Terminato con grande successo il progetto Service Learning del secondo circolo "Caputi"
L’evento conclusivo inserito all'interno della quarta edizione de "Il tempo dei piccoli"
domenica 27 maggio 2018
14.44
La classe diventa una comunità che impara e che vive esperienze significative di cittadinanza attiva: un buon modo di fare scuola a servizio della società racchiudendo, nel vissuto personale, valori come inclusione e accoglienza. Tutto ciò grazie alla proposta educativa del progetto "Service Learning".
Questa esperienza collega inevitabilmente la scuola alla vita, aprendosi e rispondendo a un bisogno presente della collettività: bisogno che Il secondo circolo didattico "professor Vincenzo Caputi" ha sentito fortemente, offrendo agli alunni la possibilità di condividere e cooperare attraverso il dialogo e lo scambio culturale con migranti stranieri, coinvolgendo gli alunni, il loro contesto familiare e territoriale includendo istituzioni, associazioni etnie e culture diverse, al fine di promuovere una società inclusiva, partecipe, pacifica e cosmopolita.
Il service learning, in collaborazione con "Squola" Garibaldi, la scuola d'italiano per stranieri del teatro Garibaldi, è stato messo in atto in collaborazione con una rappresentanza degli studenti del liceo scientifico-linguistico-coreutico "Leonardo da Vinci", impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro e i volontari della Penny Wirton (scuola per l'insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti).
Un'esperienza, come raccontano alcune studentesse della terza "A" del liceo scientifico-linguistico-coreutico Leonardo da Vinci, che ha in sé un significato ben preciso: «Guardare oltre, senza soffermarsi alle apparenze. Abbiamo condiviso, coi migranti, un mondo nuovo fatto di esperienze non tanto differenti rispetto a quelle vissute dai nostri nonni. Ci è stata data un'occasione di condivisione: alcuni di loro non conoscevano l'italiano, per cui con la comunicazione non si è avuto inizialmente un semplice approccio ma poi tutto è diventato semplice poiché il linguaggio dell'amicizia non ha barriere».
All'esterno, in piazza Regina Margherita, è stata allestita una bancarella multietnica: sui banchi di scuola, oltre ai bambini, presenti i ragazzi protagonisti del progetto che con grande entusiasmo hanno condiviso coi bambini disegni, storie ed esperienze mentre all'interno della biblioteca del teatro è stato proiettato un filmato elaborato dai protagonisti del service learning.
Una grande festa che ha visto, oltre all'impegno dei docenti, dei responsabili del progetto e dei bambini, un grande lavoro da parte dei genitori, sempre attenti e attivi come in occasione del laboratorio "Mani in pasta", inserito nel programma della quarta edizione de "Il tempo dei piccoli". Cibi tipici quali orecchiette, cavatelli al forno, torte e frutta di stagione sono stati preparati e condivisi nel momento conviviale di chiusura dell'iniziativa.
Questa esperienza collega inevitabilmente la scuola alla vita, aprendosi e rispondendo a un bisogno presente della collettività: bisogno che Il secondo circolo didattico "professor Vincenzo Caputi" ha sentito fortemente, offrendo agli alunni la possibilità di condividere e cooperare attraverso il dialogo e lo scambio culturale con migranti stranieri, coinvolgendo gli alunni, il loro contesto familiare e territoriale includendo istituzioni, associazioni etnie e culture diverse, al fine di promuovere una società inclusiva, partecipe, pacifica e cosmopolita.
Il service learning, in collaborazione con "Squola" Garibaldi, la scuola d'italiano per stranieri del teatro Garibaldi, è stato messo in atto in collaborazione con una rappresentanza degli studenti del liceo scientifico-linguistico-coreutico "Leonardo da Vinci", impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro e i volontari della Penny Wirton (scuola per l'insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti).
Un'esperienza, come raccontano alcune studentesse della terza "A" del liceo scientifico-linguistico-coreutico Leonardo da Vinci, che ha in sé un significato ben preciso: «Guardare oltre, senza soffermarsi alle apparenze. Abbiamo condiviso, coi migranti, un mondo nuovo fatto di esperienze non tanto differenti rispetto a quelle vissute dai nostri nonni. Ci è stata data un'occasione di condivisione: alcuni di loro non conoscevano l'italiano, per cui con la comunicazione non si è avuto inizialmente un semplice approccio ma poi tutto è diventato semplice poiché il linguaggio dell'amicizia non ha barriere».
All'esterno, in piazza Regina Margherita, è stata allestita una bancarella multietnica: sui banchi di scuola, oltre ai bambini, presenti i ragazzi protagonisti del progetto che con grande entusiasmo hanno condiviso coi bambini disegni, storie ed esperienze mentre all'interno della biblioteca del teatro è stato proiettato un filmato elaborato dai protagonisti del service learning.
Una grande festa che ha visto, oltre all'impegno dei docenti, dei responsabili del progetto e dei bambini, un grande lavoro da parte dei genitori, sempre attenti e attivi come in occasione del laboratorio "Mani in pasta", inserito nel programma della quarta edizione de "Il tempo dei piccoli". Cibi tipici quali orecchiette, cavatelli al forno, torte e frutta di stagione sono stati preparati e condivisi nel momento conviviale di chiusura dell'iniziativa.