Spina: «La Corte dei Conti ha accolto le richieste dell'opposizione»

Il consigliere di minoranza annuncia un'interrogazione urgente per prevenire i rischi per le casse comunali di contenziosi sull'igiene urbana

mercoledì 3 luglio 2019 18.26
«Con deliberazione n° 48 dello scorso 15 maggio la sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei Conti ha ritenuto ammissibile, affrontando nel merito, le richieste del sottoscritto condivise nei rispettivi interventi in consiglio comunale da parte di tutte le minoranze». Lo ha spiegato, in una nota, l'esponente di opposizione nella massima assise cittadina Francesco Spina.

«Avevo posto l'esigenza di un parere da rivolgere alla Corte dei Conti di Bari circa la modalità di formazione del Pef (piano economico finanziario), con gli inevitabili risvolti sulla Tari che, peraltro, non risulta ancora inviata ai cittadini.
La mozione fu condivisa, oltre che dalle minoranze, anche da Angarano e dalla sua maggioranza. Lo stesso Angarano, sia pure con due mesi di ritardo, si decise a inoltrare la richiesta di parere alla Corte dei Conti in esecuzione del deliberato del consiglio comunale» ha rimarcato l'ex sindaco.

«Da più di un mese e mezzo la Corte dei Conti ha risposto al comune di Bisceglie, che ha irresponsabilmente ignorato i suggerimenti e le "prescrizioni" in materia di redazione del piano economico e finanziario e le sollecitazioni al rispetto della normativa in materia di Tari e costi della gestione dei rifiuti.
Questo è ciò che in sintesi viene affermato: il piano economico finanziario deve essere trasparente e deve coprire integralmente tutti i costi riconducibili alla gestione dei rifiuti; i costi derivanti da condanne giudiziarie e/o transazioni in materia di servizi riconducibili e inerenti alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti devono essere conteggiati nel Pef.
Per tale ragione occorre che nel Pef vengano inseriti gli accantonamenti dei fondi rischi per i contenziosi in materia di igiene urbana.

Quando un servizio è gestito senza gara e senza contratto, come accade a Bisceglie ormai da un anno e mezzo, il Pef dev'essere determinato in modo concreto con una specifica motivazione circa la comparazione dei costi reali (e non virtuali) del servizio di igiene urbana con quelli risultanti dal nuovo servizio che si espleterà con la nuova gara. Tali principi, che avevamo invocato in consiglio comunale, finora sono stati completamente ignorati, rendendo in tal modo assolutamente inconferente e inattendibile il vigente piano economico finanziario dell'igiene urbana. Per evitare che si arrivi presto a paurosi buchi di bilancio e ad un possibile dissesto dei conti (alla luce dei contenziosi intrapresi di recente dalle ditte Sangalli e Ambiente 2.0 contro il comune di Bisceglie), ho proposto un'interrogazione consiliare urgente affinché l'amministrazione Angarano metta da parte la solita arroganza e accetti i consigli dell'opposizione, protesi al rispetto delle regole evidenziate e specificate con il parere della Corte dei Conti in data 15 maggio.

Si adotti immediatamente un atto di riequilibrio con concrete misure di salvaguardia del bilancio e di ripristino dei principi di veridicità e coerenza dei conti programmati dal comune di Bisceglie per il triennio 2019-2021.
E, infine, si trasmetta (anziché nasconderlo) il parere della Corte dei Conti a tutti i consiglieri comunali, compresi quelli di maggioranza, che, in questi giorni, distratti dalla ricerca della pagliuzza negli occhi delle minoranze, hanno completamente ignorato la trave della pronuncia della Corte dei Conti sulle loro teste» ha concluso Spina.