Turismo, l’urlo di soccorso di un operatore alle istituzioni: «Ci avete abbandonati»
I flussi turistici sono cresciuti, ma mancano i servizi
domenica 17 settembre 2017
10.00
La domenica, di per sé, è un giorno no per il turismo a Bisceglie. Persino trovare la location di un concerto o di uno spettacolo, per un operatore del settore, a caccia di indicazioni da dare ai suoi ospiti, può diventare un rebus di impossiile soluzione.
Tanto è accaduto nei scorsi giorni al gestore di un B&B del centro città, che per avere informazioni si è rivolto alla polizia municipale, al comune, alla Pro Loco. La domenica però tutti i telefoni squillano a vuoto e, oltre a notizie che circolano già in rete, altro non è possibile ottenere. Negli altri giorni le cose non vanno troppo meglio, perché i telefoni squillano a vuoto e le news circolano male. Quando le notizie mancano o si tratta di iniziative squisitamente private che i media non riportano, ogni certezza praticamente crolla.
In una stagione da perenne tutto esaurito come quella appena trascorsa, difficile non immaginare il comune disagio. Tanto più se avviene che il gestore diligente a caccia di mappe della città si rivolga a chi è deputato alla distribuzione del materiale turistico e riceva un no e, solo dopo lunga contrattazione, di mappe riesca ad ottenerne al massimo tre. Non una di più: «perché il materiale è poco, deve bastare per tutti, soprattutto per chi passa di qui. Se ne faccia una ragione».
«Vogliamo fare turismo così? – si domanda il giovane gestore, ancora non avvezzo ai meccanismi castranti dell'incoming locale. – Vogliamo fare turismo con i tedeschi che mi fotografano e sbattono in faccia i cumuli di immondizia nel centro storico e nei pressi della mia attività? A che serve inorgoglirsi dei numeri, tutti merito delle strutture ricettive, se poi, quei numeri, non le si aiuta quanto meno a mantenerli?»
Tanto è accaduto nei scorsi giorni al gestore di un B&B del centro città, che per avere informazioni si è rivolto alla polizia municipale, al comune, alla Pro Loco. La domenica però tutti i telefoni squillano a vuoto e, oltre a notizie che circolano già in rete, altro non è possibile ottenere. Negli altri giorni le cose non vanno troppo meglio, perché i telefoni squillano a vuoto e le news circolano male. Quando le notizie mancano o si tratta di iniziative squisitamente private che i media non riportano, ogni certezza praticamente crolla.
In una stagione da perenne tutto esaurito come quella appena trascorsa, difficile non immaginare il comune disagio. Tanto più se avviene che il gestore diligente a caccia di mappe della città si rivolga a chi è deputato alla distribuzione del materiale turistico e riceva un no e, solo dopo lunga contrattazione, di mappe riesca ad ottenerne al massimo tre. Non una di più: «perché il materiale è poco, deve bastare per tutti, soprattutto per chi passa di qui. Se ne faccia una ragione».
«Vogliamo fare turismo così? – si domanda il giovane gestore, ancora non avvezzo ai meccanismi castranti dell'incoming locale. – Vogliamo fare turismo con i tedeschi che mi fotografano e sbattono in faccia i cumuli di immondizia nel centro storico e nei pressi della mia attività? A che serve inorgoglirsi dei numeri, tutti merito delle strutture ricettive, se poi, quei numeri, non le si aiuta quanto meno a mantenerli?»