Spina: «L'amministrazione dei lussuosi affidamenti diretti»
Il consigliere comunale di minoranza contesta la possibile settima proroga al gestore del servizio di igiene urbana
martedì 20 novembre 2018
Un'amministrazione comunale "regina" di lussuosi affidamenti diretti. È l'opinione dell'ex primo cittadino Francesco Spina, ora esponente di rilievo delle minoranze.
«Il 5 marzo scorso il Consiglio di Stato stabilì che la società Ambiente 2.0 non poteva risultare aggiudicataria del servizio di igiene urbana» ha spiegato in una nota. «Da quel momento ad oggi il servizio è stato gestito lo stesso da tale società a causa dell'inerzia e della incapacità decisionale di chi governa la città. I canoni ammontanti in questi mesi a circa 4 milioni e mezzo di euro sono stati pagati senza uno straccio di contratto, senza un atto di aggiudicazione provvisoria, senza un'ordinanza contingibile e urgente del sindaco che legittimasse l'azienda in questione» ha aggiunto Spina, secondo il quale «Risulta più che mai attuale il contenuto di un'interrogazione parlamentare presentata da un autorevole onorevole biscegliese qualche tempo fa proprio sulla situazione riguardante l'igiene urbana a Bisceglie».
Il consigliere comunale ha presentato, nella giornata di lunedì 19 novembre, un'interrogazione alla massima assise cittadina augurandosi che «possa servire a far riflettere il sindaco e la sua amministrazione sulle conseguenze gravi per l'igiene, per l'ambiente e per le tasche dei cittadini (aumento Tari ecc…), che potrebbero derivare dalla continuazione di un atteggiamento inerte, omissivo e irresponsabile come quello attuato in questi mesi in materia di igiene urbana».
Spina ritiene che l'ente possa presto prorogare per la settima volta la gestione del servizio di igiene urbana a Bisceglie tramite affidamento diretto per la somma di 545 mila euro mensili.
«Il 5 marzo scorso il Consiglio di Stato stabilì che la società Ambiente 2.0 non poteva risultare aggiudicataria del servizio di igiene urbana» ha spiegato in una nota. «Da quel momento ad oggi il servizio è stato gestito lo stesso da tale società a causa dell'inerzia e della incapacità decisionale di chi governa la città. I canoni ammontanti in questi mesi a circa 4 milioni e mezzo di euro sono stati pagati senza uno straccio di contratto, senza un atto di aggiudicazione provvisoria, senza un'ordinanza contingibile e urgente del sindaco che legittimasse l'azienda in questione» ha aggiunto Spina, secondo il quale «Risulta più che mai attuale il contenuto di un'interrogazione parlamentare presentata da un autorevole onorevole biscegliese qualche tempo fa proprio sulla situazione riguardante l'igiene urbana a Bisceglie».
Il consigliere comunale ha presentato, nella giornata di lunedì 19 novembre, un'interrogazione alla massima assise cittadina augurandosi che «possa servire a far riflettere il sindaco e la sua amministrazione sulle conseguenze gravi per l'igiene, per l'ambiente e per le tasche dei cittadini (aumento Tari ecc…), che potrebbero derivare dalla continuazione di un atteggiamento inerte, omissivo e irresponsabile come quello attuato in questi mesi in materia di igiene urbana».
Spina ritiene che l'ente possa presto prorogare per la settima volta la gestione del servizio di igiene urbana a Bisceglie tramite affidamento diretto per la somma di 545 mila euro mensili.