Un biscegliese nell'Osservatorio vittime dei reati ricevuto dal ministro Bonafede

L'avvocato Fabio Troilo nella delegazione che ha incontrato il Guardasigilli

sabato 13 ottobre 2018 10.58
A cura di Bartolomeo Pasquale
Tempo di incontri e confronti per il Ministro della giustizia Alfonso Bonafede che, nell'ambito dell'iniziativa "Il ministro ascolta", ha aperto venerdì mattina le porte di Palazzo Piacentini a tre associazioni impegnate nella tutela delle vittime di circostanze penalmente rilevanti.

Fra i gruppi che hanno avuto l'onore di confrontarsi con il Guardasigilli appartenente al Movimento cinque stelle vi è anche l'Osservatorio nazionale a sostegno delle vittime di reato che porta avanti da tempo il proprio impegno per tutelare i diritti delle vittime di reati violenti e che ha già presentato diverse proposte di legge in materia di rito abbreviato, sconti di pena, di legittima difesa, di violazione di domicilio e costituzione di parte civile.

Fra gli esponenti del gruppo anche l'avvocato biscegliese Fabio Troilo, già candidato al consiglio comunale nelle scorse elezioni amministrative e referente dell'Osservatorio per le province Bari e BAT, presente per l'occasione insieme all'avvocato Mattia Alfano ed al presidente Elisabetta Aldovrandi.

All'incontro con il Ministro si è altresì parlato dell'esclusione automatica dello sconto di pena per l'imputato optante la formula del rito abbreviato in presenza di reati di particolare tenore o gravità; un punto di fondamentale importanza utile per avvicinare sempre più la giustizia ai famigliari, parenti ed amici delle vittime dei reati, troppo spesso danneggiati e frustrati dalle lungaggini giudiziarie e dalla iniquità delle decisioni.

Un'occasione importante anche per il Ministro, compiaciuto nel vedere l'impegno di tutte le associazioni che si adoperano sul territorio per la tutela dei più deboli, capitata proprio in una giornata che potrebbe dare un decisivo colpo di coda con la riapertura del caso Stefano Cucchi, alla luce delle nuove dichiarazioni di uno dei cinque carabinieri imputati nella vicenda.