Successo per l’iniziativa "Domenica all’Università", che il prossimo anno …raddoppierà
Il resoconto con la storica dell’arte biscegliese Irene Malcangi
giovedì 23 maggio 2019
Un successo destinato a ripetersi, anzi, a… raddoppiare. È più che positivo il bilancio che traccia il Sistema Museale dell'Ateneo barese, a seguito delle visite guidate svoltesi domenica 19 maggio nella parte meno conosciuta dell'imponente palazzo Ateneo.
Ne abbiamo parlato con Irene Malcangi, biscegliese, storica dell'arte, responsabile delle guide che hanno condotto i numerosi visitatori tra affreschi e stucchi ed altre pregevoli opere d'arte.
«Innanzitutto va precisato che il Sistema Museale di Ateneo, presieduto da Augusto Garuccio e diretto da Ruggero Francescangeli, con la docente di Storia dell'Arte Moderna dell'Università di Bari Mimma Pasculli Ferrara, ha organizzato a partire dall'ottobre 2018 l'iniziativa "Domenica all'Università" aprendo al pubblico le porte del Palazzo Ateneo di Bari.
Per questa iniziativa targata 2019 io e la dottoressa Marianna Saccente, in qualità di storiche dell'arte, abbiamo condotto, sulla base dei nostri studi, delle visite guidate al percorso pittorico e architettonico del Palazzo Ateneo. Grazie agli studi condotti dalla professoressa Pasculli, concernenti la storia di questo affascinante complesso edilizio, e pubblicati nel volume "Bari e il suo Ateneo 1866-1935" sappiamo quanta importanza riveste il nostro Ateneo nella storia della Puglia. L'edificio fu costruito su progetto del 1866 dell'architetto napoletano Giovanni Castelli e nel 1868 avvenne la posa della prima pietra. Il Palazzo Ateneo nacque fin da subito come un palazzo per la pubblica educazione, che doveva ospitare anche l'Università.
Partendo proprio da questi importanti studi ho dedicato un capitolo della mia tesi di laurea in Storia dell'Arte Regionale al Palazzo Ateneo e all'Aula Magna, studiando e interpretandone l'impianto decorativo.
La mia collega, la dottoressa Saccente, invece, ha studiato ed approfondito lo studio delle decorazioni del Salone degli Affreschi e dello Scalone d'Onore».
L'iniziativa "Domenica all'Università" ha riscosso notevole successo: in quasi tutte le visite compiute è sempre stato raggiunto il numero massimo di prenotazioni per ogni visita (30 persone) per ciascuna fascia oraria di visita precedentemente indicata.
Con soddisfazione va sottolineato che la maggior parte dei visitatori che hanno partecipato a questo tour artistico-culturale, sono giunti da diverse località: non solo Bari, ma in particolar modo da Molfetta, Bisceglie, Trani, Andria e Foggia, i gruppi maggiormente presenti senza tralasciare altre zone della regione, un dato sicuramente molto importante e positivo.
Visto il vasto patrimonio che il Palazzo Ateneo ha ancora da offrire e considerato l'interesse dei visitatori, per l'anno prossimo il Sistema Museale di Ateneo ha programmato di arricchire con altri percorsi la visita per rendere fruibile al pubblico parte del patrimonio del Palazzo Ateneo non ancora conosciuto.
«Da questa esperienza ho notato con piacere quanto sia cresciuto l'interesse per la cultura e la volontà di conoscere il nostro ricco e prezioso patrimonio storico e artistico, che ci contraddistingue a livello mondiale e che sicuramente costituisce un nostro punto di forza su cui continuare a investire. La conoscenza è essenziale per considerare il pregio storico e culturale di un bene» ha concluso la dottoressa Irene Malcangi.
Ne abbiamo parlato con Irene Malcangi, biscegliese, storica dell'arte, responsabile delle guide che hanno condotto i numerosi visitatori tra affreschi e stucchi ed altre pregevoli opere d'arte.
«Innanzitutto va precisato che il Sistema Museale di Ateneo, presieduto da Augusto Garuccio e diretto da Ruggero Francescangeli, con la docente di Storia dell'Arte Moderna dell'Università di Bari Mimma Pasculli Ferrara, ha organizzato a partire dall'ottobre 2018 l'iniziativa "Domenica all'Università" aprendo al pubblico le porte del Palazzo Ateneo di Bari.
Per questa iniziativa targata 2019 io e la dottoressa Marianna Saccente, in qualità di storiche dell'arte, abbiamo condotto, sulla base dei nostri studi, delle visite guidate al percorso pittorico e architettonico del Palazzo Ateneo. Grazie agli studi condotti dalla professoressa Pasculli, concernenti la storia di questo affascinante complesso edilizio, e pubblicati nel volume "Bari e il suo Ateneo 1866-1935" sappiamo quanta importanza riveste il nostro Ateneo nella storia della Puglia. L'edificio fu costruito su progetto del 1866 dell'architetto napoletano Giovanni Castelli e nel 1868 avvenne la posa della prima pietra. Il Palazzo Ateneo nacque fin da subito come un palazzo per la pubblica educazione, che doveva ospitare anche l'Università.
Partendo proprio da questi importanti studi ho dedicato un capitolo della mia tesi di laurea in Storia dell'Arte Regionale al Palazzo Ateneo e all'Aula Magna, studiando e interpretandone l'impianto decorativo.
La mia collega, la dottoressa Saccente, invece, ha studiato ed approfondito lo studio delle decorazioni del Salone degli Affreschi e dello Scalone d'Onore».
L'iniziativa "Domenica all'Università" ha riscosso notevole successo: in quasi tutte le visite compiute è sempre stato raggiunto il numero massimo di prenotazioni per ogni visita (30 persone) per ciascuna fascia oraria di visita precedentemente indicata.
Con soddisfazione va sottolineato che la maggior parte dei visitatori che hanno partecipato a questo tour artistico-culturale, sono giunti da diverse località: non solo Bari, ma in particolar modo da Molfetta, Bisceglie, Trani, Andria e Foggia, i gruppi maggiormente presenti senza tralasciare altre zone della regione, un dato sicuramente molto importante e positivo.
Visto il vasto patrimonio che il Palazzo Ateneo ha ancora da offrire e considerato l'interesse dei visitatori, per l'anno prossimo il Sistema Museale di Ateneo ha programmato di arricchire con altri percorsi la visita per rendere fruibile al pubblico parte del patrimonio del Palazzo Ateneo non ancora conosciuto.
«Da questa esperienza ho notato con piacere quanto sia cresciuto l'interesse per la cultura e la volontà di conoscere il nostro ricco e prezioso patrimonio storico e artistico, che ci contraddistingue a livello mondiale e che sicuramente costituisce un nostro punto di forza su cui continuare a investire. La conoscenza è essenziale per considerare il pregio storico e culturale di un bene» ha concluso la dottoressa Irene Malcangi.