Un protocollo di legalità per contrastare le infiltrazioni della criminalità nell'economia legale
Lo hanno sottoscritto il Prefetto Valiante e il presidente dell'Autorità di sistema portuale Patroni Griffi
sabato 15 maggio 2021
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Prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, servizi e forniture, concessioni ed autorizzazioni demaniali: è l'obiettivo del Protocollo di legalità sottoscritto nella sede del Palazzo del Governo in Barletta tra il Prefetto della Bat Maurizio Valiante e il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli (la cui giurisdizione comprende anche le acque biscegliesi) Ugo Patroni Griffi.
Attraverso il Protocollo di legalità saranno estese le verifiche antimafia anche agli affidamenti, ai contratti, alle autorizzazioni ed alle concessioni demaniali anche sotto soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà, ampliando così l'azione di prevenzione e contrasto di infiltrazione della criminalità, proprio a garanzia della massima legalità e trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e delle procedure concorsuali, promuovendo il rispetto delle diciscpline antimafia in materia di anticorruzione e migliorando l'interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni coinvolte.
Nel dettaglio, l'Autorità di sistema portuale si impegnerà ad acquisire la comunicazione antimafia oltre che nei casi previsti dal Codice dei contratti pubblici anche per i contratti di appalto per acquisizione di servizi, forniture, lavori ed opere di importo compreso tra 40mila e 150mila euro. Procederà inoltre preliminarmente alla verifica dell'iscrizione alla "White list" (elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio), tramite consultazione dell'apposita sezione della Banca dati nazionale antimafia e/o pubblicazione della lista online sul sito della Prefettura, ed in assenza di tale iscrizione procederà con la richiesta della comunicazione antimafia.
Nel caso in cui la Prefettura emetta un'interdittiva antimafia, l'Autorità di sistema portuale, oltre a procedere alla risoluzione immediata ed automatica del contratto, applicherà anche una penale a titolo di liquidazione del danno nella misura del 15% del valore del contratto.
«Il Protocollo di legalità è un ulteriore esempio di come la squadra Stato intende rafforzare le proprie strategie per osteggiare il fenomeno criminale e le infiltrazioni mafiose nell'economia legale, ampliando il più possibile la platea dei soggetti coinvolti nella gestione e realizzazione delle opere pubbliche» ha dichiarato il Prefetto Maurizio Valiante. «Vogliamo assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nell'economia, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza. La tendenza della criminalità organizzata di penetrare i principali settori dell'economia legale, ed in particolare quello degli appalti pubblici, proprio in periodi di particolare congiuntura economica negativa, richiede infatti l'innalzamento della soglia di attenzione da parte delle istituzioni, attraverso iniziative ed interventi preventivi, utili proprio ad impedire tali infiltrazioni».
Patroni Griffi ha definito il documento «uno strumento importante che mira a garantire, soprattutto in un periodo di congiuntura economica difficile come quello che stiamo vivendo, legalità, trasparenza e snellimento dell'attività amministrativa, promuovendo il rispetto della disciplina antimafia e migliorando l'interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni interessate. Attraverso il protocollo ampliamo in maniera esponenziale l'azione di prevenzione e contrasto di eventuali tentativi di infiltrazione criminale nelle procedure di affidamento, contratti, autorizzazioni e concessioni, anche demaniali, al di sotto della soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà».
Attraverso il Protocollo di legalità saranno estese le verifiche antimafia anche agli affidamenti, ai contratti, alle autorizzazioni ed alle concessioni demaniali anche sotto soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà, ampliando così l'azione di prevenzione e contrasto di infiltrazione della criminalità, proprio a garanzia della massima legalità e trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e delle procedure concorsuali, promuovendo il rispetto delle diciscpline antimafia in materia di anticorruzione e migliorando l'interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni coinvolte.
Nel dettaglio, l'Autorità di sistema portuale si impegnerà ad acquisire la comunicazione antimafia oltre che nei casi previsti dal Codice dei contratti pubblici anche per i contratti di appalto per acquisizione di servizi, forniture, lavori ed opere di importo compreso tra 40mila e 150mila euro. Procederà inoltre preliminarmente alla verifica dell'iscrizione alla "White list" (elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio), tramite consultazione dell'apposita sezione della Banca dati nazionale antimafia e/o pubblicazione della lista online sul sito della Prefettura, ed in assenza di tale iscrizione procederà con la richiesta della comunicazione antimafia.
Nel caso in cui la Prefettura emetta un'interdittiva antimafia, l'Autorità di sistema portuale, oltre a procedere alla risoluzione immediata ed automatica del contratto, applicherà anche una penale a titolo di liquidazione del danno nella misura del 15% del valore del contratto.
«Il Protocollo di legalità è un ulteriore esempio di come la squadra Stato intende rafforzare le proprie strategie per osteggiare il fenomeno criminale e le infiltrazioni mafiose nell'economia legale, ampliando il più possibile la platea dei soggetti coinvolti nella gestione e realizzazione delle opere pubbliche» ha dichiarato il Prefetto Maurizio Valiante. «Vogliamo assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nell'economia, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza. La tendenza della criminalità organizzata di penetrare i principali settori dell'economia legale, ed in particolare quello degli appalti pubblici, proprio in periodi di particolare congiuntura economica negativa, richiede infatti l'innalzamento della soglia di attenzione da parte delle istituzioni, attraverso iniziative ed interventi preventivi, utili proprio ad impedire tali infiltrazioni».
Patroni Griffi ha definito il documento «uno strumento importante che mira a garantire, soprattutto in un periodo di congiuntura economica difficile come quello che stiamo vivendo, legalità, trasparenza e snellimento dell'attività amministrativa, promuovendo il rispetto della disciplina antimafia e migliorando l'interscambio informativo tra le Pubbliche Amministrazioni interessate. Attraverso il protocollo ampliamo in maniera esponenziale l'azione di prevenzione e contrasto di eventuali tentativi di infiltrazione criminale nelle procedure di affidamento, contratti, autorizzazioni e concessioni, anche demaniali, al di sotto della soglia di valore per cui la legge prescrive la obbligatorietà».