Spina critica Angarano: «Decida qualcosa, senza chiedere sempre a qualcuno cosa fare»
L'ex sindaco stigmatizza le assenze nella maggioranza che hanno fatto venir meno il numero legale in consiglio
martedì 17 marzo 2020
10.09
Il mancato svolgimento della riunione del consiglio comunale di lunedì 16 marzo, in ragione dell'assenza di numero legale, ha provocato la reazione dell'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina.
«Ho provato pena nell'assistere, durante l'appello, alla fuga della maggioranza dal consiglio comunale» ha commentato. «Una seduta, peraltro, importante, non soltanto per le note questioni urbanistiche che rischiano di far pagare milioni di euro di danni ai biscegliesi a causa dei ritardi e delle indecisioni di Angarano, ma anche per un importante provvedimento sulla sicurezza dei cittadini» ha rilevato.
«Un consiglio voluto e convocato - bluffando - da Angarano, che anche in questo momento delicato gioca, bluffa e prende tempo pur di non affrontare i problemi drammatici della città. Noi ci siamo andati nonostante i rischi di questo periodo, ma la maggioranza era assente. La situazione di crisi impone unità come tutti chiedono, ma anche maturità, correttezza e rispetto delle regole da parte di chi governa» ha aggiunto.
«Un consiglio comunale non può essere convocato e poi sospeso dalle proprie funzioni, solo per evitare grane al sindaco e per la paura della sua amministrazione di affrontare i problemi urgenti. Un consiglio comunale esercita un servizio pubblico essenziale che non può essere interrotto» ha specificato.
«Il nuovo decreto del governo nazionale di lunedì consente anche lo svolgimento delle riunioni di consiglio comunale in videoconferenza, proprio per non interrompere le sue funzioni delicate e vitali per la città. Angarano non interrompa l'attività del comune e finalmente imponga alla sua maggioranza il rispetto delle regole» ha tuonato Spina. «La città ha bisogno in questo momento di una guida politica e di decisioni drastiche. Gli altri comuni fanno ordinanze, mettono barriere, fanno controlli, lottano e si muovono in anticipo come faceva Bisceglie fino a qualche anno fa. Angarano ripristini l'attività consiliare, dove possono essere prese decisioni importanti, col confronto e le idee di tutti, per la sicurezza e la salute dei cittadini. Noi il coraggio di affrontare i problemi anche in questo momento non lo mettiamo da parte e siamo disponibili al confronto. L'amministrazione Angarano non si chiuda a riccio su se stessa e non fugga per paura!» ha proseguito l'esponente di minoranza.
Critiche pesanti al primo cittadino anche sulla gestione dell'emergenza in corso: «Dopo due anni, è giunto finalmente il momento che Angarano decida in autonomia qualcosa, senza chiedere sempre a qualcuno cosa fare! I cittadini hanno eletto il sindaco, non per avere la cronaca di ciò che decidono a Roma o in Prefettura, ma perché eserciti i poteri che solo il sindaco, come ufficiale di governo e come massima autorità sanitaria locale, può autonomamente esercitare per legge. Lo faccia assumendosi finalmente le sue responsabilità. Le opposizioni, sono certo, gli riconosceranno coraggio e rispetto! Tutto purché cessi, almeno durante questa delicata emergenza sanitaria, il cinico gioco delle tre carte che dura da due anni» ha concluso Francesco Spina.
«Ho provato pena nell'assistere, durante l'appello, alla fuga della maggioranza dal consiglio comunale» ha commentato. «Una seduta, peraltro, importante, non soltanto per le note questioni urbanistiche che rischiano di far pagare milioni di euro di danni ai biscegliesi a causa dei ritardi e delle indecisioni di Angarano, ma anche per un importante provvedimento sulla sicurezza dei cittadini» ha rilevato.
«Un consiglio voluto e convocato - bluffando - da Angarano, che anche in questo momento delicato gioca, bluffa e prende tempo pur di non affrontare i problemi drammatici della città. Noi ci siamo andati nonostante i rischi di questo periodo, ma la maggioranza era assente. La situazione di crisi impone unità come tutti chiedono, ma anche maturità, correttezza e rispetto delle regole da parte di chi governa» ha aggiunto.
«Un consiglio comunale non può essere convocato e poi sospeso dalle proprie funzioni, solo per evitare grane al sindaco e per la paura della sua amministrazione di affrontare i problemi urgenti. Un consiglio comunale esercita un servizio pubblico essenziale che non può essere interrotto» ha specificato.
«Il nuovo decreto del governo nazionale di lunedì consente anche lo svolgimento delle riunioni di consiglio comunale in videoconferenza, proprio per non interrompere le sue funzioni delicate e vitali per la città. Angarano non interrompa l'attività del comune e finalmente imponga alla sua maggioranza il rispetto delle regole» ha tuonato Spina. «La città ha bisogno in questo momento di una guida politica e di decisioni drastiche. Gli altri comuni fanno ordinanze, mettono barriere, fanno controlli, lottano e si muovono in anticipo come faceva Bisceglie fino a qualche anno fa. Angarano ripristini l'attività consiliare, dove possono essere prese decisioni importanti, col confronto e le idee di tutti, per la sicurezza e la salute dei cittadini. Noi il coraggio di affrontare i problemi anche in questo momento non lo mettiamo da parte e siamo disponibili al confronto. L'amministrazione Angarano non si chiuda a riccio su se stessa e non fugga per paura!» ha proseguito l'esponente di minoranza.
Critiche pesanti al primo cittadino anche sulla gestione dell'emergenza in corso: «Dopo due anni, è giunto finalmente il momento che Angarano decida in autonomia qualcosa, senza chiedere sempre a qualcuno cosa fare! I cittadini hanno eletto il sindaco, non per avere la cronaca di ciò che decidono a Roma o in Prefettura, ma perché eserciti i poteri che solo il sindaco, come ufficiale di governo e come massima autorità sanitaria locale, può autonomamente esercitare per legge. Lo faccia assumendosi finalmente le sue responsabilità. Le opposizioni, sono certo, gli riconosceranno coraggio e rispetto! Tutto purché cessi, almeno durante questa delicata emergenza sanitaria, il cinico gioco delle tre carte che dura da due anni» ha concluso Francesco Spina.