Una ricognizione urgente del Ponte Lama
I recenti fatti di Genova hanno elevato il livello di attenzione su ponti e viadotti
giovedì 16 agosto 2018
11.28
I tragici e clamorosi fatti di Genova hanno inevitabilmente elevato il livello di attenzione riguardo la condizione dei ponti e dei viadotti su tutto il territorio nazionale.
La grafica elaborata dall'agenzia Centimetri per il quotidiano "La Stampa", apparsa anche su alcuni notiziari televisivi, ha riportato nell'elenco dei "Ponti che fanno paura" anche un non meglio precisato viadotto della strada statale 16 bis localizzato nel comune di Trani. Qualcuno l'ha confuso col Ponte Lama, che collega Bisceglie e Trani sul tracciato della strada statale 16 (comunemente definita "normale" o "via nazionale", da non confondere con la statale costruita sul finire degli anni '80, che non attraversa i centri urbani).
La storica costruzione risalente al diciannovesimo secolo necessita comunque, da tempo, di interventi di manutenzione. La vegetazione spontanea si è ormai fatta largo sulla risicata frazione riservata ai pedoni, una rarità su quel ponte attraversato quotidianamente da migliaia di mezzi a motore. I proprietari dei fondi sottostanti hanno più volte sollecitato verifiche strutturali in merito alle possibili conseguenze dell'espansione delle radici degli alberi sulle vecchie arcate. Toccherà agli enti preposti velocizzare le procedure per accertare la situazione.
La grafica elaborata dall'agenzia Centimetri per il quotidiano "La Stampa", apparsa anche su alcuni notiziari televisivi, ha riportato nell'elenco dei "Ponti che fanno paura" anche un non meglio precisato viadotto della strada statale 16 bis localizzato nel comune di Trani. Qualcuno l'ha confuso col Ponte Lama, che collega Bisceglie e Trani sul tracciato della strada statale 16 (comunemente definita "normale" o "via nazionale", da non confondere con la statale costruita sul finire degli anni '80, che non attraversa i centri urbani).
La storica costruzione risalente al diciannovesimo secolo necessita comunque, da tempo, di interventi di manutenzione. La vegetazione spontanea si è ormai fatta largo sulla risicata frazione riservata ai pedoni, una rarità su quel ponte attraversato quotidianamente da migliaia di mezzi a motore. I proprietari dei fondi sottostanti hanno più volte sollecitato verifiche strutturali in merito alle possibili conseguenze dell'espansione delle radici degli alberi sulle vecchie arcate. Toccherà agli enti preposti velocizzare le procedure per accertare la situazione.