Le Vecchie Segherie ripartono alla grande con Chiara Gamberale
Successone per l'evento con la scrittrice romana, che ha presentato il libro "Come il mare in un bicchiere"
mercoledì 8 luglio 2020
17.30
Ormai si cominciava a sentirne la mancanza ma, dopo mesi di stop a causa dell'emergenza Coronavirus, gli eventi a Bisceglie sono ripartiti, e anche in grande stile. Le Vecchie Segherie Mastrototaro, in continua "lotta" per promuovere la lettura - attraverso il Bookstore Mondadori -, e la cultura, hanno ripreso le attività col botto: la figura di livello nazionale di Chiara Gamberale ha suscitato notevole interesse e richiamata una buonissima cornice di pubblico. La scrittrice romana ha presentato il suo ultimo libro, intitolato "Come il mare in un bicchiere", nel tardo pomeriggio di martedì 7 luglio, durante la conversazione con Viviana Peloso.
Che cosa c'era di rassicurante - in qualche misura - nel lockdown? L'autrice ha impostato il suo lavoro partendo da questo interrogativo. Un racconto a forte contenuto autobiografico, del quale Chiara Gamberale è protagonista insieme ai suoi amici Daniela, Pierantonio e Gollum, definiti "gli animali dell'arca senza Noè". Il sopraggiungere della pandemia impone di chiudersi in casa e i quattro hanno una reazione del tutto inattesa. Contrariamente a quanto immaginato, anziché disorientati, sembrano fin troppo capaci di sopportare l'autoisolamento. Un racconto personale, che parte però da un'urgenza condivisa. Un libro in cui immedesimarsi è molto semplice. È un quaderno - come la stessa autrice ha affermato nel corso del suo passaggio biscegliese - di un'esperienza unica, il diario di una quarantena più emotiva che sociale.
«Le persone che nella vita di tutti i giorni si sentono strette come il mare in un bicchiere sono "dentro di testa"; barricate nei loro pensieri, nelle loro emozioni esagerate. La mia intenzione è arrivare a riflettere insieme su un protocollo di autodifesa psicologica ed emotiva, che questa incredibile tragedia ci potrebbe suggerire» ha sottolineato Chiara Gamberale, che ha anche deciso di donare il ricavato delle vendite allo spazio di accoglienza per bambini e famiglie di CasaOz. Un incontro emozionante alle Vecchie Segherie Mastrototaro, casa della cultura biscegliese.
Che cosa c'era di rassicurante - in qualche misura - nel lockdown? L'autrice ha impostato il suo lavoro partendo da questo interrogativo. Un racconto a forte contenuto autobiografico, del quale Chiara Gamberale è protagonista insieme ai suoi amici Daniela, Pierantonio e Gollum, definiti "gli animali dell'arca senza Noè". Il sopraggiungere della pandemia impone di chiudersi in casa e i quattro hanno una reazione del tutto inattesa. Contrariamente a quanto immaginato, anziché disorientati, sembrano fin troppo capaci di sopportare l'autoisolamento. Un racconto personale, che parte però da un'urgenza condivisa. Un libro in cui immedesimarsi è molto semplice. È un quaderno - come la stessa autrice ha affermato nel corso del suo passaggio biscegliese - di un'esperienza unica, il diario di una quarantena più emotiva che sociale.
«Le persone che nella vita di tutti i giorni si sentono strette come il mare in un bicchiere sono "dentro di testa"; barricate nei loro pensieri, nelle loro emozioni esagerate. La mia intenzione è arrivare a riflettere insieme su un protocollo di autodifesa psicologica ed emotiva, che questa incredibile tragedia ci potrebbe suggerire» ha sottolineato Chiara Gamberale, che ha anche deciso di donare il ricavato delle vendite allo spazio di accoglienza per bambini e famiglie di CasaOz. Un incontro emozionante alle Vecchie Segherie Mastrototaro, casa della cultura biscegliese.