Traffico di droga a Bisceglie e sul territorio, eseguiti otto ordini di carcerazione
Condanne definitive in Cassazione
giovedì 8 ottobre 2020
15.00
I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno dato esecuzione, nella mattinata di giovedì, a otto ordini di carcerazione nei confronti di soggetti condannati in via definitiva per l'appartenenza a un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, operante a Biseglie, Andria e Trani.
Gli otto furono colpiti il 16 ottobre 2015 da una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, all'esito di complesse e articolate indagini svolte, dal 2013 al 2015, proprio dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Andria.
Le passate investigazioni consentirono di documentare l'operatività di un'organizzazione di tipo piramidale, a capo della quale vi era un noto pregiudicato andriese, Vincenzo Notarpietro che, a sua volta, si avvaleva quale proprio referente di Filippo Griner, elemento di spicco della criminalità organizzata, affiliato alla Sacra Corona Unita e attualmente detenuto nel carcere di Sassari in regime di 41-bis.
Il sodalizio era dotato di stabili canali di rifornimento, mediante i quali approvvigionava considerevoli quantitativi di cocaina e marijuana che provvedeva a commercializzare, con rapidità ed efficacia collaudate, in dosi "da strada" destinate ai consumatori delle città di Andria, Trani e Bisceglie, giungendo così a realizzare un volume d'affari giornaliero stimato intorno ai 10 mila euro, oggetto di una scrupolosa contabilità.
L'attività svolta consentì di chiarire i diversi ruoli ricoperti dai partecipanti all'associazione: dai veri e propri promotori e organizzatori a chi, invece, si occupava della detenzione dello stupefacente, ovvero, dello spaccio al dettaglio. Ciò è stato reso possibile anche grazie a una puntuale attività di riscontro, operata sul campo con numerosi arresti in flagranza per spaccio e detenzione illecita di significative quantità di droga.
Il quadro probatorio delineato nel 2015 ha così trovato conferma nelle varie fasi di giudizio e le sentenze di condanna sono divenute definitive a seguito di un recente pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione. Ai condannati, sono stati comminati, nel complesso, 87 anni di reclusione. Due di loro erano già detenuti nelle strutture penitenziarie di Bari e Sassari, dove continueranno a scontare la pena, mentre altri tre, già ristretti ai domiciliari, saranno associati presso la Casa Circondariale di Trani.
Coinvolti nell'operazione circa 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che hanno proceduto anche alla perquisizione domiciliare degli arrestati.
Infine, con riferimento al solo Filippo Griner, la pena comminata si somma a numerose altre condanne, compresa quella per l'omicidio di Michele Tesse, commesso ad Andria il 18 novembre 2002.
Gli otto furono colpiti il 16 ottobre 2015 da una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, all'esito di complesse e articolate indagini svolte, dal 2013 al 2015, proprio dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Andria.
Le passate investigazioni consentirono di documentare l'operatività di un'organizzazione di tipo piramidale, a capo della quale vi era un noto pregiudicato andriese, Vincenzo Notarpietro che, a sua volta, si avvaleva quale proprio referente di Filippo Griner, elemento di spicco della criminalità organizzata, affiliato alla Sacra Corona Unita e attualmente detenuto nel carcere di Sassari in regime di 41-bis.
Il sodalizio era dotato di stabili canali di rifornimento, mediante i quali approvvigionava considerevoli quantitativi di cocaina e marijuana che provvedeva a commercializzare, con rapidità ed efficacia collaudate, in dosi "da strada" destinate ai consumatori delle città di Andria, Trani e Bisceglie, giungendo così a realizzare un volume d'affari giornaliero stimato intorno ai 10 mila euro, oggetto di una scrupolosa contabilità.
L'attività svolta consentì di chiarire i diversi ruoli ricoperti dai partecipanti all'associazione: dai veri e propri promotori e organizzatori a chi, invece, si occupava della detenzione dello stupefacente, ovvero, dello spaccio al dettaglio. Ciò è stato reso possibile anche grazie a una puntuale attività di riscontro, operata sul campo con numerosi arresti in flagranza per spaccio e detenzione illecita di significative quantità di droga.
Il quadro probatorio delineato nel 2015 ha così trovato conferma nelle varie fasi di giudizio e le sentenze di condanna sono divenute definitive a seguito di un recente pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione. Ai condannati, sono stati comminati, nel complesso, 87 anni di reclusione. Due di loro erano già detenuti nelle strutture penitenziarie di Bari e Sassari, dove continueranno a scontare la pena, mentre altri tre, già ristretti ai domiciliari, saranno associati presso la Casa Circondariale di Trani.
Coinvolti nell'operazione circa 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che hanno proceduto anche alla perquisizione domiciliare degli arrestati.
Infine, con riferimento al solo Filippo Griner, la pena comminata si somma a numerose altre condanne, compresa quella per l'omicidio di Michele Tesse, commesso ad Andria il 18 novembre 2002.