Firmato il decreto per il rimborso ai truffati delle banche. Ruggiero (M5S): «Stanziati 1.5 miliardi»

La parlamentare bitontina: «Un traguardo importante per i risparmiatori vittime dei rapporti avvelenati fra banche e politica»

mercoledì 15 maggio 2019
«Un fondo di 1,575 miliardi di euro per rimborsare i truffati dalle banche, già previsto dalla legge di bilancio, ora è finalmente disponibile grazie alla firma del decreto attuativo, nei giorni scorsi, da parte del ministro Giovanni Tria». Lo ha annunciato la deputata bitontina Francesca Anna Ruggiero del Movimento 5 Stelle, componente della Commissione finanze.

«Il Fondo indennizzo risparmiatori, disposto per i prossimi tre anni (2019-2021) è finalizzato al rimborso di risparmiatori, azionisti e obbligazionisti che hanno perso tutto nei crack bancari degli ultimi anni» ha aggiunto Ruggiero. «Potranno accedervi le persone fisiche, l'imprenditore individuale, anche agricolo, e il coltivatore diretto, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, e le micro-imprese. Il diritto all'indennizzo sarà anche degli eredi nel caso in cui abbiano acquisito la titolarità degli strumenti finanziari» ha spiegato.

«La somma del rimborso corrisponde per gli obbligazionisti al 95% del costo di acquisto, mentre per gli azionisti al 30% del costo di acquisto, entro il limite massimo di 100 mila euro». Ma si tratta solamente di «un acconto - ha precisato la deputata - che sarà aumentato man mano che il fondo riceverà altre risorse. Puntiamo ad incrementare quel 30% ad un 45/50% già dal prossimo anno. Il limite dei 100 mila euro è un tetto temporaneo inserito per consentire a tutti di percepire una parte iniziale del rimborso, con una corsia preferenziale per i soggetti economicamente più deboli, con un Isee sotto i 35 mila euro.

Francesca Anna Ruggiero ha puntualizzato: «Le domande di risarcimento saranno accolte direttamente dal Mef e gli accertamenti svolti in maniera semplificata, senza passare dall'organo giudiziario. Per la parte non rimborsata dal fondo ci sarà la possibilità di agire in giudizio contro le banche, che non saranno protette da nessuno scudo.
Questo è un traguardo importante per i cittadini, nonché una promessa mantenuta che cerca di porre rimedio a quei rapporti avvelenati fra politica e banche, a tutto svantaggio dei risparmiatori» ha concluso.