Valeria Fedeli: «Troppa confusione fra alternanza scuola-lavoro, apprendistato e formazione professionale»
Il ministro dell'istruzione a Bisceglie per la prima giornata del Seminario Europa
mercoledì 13 settembre 2017
12.25
«C'è confusione: non si sa distinguere fra alternanza scuola-lavoro, apprendistato e formazione professionale».
Così il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli, a Bisceglie per partecipare ai lavori della prima giornata del Seminario Europa, organizzato dal Centro italiano opere femminili salesiane – formazione professionale e giunto alla 29ª edizione.
«Bisogna dare maggiore valore alle esperienze dell'alternanza scuola-lavoro soprattutto nel momento in cui gli studenti rientrano in classe e al contempo assicurarsi che le aziende ospitanti siano pronte ad accogliere i ragazzi e fornire un reale contributo alla loro formazione» ha rimarcato la componente dell'esecutivo Gentiloni, aggiungendo: «L'obiettivo del ministero è aggiungere un "tastino rosso" a disposizione dei rappresentanti degli studenti per la segnalazione di eventuali problematiche coi datori di lavoro».
«Il sistema dell'alternanza è compatibile non solo con le imprese ma anche coi centri di formazione culturale quali università, musei, enti del terzo settore» ha sottolineato il ministro nel corso del convegno che si è svolto presso il Nicotel. «Il percorso triennale non sarà fine a se stesso: tutte le esperienze vissute dai ragazzi saranno certificate al termine degli esami di maturità» ha affermato Valeria Fedeli, tornata sull'argomento smartphone che ha tenuto banco nelle ultime ore: «È in corso una vera e propria rivoluzione digitale, ragione per cui l'utilizzo di queste apparecchiature migliora le abilità dei nostri studenti».
Così il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli, a Bisceglie per partecipare ai lavori della prima giornata del Seminario Europa, organizzato dal Centro italiano opere femminili salesiane – formazione professionale e giunto alla 29ª edizione.
«Bisogna dare maggiore valore alle esperienze dell'alternanza scuola-lavoro soprattutto nel momento in cui gli studenti rientrano in classe e al contempo assicurarsi che le aziende ospitanti siano pronte ad accogliere i ragazzi e fornire un reale contributo alla loro formazione» ha rimarcato la componente dell'esecutivo Gentiloni, aggiungendo: «L'obiettivo del ministero è aggiungere un "tastino rosso" a disposizione dei rappresentanti degli studenti per la segnalazione di eventuali problematiche coi datori di lavoro».
«Il sistema dell'alternanza è compatibile non solo con le imprese ma anche coi centri di formazione culturale quali università, musei, enti del terzo settore» ha sottolineato il ministro nel corso del convegno che si è svolto presso il Nicotel. «Il percorso triennale non sarà fine a se stesso: tutte le esperienze vissute dai ragazzi saranno certificate al termine degli esami di maturità» ha affermato Valeria Fedeli, tornata sull'argomento smartphone che ha tenuto banco nelle ultime ore: «È in corso una vera e propria rivoluzione digitale, ragione per cui l'utilizzo di queste apparecchiature migliora le abilità dei nostri studenti».