«Un muretto a secco non basta per mettersi una medaglia di ambientalista»
Dura critica del Movimento 5 Stelle nei confronti del Sindaco di Bisceglie Angarano e dell'amministrazione
venerdì 11 giugno 2021
11.12
Nuovo, duro intervento del Movimento 5 Stelle verso l'amministrazione comunale di Bisceglie e in particolare il Sindaco Angelantonio Angarano riguardo le politiche per l'ambiente.
«Apprezziamo l'intervento di ripristino del muretto a secco in un brevissimo tratto del sentiero che dalla ex BiMarmi porta alle Grotte di Ripalta, specie in virtù del fatto che i muretti a secco dal 2018 sono annoverati nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità» hanno rimarcato i pentastellati. «Questo però non è sufficiente a fare giustizia di un luogo di fatto abbandonato e vandalizzato in più punti. Un muretto a secco non basta per mettersi una medaglia di ambientalista e tutore del paesaggio» hanno tuonato.
«Che sia forse un maldestro tentativo di distogliere l'attenzione dall'intero tratto di costa che va dalla spiaggia del Pretore fino alla zona Pantano?» si sono chiesti. «Perché non manifestare la stesso interesse paesaggistico in tutto il tratto, piuttosto che abdicare al cemento? Sarebbe opportuno che il selfie si facesse là, così da mantenere vivo il ricordo di ciò che c'è e il rammarico per ciò che sarebbe potuto essere. Basta un autoscatto per tentare di recuperare una credibilità ambientale gravemente compromessa?» hanno incalzato gli attivisti 5 Stelle.
Capitolo litoranea di Ponente: «Chiediamo a questa amministrazione che si faccia artefice di una scelta di "svolta" green verso una problematica fortemente sentita dai cittadini che cercano uno spazio aperto lungo il quale passeggiare. Venendo a mancare parchi degni di tale nome, l'unico ambito utile è rappresentato dal nostro panoramico e attrattivo lungomare verso Trani. Sono molti i ciclisti che, specie nel fine settimana, lamentano l'invasione delle corsie ciclabili lungo la pista dedicata. Occorre urgentemente dare spazio ai pedoni di modo che possano tornare a respirare all'aria aperta e in totale sicurezza» è l'opinione del Movimento 5 Stelle. «Non essendoci abbastanza spazio sui marciapiedi, ecco che la pista ciclabile rimane l'ultimo avamposto prima della pericolosa corsia destinata ad auto e motocicli.
Vuole porre in essere quest'amministrazione una rivoluzione ecologica vera, che eviti ai pedoni di respirare smog, liberi le piste ciclabili e disincentivi i cittadini all'uso dell'auto? Si chiuda al traffico e si renda pedonale il litorale di Ponente» hanno proposto.
«Ripianificando il traffico al fine di raggiungere i parcheggi esistenti e attrezzandone nuovi periferici che offrano trasbordo con navette aù emissioni zero verso le aree della movida e del passeggio, la città finalmente conoscerebbe una vera rivoluzione con positive ripercussioni sul turismo: diverrebbe fortemente attrattiva recuperando quel terreno perso negli ultimi anni che hanno visto invece crescere l'offerta dei paesi limitrofi. Inoltre la compresenza della zona portuale darebbe la possibilità di diversificare l'offerta turistica anche per fasce di età.
Non ultimo, il completamento della spiaggia "Lilla": nel piano triennale delle opere pubbliche sono stati previsti 50 mila euro per l'opera. È assolutamente necessario renderla immediatamente fruibile da cittadini con disabilità, così che si dia pari opportunità a tutti. Lo scorso anno è stata inaugurata forse più come passerella per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali. Constatiamo che anche in difesa dei più fragili, tra il dire ed il fare, c'è di mezzo, appunto, il mare» hanno concluso.
«Apprezziamo l'intervento di ripristino del muretto a secco in un brevissimo tratto del sentiero che dalla ex BiMarmi porta alle Grotte di Ripalta, specie in virtù del fatto che i muretti a secco dal 2018 sono annoverati nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità» hanno rimarcato i pentastellati. «Questo però non è sufficiente a fare giustizia di un luogo di fatto abbandonato e vandalizzato in più punti. Un muretto a secco non basta per mettersi una medaglia di ambientalista e tutore del paesaggio» hanno tuonato.
«Che sia forse un maldestro tentativo di distogliere l'attenzione dall'intero tratto di costa che va dalla spiaggia del Pretore fino alla zona Pantano?» si sono chiesti. «Perché non manifestare la stesso interesse paesaggistico in tutto il tratto, piuttosto che abdicare al cemento? Sarebbe opportuno che il selfie si facesse là, così da mantenere vivo il ricordo di ciò che c'è e il rammarico per ciò che sarebbe potuto essere. Basta un autoscatto per tentare di recuperare una credibilità ambientale gravemente compromessa?» hanno incalzato gli attivisti 5 Stelle.
Capitolo litoranea di Ponente: «Chiediamo a questa amministrazione che si faccia artefice di una scelta di "svolta" green verso una problematica fortemente sentita dai cittadini che cercano uno spazio aperto lungo il quale passeggiare. Venendo a mancare parchi degni di tale nome, l'unico ambito utile è rappresentato dal nostro panoramico e attrattivo lungomare verso Trani. Sono molti i ciclisti che, specie nel fine settimana, lamentano l'invasione delle corsie ciclabili lungo la pista dedicata. Occorre urgentemente dare spazio ai pedoni di modo che possano tornare a respirare all'aria aperta e in totale sicurezza» è l'opinione del Movimento 5 Stelle. «Non essendoci abbastanza spazio sui marciapiedi, ecco che la pista ciclabile rimane l'ultimo avamposto prima della pericolosa corsia destinata ad auto e motocicli.
Vuole porre in essere quest'amministrazione una rivoluzione ecologica vera, che eviti ai pedoni di respirare smog, liberi le piste ciclabili e disincentivi i cittadini all'uso dell'auto? Si chiuda al traffico e si renda pedonale il litorale di Ponente» hanno proposto.
«Ripianificando il traffico al fine di raggiungere i parcheggi esistenti e attrezzandone nuovi periferici che offrano trasbordo con navette aù emissioni zero verso le aree della movida e del passeggio, la città finalmente conoscerebbe una vera rivoluzione con positive ripercussioni sul turismo: diverrebbe fortemente attrattiva recuperando quel terreno perso negli ultimi anni che hanno visto invece crescere l'offerta dei paesi limitrofi. Inoltre la compresenza della zona portuale darebbe la possibilità di diversificare l'offerta turistica anche per fasce di età.
Non ultimo, il completamento della spiaggia "Lilla": nel piano triennale delle opere pubbliche sono stati previsti 50 mila euro per l'opera. È assolutamente necessario renderla immediatamente fruibile da cittadini con disabilità, così che si dia pari opportunità a tutti. Lo scorso anno è stata inaugurata forse più come passerella per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali. Constatiamo che anche in difesa dei più fragili, tra il dire ed il fare, c'è di mezzo, appunto, il mare» hanno concluso.