Sulla raccolta dei rifiuti
Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del giornalista Nicola Gallo sul tema
giovedì 19 ottobre 2023
Sembrano caduti nel vuoto i due precedenti appelli sull'argomento in oggetto, così come la promessa fatta agli amministratori dei grossi condomìni. Nei primi si paventava la difficoltà del conferimento della spazzatura, in modo particolare nei mesi invernali col freddo e con la pioggia, da parte di quei condòmini la cui età avanzata e la salute malferma non permettono di recarsi in strada nelle ore serali-notturne stabilite a lasciare i mastelli, né di ritirarli a prima mattina. Conseguentemente si chiedeva il ripristino della raccolta come avvenuta fino al mese di maggio con bidoni di raccolta condominiali, dislocati nei pressi delle singole palazzine.
La "rivolta di popolo" sortì una promessa fatta dagli amministratori comunali agli amministratori di condominio: "studieremo e risolveremo il caso".
Intanto, tuonò e piovve per avvisarci che cominciava l'autunno con la difficoltà di conferimento da parte dei suddetti condòmini, mentre alcuni mastelli e sacchetti battuti da pioggia e vento, abbandonati a bordo strada o sulle piazzole offrono uno spettacolo davvero indecente (pannolini e pannoloni, soprattutto!). Altri mastelli, invece, sono trattenuti in casa da chi non può assolutamente uscire sotto ad acqua e vento, in attesa del prossimo giorno utile di conferimento, cumulando immondizia in casa e sperando che non piova più e non faccia freddo.
La pioggia battente è durata 24 ore. Ma l'inverno sarà più lungo.
Ormai non c'è più tempo per "studiare e risolvere il caso". O lo si risolve immediatamente, non affidandosi alla speranza della clemenza del tempo, o i risvolti potrebbero essere drammatici per la città, nonostante le foto trappole di cui ci si vanta e che per certi versi sono una sconfitta per l'amministrazione pubblica e per la città, in quanto i cittadini non collaborano con un'amministrazione che sembra strafottente.
A ben guardare gli aspetti descritti, di questo si tratterebbe: strafottenza. Non capire i bisogni essenziali dei cittadini è strafottenza e forse anche abuso di potere. E dire che la città ha spalancato le porte di palazzo S. Domenico confidando nella nuova classe dirigente politico-amministrativa. Con quali risultati? I servizi sono stati ridotti, i sacchetti per le raccolte differenziate non più forniti, la TARI non è diminuita.
Gli scenari possibili che si aprono d'ora in avanti non sono affatto tranquillizzanti: il malcontento porta alla disaffezione, in qualche caso anche all'esasperazione e quindi all'escamotage del sotterfugio che di certo non migliorerebbe lo stato delle cose, ma renderebbe ancor più brutta e sporca la città.
I proclami, le grandi opere, pur utilissime, non convincono più. Bisogna entrare nel vivo e nel concreto del quotidiano per dimostrare che ci si prende cura della città.
Occorre, dunque, un cambio di rotta immediato per dare fiducia alla gente e per tornare ad avere marciapiedi e strade pulite e decenti, degni di una città civile.
La "rivolta di popolo" sortì una promessa fatta dagli amministratori comunali agli amministratori di condominio: "studieremo e risolveremo il caso".
Intanto, tuonò e piovve per avvisarci che cominciava l'autunno con la difficoltà di conferimento da parte dei suddetti condòmini, mentre alcuni mastelli e sacchetti battuti da pioggia e vento, abbandonati a bordo strada o sulle piazzole offrono uno spettacolo davvero indecente (pannolini e pannoloni, soprattutto!). Altri mastelli, invece, sono trattenuti in casa da chi non può assolutamente uscire sotto ad acqua e vento, in attesa del prossimo giorno utile di conferimento, cumulando immondizia in casa e sperando che non piova più e non faccia freddo.
La pioggia battente è durata 24 ore. Ma l'inverno sarà più lungo.
Ormai non c'è più tempo per "studiare e risolvere il caso". O lo si risolve immediatamente, non affidandosi alla speranza della clemenza del tempo, o i risvolti potrebbero essere drammatici per la città, nonostante le foto trappole di cui ci si vanta e che per certi versi sono una sconfitta per l'amministrazione pubblica e per la città, in quanto i cittadini non collaborano con un'amministrazione che sembra strafottente.
A ben guardare gli aspetti descritti, di questo si tratterebbe: strafottenza. Non capire i bisogni essenziali dei cittadini è strafottenza e forse anche abuso di potere. E dire che la città ha spalancato le porte di palazzo S. Domenico confidando nella nuova classe dirigente politico-amministrativa. Con quali risultati? I servizi sono stati ridotti, i sacchetti per le raccolte differenziate non più forniti, la TARI non è diminuita.
Gli scenari possibili che si aprono d'ora in avanti non sono affatto tranquillizzanti: il malcontento porta alla disaffezione, in qualche caso anche all'esasperazione e quindi all'escamotage del sotterfugio che di certo non migliorerebbe lo stato delle cose, ma renderebbe ancor più brutta e sporca la città.
I proclami, le grandi opere, pur utilissime, non convincono più. Bisogna entrare nel vivo e nel concreto del quotidiano per dimostrare che ci si prende cura della città.
Occorre, dunque, un cambio di rotta immediato per dare fiducia alla gente e per tornare ad avere marciapiedi e strade pulite e decenti, degni di una città civile.