Spina: «Angarano, le chiedi tu o le chiediamo noi le dimissioni di Roberta Rigante?»
L'ex primo cittadino: «Attendo le scuse da parte di chi ha offeso e additato di illegalità le graduatorie della mia amministrazione»
mercoledì 18 settembre 2019
7.42
L'avvenuta assunzione - da parte del comune di Bitonto - del professionista Massimo Brescia in qualità di funzionario tecnico attraverso l'utilizzo di una graduatoria valida riferita a posizioni di pari categoria stilata dal comune di Bisceglie ha scatenato la reazione dell'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina.
Brescia è marito di Roberta Rigante, assessore in carica della giunta Angarano, pur se è doveroso rimarcare che, al momento della partecipazione al concorso per la definizione della graduatoria su Bisceglie i due non erano sposati e l'attuale detentrice delle deleghe ai servizi sociali ben lontana dall'idea di poter assumere un giorno quel tipo di incarico. La procedura seguita è assolutamente legittima ma ciò che Spina intende mettere in evidenza è, dal suo punto di vista, una certa "ipocrisia" ravvisata negli atteggiamenti dell'avversaria politica.
«Le preghiere di Rigante - Santa Maria Goretti hanno avuto effetto. Finalmente, come avevamo previsto già nel mese di dicembre 2018, le ragioni per cui l'assessore Rigante votò in conflitto di interessi la più strana delibera sul personale della storia di Bisceglie si sono palesate» ha spiegato Spina, memore degli attacchi feroci ricevuti in passato dal Partito Democratico - del quale Roberta Rigante è stata segretario cittadino - rispetto ai metodi di formulazione di quelle stesse graduatoria dalle quali oggi diversi enti continuano ad attingere.
«Dopo acrobazie e peripezie amministrative con svariate convenzioni con altri comuni, scorrimenti di graduatorie arditi e temerari, è arrivata finalmente l'assunzione di suo marito. Non a Bisceglie naturalmente. Nella vicina Bitonto, dove il difetto non si vede... almeno secondo l'assessore.
Attendiamo ora le scuse per aver offeso e additato di illegalità le graduatorie della mia amministrazione e per aver offeso il sottoscritto e tanti altri cittadini che fin dall'inizio hanno denunziato la subdola manovra amministrativa. In altri tempi e durante la mia amministrazione un assessore non si sarebbe neanche potuto sognare di favorire in modo diretto o indiretto l'assunzione del marito utilizzando atti della sua amministrazione. E se lo avesse fatto si sarebbe dimesso un secondo dopo» ha tuonato Spina.
«Ma questa è la svolta dell'immoralità e dell'illegalità con la solita maschera di perbenismo che usano i soggetti più spregiudicati sul piano politico. Angarano, le chiedi tu o le chiediamo noi nel prossimo consiglio le dimissioni del tuo braccio destro assessorile?».
Brescia è marito di Roberta Rigante, assessore in carica della giunta Angarano, pur se è doveroso rimarcare che, al momento della partecipazione al concorso per la definizione della graduatoria su Bisceglie i due non erano sposati e l'attuale detentrice delle deleghe ai servizi sociali ben lontana dall'idea di poter assumere un giorno quel tipo di incarico. La procedura seguita è assolutamente legittima ma ciò che Spina intende mettere in evidenza è, dal suo punto di vista, una certa "ipocrisia" ravvisata negli atteggiamenti dell'avversaria politica.
«Le preghiere di Rigante - Santa Maria Goretti hanno avuto effetto. Finalmente, come avevamo previsto già nel mese di dicembre 2018, le ragioni per cui l'assessore Rigante votò in conflitto di interessi la più strana delibera sul personale della storia di Bisceglie si sono palesate» ha spiegato Spina, memore degli attacchi feroci ricevuti in passato dal Partito Democratico - del quale Roberta Rigante è stata segretario cittadino - rispetto ai metodi di formulazione di quelle stesse graduatoria dalle quali oggi diversi enti continuano ad attingere.
«Dopo acrobazie e peripezie amministrative con svariate convenzioni con altri comuni, scorrimenti di graduatorie arditi e temerari, è arrivata finalmente l'assunzione di suo marito. Non a Bisceglie naturalmente. Nella vicina Bitonto, dove il difetto non si vede... almeno secondo l'assessore.
Attendiamo ora le scuse per aver offeso e additato di illegalità le graduatorie della mia amministrazione e per aver offeso il sottoscritto e tanti altri cittadini che fin dall'inizio hanno denunziato la subdola manovra amministrativa. In altri tempi e durante la mia amministrazione un assessore non si sarebbe neanche potuto sognare di favorire in modo diretto o indiretto l'assunzione del marito utilizzando atti della sua amministrazione. E se lo avesse fatto si sarebbe dimesso un secondo dopo» ha tuonato Spina.
«Ma questa è la svolta dell'immoralità e dell'illegalità con la solita maschera di perbenismo che usano i soggetti più spregiudicati sul piano politico. Angarano, le chiedi tu o le chiediamo noi nel prossimo consiglio le dimissioni del tuo braccio destro assessorile?».