Applausi per la Giornata Nazionale del Dialetto 2024 a Bisceglie
L'iniziativa è stata promossa dall’associazione per la salvaguardia della lingua locale "La Canigghie" e dalla Pro Loco
sabato 20 gennaio 2024
15.32
Successo per l'edizione 2024 della "Giornata Nazionale del Dialetto", promossa dall'associazione per la salvaguardia e la valorizzazione della lingua locale "La Canigghie" e dalla Pro Loco sezione di Bisceglie. Salone gremito al Circolo Unione di Bisceglie, divertito dagli eventi che si sono susseguiti nella scaletta condotta dal presidente dottor Donato De Cillis.
La serata è iniziata con l'omaggio ai 70 anni della Televisione con il video della sigla di apertura dei primi programmi Rai. A seguire, la declamazione di Natale Di Leo dei versi U potère de la talavisióne, tratti dal libro Pedòte de paróle di Demetrio Rigante, e il saluto dei presidenti de La Canigghie dottor Tommaso Fontana e della Pro Loco dottor Vincenzo De Feudis.
Il dialetto, in ogni tempo, ha dato origine a una produzione di umori popolari, di freschezza espressiva e talora di amara riflessione sociale grazie alle sue straordinarie doti di espressività, immediatezza ed essenzialità. Piaga sociale sono i numerosi femminicidi: con la poesia La fèmene ià la lìuce di Demetrio Rigante, dal suo ultimo libro Pedòte de paróle du córe, l'attore Nicola Losapio ha voluto fare omaggio alla donna. Il vero amore, poi, è stato esaltato dalla declamazione di Natale Di Leo, attraverso i versi del poeta Francesco Palazzo Appundaménde a la casédde dal libro Bisceglie tra cielo e mare.
Particolare attenzione è stata rivolta alle scuole biscegliesi, grazie all'associazione "La Canigghie" che ogni anno consolida incontri culturali con gli alunni. Gli alunni delle quinte E e F del Primo Circolo Didattico "De Amicis" di Bisceglie, assistiti dalla docente Ester Facchini, hanno interpretato la scenetta I nonni, la nostra ricchezza scritta dall'insegnante Grazia Amoruso.
Un momento di emozione, per un omaggio di Demetrio Rigante alla sua terra, si è creato con i versi La tèrra mèie, declamati dall'autore con accompagnamento della soprano Ester Facchini e al pianoforte da Angelarosa Graziani. Il divertimento è stato assicurato dagli sketch della Compagnia dei Teatranti con L'amóre nell'Ottocento, interpretato dagli attori Michele Schiavone ed Elida Musci, e della Compagnia Dialettale Biscegliese con La riunióne de condomìnie, interpretata dagli attori Uccio Carelli, Franco Di Bitetto, Franco Carriera, Vincenzo Lopopolo e Pino Tatoli.
Appuntamento ormai consolidato quello con l'intervento dell'attore e poeta Gigi De Santis, presidente del Don Dialetto di Bari, che ha deliziato la serata con versi di noti poeti baresi ispirati al loro vissuto. Hanno fatto seguito: dediche particolari al compianto sindaco Paternostro, versi del satirico Nicola Ambrosino declamati da Franco Carriera, e all'interprete storico Sergio Ragno della maschera biscegliese di don Pancrazio, e versi del poeta Nicola Gallo declamati da Natale Di Leo.
Il giornalista Vito Troilo ha dialogato con Nicola Gallo, curatore del Calannèrie de Vescègghie, sull'importanza del dialetto e sulle finalità del calendario dialettale biscegliese 2024. A seguire Franco Carriera ha letto U ènne besestéle, versi del poeta Riccardo Monterisi tratti dal libro I versi dialettali biscegliesi inediti a cura di Luca De Ceglia.
A concludere la serata, Luca de Ceglia ha stimolato le autorità presenti a realizzare quegli obiettivi fondamentali per l'associazione La Canigghie affinché il dialetto nella Città abbia una propria sede e una biblioteca per poter consentire consultazioni a ogni cittadino. L'intervento del sindaco Angelantonio Angarano ha evidenziato come ormai la Giornata Nazionale dedicata al dialetto sia patrimonio della Città. Una nota di colore l'ha portata "U Chiazzéire" col suo carrettino carico di frutta secca tradizionale.
La serata è iniziata con l'omaggio ai 70 anni della Televisione con il video della sigla di apertura dei primi programmi Rai. A seguire, la declamazione di Natale Di Leo dei versi U potère de la talavisióne, tratti dal libro Pedòte de paróle di Demetrio Rigante, e il saluto dei presidenti de La Canigghie dottor Tommaso Fontana e della Pro Loco dottor Vincenzo De Feudis.
Il dialetto, in ogni tempo, ha dato origine a una produzione di umori popolari, di freschezza espressiva e talora di amara riflessione sociale grazie alle sue straordinarie doti di espressività, immediatezza ed essenzialità. Piaga sociale sono i numerosi femminicidi: con la poesia La fèmene ià la lìuce di Demetrio Rigante, dal suo ultimo libro Pedòte de paróle du córe, l'attore Nicola Losapio ha voluto fare omaggio alla donna. Il vero amore, poi, è stato esaltato dalla declamazione di Natale Di Leo, attraverso i versi del poeta Francesco Palazzo Appundaménde a la casédde dal libro Bisceglie tra cielo e mare.
Particolare attenzione è stata rivolta alle scuole biscegliesi, grazie all'associazione "La Canigghie" che ogni anno consolida incontri culturali con gli alunni. Gli alunni delle quinte E e F del Primo Circolo Didattico "De Amicis" di Bisceglie, assistiti dalla docente Ester Facchini, hanno interpretato la scenetta I nonni, la nostra ricchezza scritta dall'insegnante Grazia Amoruso.
Un momento di emozione, per un omaggio di Demetrio Rigante alla sua terra, si è creato con i versi La tèrra mèie, declamati dall'autore con accompagnamento della soprano Ester Facchini e al pianoforte da Angelarosa Graziani. Il divertimento è stato assicurato dagli sketch della Compagnia dei Teatranti con L'amóre nell'Ottocento, interpretato dagli attori Michele Schiavone ed Elida Musci, e della Compagnia Dialettale Biscegliese con La riunióne de condomìnie, interpretata dagli attori Uccio Carelli, Franco Di Bitetto, Franco Carriera, Vincenzo Lopopolo e Pino Tatoli.
Appuntamento ormai consolidato quello con l'intervento dell'attore e poeta Gigi De Santis, presidente del Don Dialetto di Bari, che ha deliziato la serata con versi di noti poeti baresi ispirati al loro vissuto. Hanno fatto seguito: dediche particolari al compianto sindaco Paternostro, versi del satirico Nicola Ambrosino declamati da Franco Carriera, e all'interprete storico Sergio Ragno della maschera biscegliese di don Pancrazio, e versi del poeta Nicola Gallo declamati da Natale Di Leo.
Il giornalista Vito Troilo ha dialogato con Nicola Gallo, curatore del Calannèrie de Vescègghie, sull'importanza del dialetto e sulle finalità del calendario dialettale biscegliese 2024. A seguire Franco Carriera ha letto U ènne besestéle, versi del poeta Riccardo Monterisi tratti dal libro I versi dialettali biscegliesi inediti a cura di Luca De Ceglia.
A concludere la serata, Luca de Ceglia ha stimolato le autorità presenti a realizzare quegli obiettivi fondamentali per l'associazione La Canigghie affinché il dialetto nella Città abbia una propria sede e una biblioteca per poter consentire consultazioni a ogni cittadino. L'intervento del sindaco Angelantonio Angarano ha evidenziato come ormai la Giornata Nazionale dedicata al dialetto sia patrimonio della Città. Una nota di colore l'ha portata "U Chiazzéire" col suo carrettino carico di frutta secca tradizionale.