debbano essere danneggiati, da debiti ingenti, dal mancato pagamento di somme (il 10 dicembre si è chiusa la cassa comunale mentre la gente non può fare la spesa); serve a evitare che la Tari biscegliese diventi la più alta in Puglia. Noi continueremo a lottare contro le illegalità di Angarano e contro le sue bugie, e non rinunceremo al ricorso sul bilancio 2020 su cui il Tar non si è pronunciato e all'appello al Consiglio di Stato sul bilancio 2019. Le battaglie di legalità, che facciamo a spese nostre mentre Angarano le fa con le risorse dei cittadini e non di tasca sua, sono battaglie di civiltà e democrazia per la difesa dei diritti dei cittadini!» ha concluso Francesco Spina.