Vaccini anti-Covid, Nigri: «Presto toccherà ai bambini»
Le parole del pediatra biscegliese, vicepresidente nazionale Fimp: «Ora priorità agli anzaini e alla popolazione più fragile»
domenica 27 dicembre 2020
12.15
«La presenza in questa giornata è importante. Quando mi è stato proposto di fare da testimonial il primo pensiero l'ho rivolto ai colleghi più anziani e senza dubbio più meritevoli». Queste le parole con cui il biscegliese Luigi Nigri, vicepresidente Fimp (federazione italiana medici pediatri), ha commentato l'arrivo e la somministrazione di una prima, simbolica, tornata di vaccini sul territorio dell'Asl Bt.
«È fondamentale trasmettere questo segnale di serenità agli operatori sanitari: vacciniamoci tutti, quindi toccherà alla popolazione» ha aggiunto il pediatra, prestando un occhio di riguardo nei confronti della categoria cui ha dedicato il suo percorso professionale: «I bambini sono stati un elemento discusso nel corso di quest'emergenza epidemiologica perché si è acclarato che rivelano pochissimi sintomi ma risultato comunque infettivi» ha spiegato. «Ecco perché dobbiamo tutelare innanzitutto la popolazione più fragile, come per esempio gli anziani, oltre che il personale sanitario e quei bambini a rischio in quanto affetti da particolari patologie» ha rimarcato. «Una volta effettuate la dovuta copertura di queste persone possiamo immaginare, in una seconda fase e forti di risultati ancora più certi, di vaccinare tutti i bambini».
Il medico ha riservato una riflessione per la sua città: «Bisceglie è finita al centro della pandemia dal momento in cui il "Vittorio Emanuele II" è stato convertito in Covid hospital. Tutti i colleghi si sono trovati in prima linea e hanno mostrato il loro valore» ha affermato. «Speriamo che da Bisceglie nasca la speranza per il futuro: sono tante le famiglie con bambini che cominciano ad avvertire, rispetto a questa situazione, contraccolpi psicologici sul loro sviluppo e sulla loro formazione. La salute mentale non va mai trascurata» ha concluso Nigri.
«È fondamentale trasmettere questo segnale di serenità agli operatori sanitari: vacciniamoci tutti, quindi toccherà alla popolazione» ha aggiunto il pediatra, prestando un occhio di riguardo nei confronti della categoria cui ha dedicato il suo percorso professionale: «I bambini sono stati un elemento discusso nel corso di quest'emergenza epidemiologica perché si è acclarato che rivelano pochissimi sintomi ma risultato comunque infettivi» ha spiegato. «Ecco perché dobbiamo tutelare innanzitutto la popolazione più fragile, come per esempio gli anziani, oltre che il personale sanitario e quei bambini a rischio in quanto affetti da particolari patologie» ha rimarcato. «Una volta effettuate la dovuta copertura di queste persone possiamo immaginare, in una seconda fase e forti di risultati ancora più certi, di vaccinare tutti i bambini».
Il medico ha riservato una riflessione per la sua città: «Bisceglie è finita al centro della pandemia dal momento in cui il "Vittorio Emanuele II" è stato convertito in Covid hospital. Tutti i colleghi si sono trovati in prima linea e hanno mostrato il loro valore» ha affermato. «Speriamo che da Bisceglie nasca la speranza per il futuro: sono tante le famiglie con bambini che cominciano ad avvertire, rispetto a questa situazione, contraccolpi psicologici sul loro sviluppo e sulla loro formazione. La salute mentale non va mai trascurata» ha concluso Nigri.