Spina scatenato: «La paura fa 165»
Perentorio attacco dell'ex Sindaco ai componenti dell'attuale amministrazione comunale
martedì 9 giugno 2020
8.08
Francesco Spina non le manda a dire sulla questione 165. L'ex Sindaco di Bisceglie è intervenuto a proposito della nota con cui l'amministrazione, a distanza di alcuni giorni dallo svolgimento dei lavori della massima assise cittadina in videoconferenza, ha ottenuto l'effetto di suscitare nuovamente interesse rispetto alla vicenda.
«La paura fa... 165!» ha ironizzato l'esponente di minoranza. «Tre settimane fa avevamo chiesto - opposizioni unite - di trattare la lottizzazione della maglia 165 in consiglio comunale. Ora apprendiamo dal farneticante comunicato de La svolta che non è un atto di cementificazione, che non intendono approvarla(non passa inosservato il silenzio sulla specifica questione della volontà di approvarla) e che sarebbe frutto della volontà del loro incubo: Francesco Spina» ha aggiunto.
«Ci sarebbe da ridere, se non fosse per la gravità dei danni che questi amministratori incapaci, oltre che bugiardi, rischiano di arrecare alla città e alle future generazioni con le loro scellerate scelte urbanistiche. Non cadremo nelle loro provocazioni, spiegando come sempre i fatti carte alla mano» ha rimarcato.
«Nel 2012 la giunta Spina, con otto componenti su 10 del Pdl ovvero l'attuale Forza Italia (tra cui Angelo Consiglio assessore e Domenico Storelli consigliere di maggioranza che sosteneva l'esecutivo) adottò il piano di lottizzazione della maglia 165.
Nel 2013, anche per le diverse valutazioni urbanistiche, Storelli (attuale assessore al ramo) sfiduciò il sindaco Spina davanti al notaio insieme ad altri componenti che oggi rappresentano principalmente Forza Italia e La svolta. Firmò con Forza italia e con Storelli anche Angelantonio Angarano che sperimentò fin da allora le convergenze parallele (più volgarmente: l'inciucio) destra-sinistra, in nome anche di uno sviluppo urbanistico più consono alle loro idee genetiche cementificatrici.
Rieletto nel 2013 Spina, con un programma di forte rispetto ambientale e con una maggioranza meno propensa alle speculazioni cementificatrici, nel 2017 fu adottata dalla giunta una bozza di Piano urbanistico generale, tutt'ora pubblicata sul sito comunale, che prevedeva un arretramento degli edifici della maglia 165, e uno spazio verde sul fronte mare, nel rispetto delle prescrizioni regionali e in modo completamente diverso dalla deliberazione del 2012, con un contenimento delle volumetrie» ha spiegato.
«Risulta indiscutibile che il nuovo assetto scaturente dalle prescrizioni regionali costituisce un nuovo piano che andrebbe riadottato, se non altro per non far rischiare serie conseguenze ai proprietari e al Comune per eventuali danni causati a terzi che verranno frustrati, in caso di definitiva approvazione, nel loro diritto di fare osservazioni» ha sostenuto Spina.
«Questa 165 è una lottizzazione che tutti i consiglieri di maggioranza e assessori vogliono ma nessuno prende! Ora, con la minaccia di gravi provvedimenti penali per le omissioni di atti di ufficio scaturenti dalla recente sentenza del Tar che ha condannato Angarano & company a decidere, il gioco delle tre carte finalmente finirà e Angarano si dovrà togliere la maschera: approverà la 165 in Giunta, visto che la sua maggioranza consiliare lo ha lasciato solo, o preferirà la condanna per omissione di atti di ufficio?» ha tuonato l'ex Sindaco.
«A breve la fine del capitolo 165 e di questa tragicommedia alla Angarano, che riporteremo insieme alla deliberazione dell'amministrazione Spina del 2017 che elaborò per quella zona un progetto di sviluppo sostenibile e di rispetto ambientale.
Angarano, avvisa il tuo assessore all'urbanistica che il comunicato di lunedì è una vera e propria scusa per la paura di quello che accadrà. E, come tutti sanno, "excusatio non petita, accusatio manifesta"» ha concluso Francesco Spina.
«La paura fa... 165!» ha ironizzato l'esponente di minoranza. «Tre settimane fa avevamo chiesto - opposizioni unite - di trattare la lottizzazione della maglia 165 in consiglio comunale. Ora apprendiamo dal farneticante comunicato de La svolta che non è un atto di cementificazione, che non intendono approvarla(non passa inosservato il silenzio sulla specifica questione della volontà di approvarla) e che sarebbe frutto della volontà del loro incubo: Francesco Spina» ha aggiunto.
«Ci sarebbe da ridere, se non fosse per la gravità dei danni che questi amministratori incapaci, oltre che bugiardi, rischiano di arrecare alla città e alle future generazioni con le loro scellerate scelte urbanistiche. Non cadremo nelle loro provocazioni, spiegando come sempre i fatti carte alla mano» ha rimarcato.
«Nel 2012 la giunta Spina, con otto componenti su 10 del Pdl ovvero l'attuale Forza Italia (tra cui Angelo Consiglio assessore e Domenico Storelli consigliere di maggioranza che sosteneva l'esecutivo) adottò il piano di lottizzazione della maglia 165.
Nel 2013, anche per le diverse valutazioni urbanistiche, Storelli (attuale assessore al ramo) sfiduciò il sindaco Spina davanti al notaio insieme ad altri componenti che oggi rappresentano principalmente Forza Italia e La svolta. Firmò con Forza italia e con Storelli anche Angelantonio Angarano che sperimentò fin da allora le convergenze parallele (più volgarmente: l'inciucio) destra-sinistra, in nome anche di uno sviluppo urbanistico più consono alle loro idee genetiche cementificatrici.
Rieletto nel 2013 Spina, con un programma di forte rispetto ambientale e con una maggioranza meno propensa alle speculazioni cementificatrici, nel 2017 fu adottata dalla giunta una bozza di Piano urbanistico generale, tutt'ora pubblicata sul sito comunale, che prevedeva un arretramento degli edifici della maglia 165, e uno spazio verde sul fronte mare, nel rispetto delle prescrizioni regionali e in modo completamente diverso dalla deliberazione del 2012, con un contenimento delle volumetrie» ha spiegato.
«Risulta indiscutibile che il nuovo assetto scaturente dalle prescrizioni regionali costituisce un nuovo piano che andrebbe riadottato, se non altro per non far rischiare serie conseguenze ai proprietari e al Comune per eventuali danni causati a terzi che verranno frustrati, in caso di definitiva approvazione, nel loro diritto di fare osservazioni» ha sostenuto Spina.
«Questa 165 è una lottizzazione che tutti i consiglieri di maggioranza e assessori vogliono ma nessuno prende! Ora, con la minaccia di gravi provvedimenti penali per le omissioni di atti di ufficio scaturenti dalla recente sentenza del Tar che ha condannato Angarano & company a decidere, il gioco delle tre carte finalmente finirà e Angarano si dovrà togliere la maschera: approverà la 165 in Giunta, visto che la sua maggioranza consiliare lo ha lasciato solo, o preferirà la condanna per omissione di atti di ufficio?» ha tuonato l'ex Sindaco.
«A breve la fine del capitolo 165 e di questa tragicommedia alla Angarano, che riporteremo insieme alla deliberazione dell'amministrazione Spina del 2017 che elaborò per quella zona un progetto di sviluppo sostenibile e di rispetto ambientale.
Angarano, avvisa il tuo assessore all'urbanistica che il comunicato di lunedì è una vera e propria scusa per la paura di quello che accadrà. E, come tutti sanno, "excusatio non petita, accusatio manifesta"» ha concluso Francesco Spina.