Spina: «L'amministrazione chiede pieni poteri di legge per il dirigente Pedone per sanare il bilancio»
«La corsa contro il tempo sta rendendo nervosi e poco lucidi gli interpreti di questa ennesima buffonata amministrativa»
giovedì 2 gennaio 2020
15.25
«Fallito il primo tentativo dell'amministrazione comunale di sanare il bilancio, chiedendo pieni poteri di legge per il dirigente Pedone» ha esordito Francesco Spina, in merito alla proposta della giunta Angarano.
«Ora bisognerà verificare le ulteriori modalità di coinvolgimento della Prefettura e della Procura per evitare che continuino ad adottare deliberazioni elusive e scientemente adottate per gabbare le leggi e le decisioni della magistratura amministrativa. Con la delibera 343 del 31 dicembre la giunta adotta la proposta di dare pieno mandato al dirigente Pedone, in violazione delle competenze consiliari e delle norme di legge, di sanare "tutti gli atti travolti dalla sentenza del Tar Puglia". Un potere di condono che la giunta si attribuisce e attribuisce, come se fosse un Parlamento, al dirigente Pedone» ha contestato l'ex sindaco.
«È evidente che la corsa contro il tempo, dopo un mese e mezzo di silenzio della Prefettura (dalla sentenza del Tar), sta rendendo nervosi e poco lucidi gli interpreti di questa ennesima buffonata amministrativa, assunta chiaramente senza acquisire neanche il parere dei revisori dei Conti. Ormai il campo in cui si sta entrando è quello evidente dell'ambito penale, per tentare di salvare la poltrona, per cui è opportuno che vengano impediti ulteriori illeciti amministrativi, non solo per evitare gravi danni economici e non solo ai biscegliesi» ha concluso Spina.
«Ora bisognerà verificare le ulteriori modalità di coinvolgimento della Prefettura e della Procura per evitare che continuino ad adottare deliberazioni elusive e scientemente adottate per gabbare le leggi e le decisioni della magistratura amministrativa. Con la delibera 343 del 31 dicembre la giunta adotta la proposta di dare pieno mandato al dirigente Pedone, in violazione delle competenze consiliari e delle norme di legge, di sanare "tutti gli atti travolti dalla sentenza del Tar Puglia". Un potere di condono che la giunta si attribuisce e attribuisce, come se fosse un Parlamento, al dirigente Pedone» ha contestato l'ex sindaco.
«È evidente che la corsa contro il tempo, dopo un mese e mezzo di silenzio della Prefettura (dalla sentenza del Tar), sta rendendo nervosi e poco lucidi gli interpreti di questa ennesima buffonata amministrativa, assunta chiaramente senza acquisire neanche il parere dei revisori dei Conti. Ormai il campo in cui si sta entrando è quello evidente dell'ambito penale, per tentare di salvare la poltrona, per cui è opportuno che vengano impediti ulteriori illeciti amministrativi, non solo per evitare gravi danni economici e non solo ai biscegliesi» ha concluso Spina.