Truffa dello specchietto, bloccati a Terlizzi i due malviventi in azione anche a Bisceglie
Colti in flagranza di reato sono stati associati al carcere di Trani
venerdì 9 giugno 2017
13.04
Sono stati bloccati giovedì pomeriggio in pieno centro a Terlizzi, in via Mazzini, i due pluripregiudicati napoletani che in mattinata erano riusciti a mettere a segno, nel territorio di Bisceglie, due colpi con la tecnica della "truffa dello specchietto".
Un 35enne e un 32enne, originari di Pomigliano d'Arco, a bordo di una Range Rover di colore scuro, hanno pagato a caro prezzo la tentazione di effettuare un altro raggiro. Una volta affiancata l'auto della vittima hanno inscenato la classica storiella dello specchietto rotto: una botta all'altro veicolo per simulare sia l'urto tra i due mezzi che la rottura dello specchietto retrovisore (in realtà già rotto come da copione). Al successivo diverbio e alla richiesta di 200 euro per il rimborso danni, con tanto di consiglio a non rivolgersi all'assicurazione per evitare rogne o rincari sulla polizza, ha assistito un carabiniere in servizio a Ruvo, in abiti civili e in compagnia della moglie, che si è immediatamente rivolto ai colleghi della tenenza di Terlizzi guidata dal maresciallo Domenico Andresani.
Poco distante, una "civetta" con a bordo militari in borghese è intervenuta per arrestare i due uomini, colti in flagranza di reato. Condotti presso la casa circondariale di Trani e dovranno rispondere di truffa aggravata.
I biscegliesi truffati in mattinata si erano rivolti alla tenenza di Bisceglie, da cui è partita una nota di allerta a tutti i comandi della provincia di Bari, compresa la compagnia di Molfetta del capitano Vito Ingrosso.
Un 35enne e un 32enne, originari di Pomigliano d'Arco, a bordo di una Range Rover di colore scuro, hanno pagato a caro prezzo la tentazione di effettuare un altro raggiro. Una volta affiancata l'auto della vittima hanno inscenato la classica storiella dello specchietto rotto: una botta all'altro veicolo per simulare sia l'urto tra i due mezzi che la rottura dello specchietto retrovisore (in realtà già rotto come da copione). Al successivo diverbio e alla richiesta di 200 euro per il rimborso danni, con tanto di consiglio a non rivolgersi all'assicurazione per evitare rogne o rincari sulla polizza, ha assistito un carabiniere in servizio a Ruvo, in abiti civili e in compagnia della moglie, che si è immediatamente rivolto ai colleghi della tenenza di Terlizzi guidata dal maresciallo Domenico Andresani.
Poco distante, una "civetta" con a bordo militari in borghese è intervenuta per arrestare i due uomini, colti in flagranza di reato. Condotti presso la casa circondariale di Trani e dovranno rispondere di truffa aggravata.
I biscegliesi truffati in mattinata si erano rivolti alla tenenza di Bisceglie, da cui è partita una nota di allerta a tutti i comandi della provincia di Bari, compresa la compagnia di Molfetta del capitano Vito Ingrosso.