Tratto di spiaggia inibito al libero utilizzo, la Guardia Costiera sequestra arredi sul litorale di Ponente

Pesanti multe all'indirizzo dei titolari delle due strutture interessate, la cui attività naturalmente prosegue

mercoledì 11 agosto 2021 14.09
La Guardia Costiera di Barletta ha eseguito a Bisceglie, nella mattinata di mercoledì 11 agosto, il sequestro amministrativo di un consistente quantitativo di arredi per la balneazione, per un totale circa 300 pezzi tra lettini, ombrelloni, sdraio e sedie, che secondo quanto riscontrato sarebbe stato utilizzato illegittimamente su un'area di demanio marittimo di circa 1500 metri quadri sulla litoranea di Ponente biscegliese.

L'area in questione fa parte di un più ampio sito destinato a "spiaggia libera attrezzata", concesso dal Comune di Bisceglie a due distinte società le quali, nel loro esercizio, avrebbero omesso di lasciare al libero utilizzo dei bagnanti le prescritte superfici attrezzate, occupando l'intera area in concessione con i propri arredi balneari.


L'attività della Guardia Costiera si è conclusa con l'elevazione di due distinte e pesanti sanzioni amministrative e con il sequestro delle attrezzature balneari a carico dei titolari delle due strutture, che sarebbero perciò responsabili di aver disatteso le clausole e gli obblighi previsti nei rispettivi atti di concessione, in violazione della normativa prevista.
L'operazione è stata condotta alla presenza del personale in servizio nell'Ufficio locale marittimo di Bisceglie, dell'ufficio tecnico e della Polizia Locale di Bisceglie.

I soci di uno dei due stabilimenti balneari coinvolti hanno inviato in seguito una nota tramite la quale hanno precisato che la struttura in questione - come del resto era facilmente deducibile - è regolarmente aperta e che i vari servizi offerti restano garantiti.

«Nessuna area è sottoposta a sequestro, ma il sequestro riguarda solo parte delle attrezzature (lettini - ombrelloni). A tal proposito è stato elevato verbale di violazione amministrativa con una sanzione pecuniaria che si è provveduto tempestivamente a regolarizzare. L'attività continua a pieno regime» hanno rimarcato al fine di sgomberare il campo da una possibile errata interpretazione di quanto accaduto.