Usppi: «170 operatori socio sanitari della Bat rischiano il licenziamento»
L'esito di un incontro in videoconferenza con Prefetto e Direttore generale Asl Bt lascia il sindacato insoddisfatto
giovedì 3 dicembre 2020
14.00
Insoddisfacente. È l'esito del confronto tenutosi in videoconferenza tra il segretario nazionale del sindacato Usspi, il biscegliese Nicola Brescia, il Prefetto della Bat Maurizio Valiante e il Direttore generale dell'Asl Bt Alessandro Delle Donne.
«Non abbiamo ottenuto risposte esaurienti, anzi fumose e talvolta in discordanza con quanto sostenuto dai referenti della Regione puglia, circa la proroga del rapporto di lavoro in scadenza il prossimo 31 gennaio per gli operatori socio sanitari» ha spiegato Brescia, che ha ringraziato il Prefetto Valiante per la disponibilità e al tempo stesso contestato energicamente Delle Donne. Il Direttore generale è stato definito «"sordo" alle richieste dei lavoratori di prorogare i contratti fino al compimento dei 36 mesi, così come più volte enunciato "formalmente" dal Dipartimento regionale della salute e dallo stesso presidente Emiliano».
Per Brescia «è inaccettabile assistere al contagio di operatori socio sanitari che rischiano la vita dopo anni di duro lavoro da precari e col rischio di poter essere "cacciati" alla scadenza contrattuale». Il segretario dell'Usppi ha chiesto l'intervento immediato di Emiliano «affinché 170 lavoratori non perdano il posto e al contrario possano guardare al futuro con serenità». Sono al vaglio dell'organizzazione «tutte le azioni legali e sindacali da intraprendere a tutela e salvaguardia dei diritti inalienabili di ciascun lavoratore. Programmeremo nei prossimi giorni, altre forme di lotta durissime, sempre nel rispetto delle norme e nella piena legalità dei protocolli anti-Covid, di modo che nessuno giochi sulla pelle dei lavoratori strumentalizzando la vertenza».
Secondo l'Usppi il management aziendale dell'Asl Bt subirebbe una non meglio precisata «influenza di qualche sindacato che negli ultimi giorni sta perdendo consensi in termini di iscritti». Quanto alle condizioni di lavoro, è sottolineata una criticità relativa alla «assenza o carenza dell'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale necessari ad evitare il contagio, nella fattispecie delle mascherine tipo FFP2- FFP, dei guanti, dei caschi di protezione con mascherina in plexigass e di ogni altro dispositivo necessario per evitare il contagio».
La soluzione, per il sindacato guidato da Nicola Brescia, è «la proroga urgente dei contratti di tutti gli operatori sanitari in servizio nelle strutture dell'Asl Bt e l'adozione di ogni provvedimento a loro tutela anche considerando la perdita di chance già subita dagli stessi, valutando, quindi, anche la dovuta misura della stabilizzazione».
«Non abbiamo ottenuto risposte esaurienti, anzi fumose e talvolta in discordanza con quanto sostenuto dai referenti della Regione puglia, circa la proroga del rapporto di lavoro in scadenza il prossimo 31 gennaio per gli operatori socio sanitari» ha spiegato Brescia, che ha ringraziato il Prefetto Valiante per la disponibilità e al tempo stesso contestato energicamente Delle Donne. Il Direttore generale è stato definito «"sordo" alle richieste dei lavoratori di prorogare i contratti fino al compimento dei 36 mesi, così come più volte enunciato "formalmente" dal Dipartimento regionale della salute e dallo stesso presidente Emiliano».
Per Brescia «è inaccettabile assistere al contagio di operatori socio sanitari che rischiano la vita dopo anni di duro lavoro da precari e col rischio di poter essere "cacciati" alla scadenza contrattuale». Il segretario dell'Usppi ha chiesto l'intervento immediato di Emiliano «affinché 170 lavoratori non perdano il posto e al contrario possano guardare al futuro con serenità». Sono al vaglio dell'organizzazione «tutte le azioni legali e sindacali da intraprendere a tutela e salvaguardia dei diritti inalienabili di ciascun lavoratore. Programmeremo nei prossimi giorni, altre forme di lotta durissime, sempre nel rispetto delle norme e nella piena legalità dei protocolli anti-Covid, di modo che nessuno giochi sulla pelle dei lavoratori strumentalizzando la vertenza».
Secondo l'Usppi il management aziendale dell'Asl Bt subirebbe una non meglio precisata «influenza di qualche sindacato che negli ultimi giorni sta perdendo consensi in termini di iscritti». Quanto alle condizioni di lavoro, è sottolineata una criticità relativa alla «assenza o carenza dell'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale necessari ad evitare il contagio, nella fattispecie delle mascherine tipo FFP2- FFP, dei guanti, dei caschi di protezione con mascherina in plexigass e di ogni altro dispositivo necessario per evitare il contagio».
La soluzione, per il sindacato guidato da Nicola Brescia, è «la proroga urgente dei contratti di tutti gli operatori sanitari in servizio nelle strutture dell'Asl Bt e l'adozione di ogni provvedimento a loro tutela anche considerando la perdita di chance già subita dagli stessi, valutando, quindi, anche la dovuta misura della stabilizzazione».