Vaccini, da Bisceglie per la libertà di scelta
Manifestazioni a Pesaro e Taranto per chiedere l'abolizione del decreto Lorenzin
giovedì 13 luglio 2017
9.32
Il delicatissimo tema dei vaccini ha spaccato l'opinione pubblica tra coloro che ne ritengono ineludibile l'obbligatorietà e i sostenitori della libertà di scelta.
Lo scorso 23 giugno, a Bisceglie, alcune decine di manifestanti hanno espresso contrarietà alle nuove normative e disappunto nei confronti del ministro della salute Beatrice Lorenzin, ospite della seconda edizione di Digithon. La complessa questione continua a dividere: sabato 8 luglio, a Pesaro, si è svolto un evento con la partecipazione di decine di migliaia di persone, decisamente ignorato dai media tradizionali. In piazza anche alcuni biscegliesi, per sottolineare l'esigenza di una corretta informazione sui vaccini: «Il decreto Lorenzin intende annientare la libertà di scelta vaccinale, togliendo ai genitori il diritto di decidere della salute dei propri figli senza offrire garanzie sulla innocuità dei vaccini stessi, negando le reazioni avverse ed imponendo vaccini sotto monitoraggio aggiunto tramite divieti, segnalazioni e sanzioni» hanno spiegato i promotori della manifestazione.
L'iniziativa è stata replicata mercoledì 12 luglio a Taranto, in piazza Arsenale. I genitori liberi pugliesi (con ancora i biscegliesi in prima linea) hanno così inteso lanciare un messaggio al presidente Emiliano. La loro posizione è chiara: «Il decreto Lorenzin calpesta la libertà dell'individuo. È incostituzionale perché sancisce, nei fatti, un trattamento sanitario obbligatorio ai danni di tutti i bambini. L'obbligo va abolito e i genitori hanno diritto a un'informazione a 360°» hanno ribadito, evidenziando la necessità di esami prevaccinali. «I nostri figli non sono cavie» hanno scandito sia per le strade di Pesaro che a Taranto.
Lo scorso 23 giugno, a Bisceglie, alcune decine di manifestanti hanno espresso contrarietà alle nuove normative e disappunto nei confronti del ministro della salute Beatrice Lorenzin, ospite della seconda edizione di Digithon. La complessa questione continua a dividere: sabato 8 luglio, a Pesaro, si è svolto un evento con la partecipazione di decine di migliaia di persone, decisamente ignorato dai media tradizionali. In piazza anche alcuni biscegliesi, per sottolineare l'esigenza di una corretta informazione sui vaccini: «Il decreto Lorenzin intende annientare la libertà di scelta vaccinale, togliendo ai genitori il diritto di decidere della salute dei propri figli senza offrire garanzie sulla innocuità dei vaccini stessi, negando le reazioni avverse ed imponendo vaccini sotto monitoraggio aggiunto tramite divieti, segnalazioni e sanzioni» hanno spiegato i promotori della manifestazione.
L'iniziativa è stata replicata mercoledì 12 luglio a Taranto, in piazza Arsenale. I genitori liberi pugliesi (con ancora i biscegliesi in prima linea) hanno così inteso lanciare un messaggio al presidente Emiliano. La loro posizione è chiara: «Il decreto Lorenzin calpesta la libertà dell'individuo. È incostituzionale perché sancisce, nei fatti, un trattamento sanitario obbligatorio ai danni di tutti i bambini. L'obbligo va abolito e i genitori hanno diritto a un'informazione a 360°» hanno ribadito, evidenziando la necessità di esami prevaccinali. «I nostri figli non sono cavie» hanno scandito sia per le strade di Pesaro che a Taranto.