Verde pubblico, Pro Natura: «Un dilemma senza fine»

Il dissenso dell'associazione sull'intervento di messa a dimora delle palme di via Sant'Andrea

lunedì 20 luglio 2020 11.55
«La cura del verde è diventata l'ennesima emergenza per Bisceglie. La cronica disattenzione alla questione ha messo in luce una lacuna la cui soluzione resta improcrastinabile. La città è costellata di esempi di interventi di messa a dimora quantomeno opinabili e più spesso, di una sostanziale assenza di interventi. Esempi eclatanti sono via Sant'Andrea e via Padre Kolbe, ma se ne potrebbero citare molti altri» ha attaccato Pro Natura.

«È oramai evidente che queste problematiche, che si protraggono da anni, hanno generato una situazione di emergenza, testimoniata dalle centinaia di buche vuote presenti in tutta la città (potremmo stimare una superficie pari a quella del Palazzuolo), dalle aiuole in stato di abbandono e della insufficiente manutenzione ordinaria, che viene tamponata da interventi straordinari non risolutivi. Il Comune mantiene ancora un approccio ancillare alla questione del verde pubblico. Anziché considerare quella della cura del verde un'operazione di tipo strutturale, al pari di un intervento di rifacimento del manto stradale o di una condotta fognaria, la pianificazione e la messa a dimora e manutenzione del verde pubblico vengono relegati al fondo dell'ordinaria amministrazione. Eppure oggi più che mai, la questione del cambiamento climatico dovrebbe rimettere in cima alle priorità questa tematica» ha sottolineato l'associazione del presidente Maurizio Sasso.

«Il discutibile intervento effettuato in Via S. Andrea ci ha "donato" un quadro estetico che noi disapproviamo, in quanto a nostro avviso non è gradevole la visione di palme "basse" 2 metri con altre "alte" 5 metri circa (alcune sono già sofferenti), unitamente agli esemplari delle palme vecchie, morte perché attaccate dal punteruolo rosso. Il quadro è completato dai marciapiedi impraticabili a causa dei lavori effettuati e dalla pericolosità delle buche scoperte che offrono ai visitatori uno scenario urbanistico desolante» ha aggiunto.

L'attività di Pro Natura

L'associazione ha avuto estrema attenzione al tema del verde pubblico, organizzando incontri di educazione ambientale e due appuntamenti nel 2018 e nel 2019 per la Giornata nazionale dell'albero con gli alunni delle scuole elementari biscegliesi. Inoltre hanno monitorato la situazione degli esemplari arborei, soprattutto quelli di Orto Schinosa. Pro Natura ha sollecitato in più occasioni l'amministrazione comunale e in occasione del taglio dei pini secolari di Piazza Vittorio Emanuele aveva scritto al Sindaco Angarano affermando: «Uno degli elementi più importanti per il miglioramento della qualità della vita nelle città, è senza dubbio il verde urbano. Non si tratta soltanto di un patrimonio materiale, ma anche di un patrimonio di cultura e di storia di un'intera città, che non solo deve essere salvaguardato, ma che deve crescere di anno in anno sia in termini di dimensione che di qualità. Riteniamo che un'amministrazione comunale, attenta al patrimonio storico e culturale della città, nonché ai bisogni dei suoi cittadini, debba affrontare il problema del verde urbano, non in maniera empirica, ma secondo un'attenta pianificazione del proprio territorio che veda la questione del verde non come problema di secondaria importanza, ma come una risorsa, anche economica, per la città».

«Cambierà qualcosa?»

«Il verde pubblico non è una questione di mero carattere estetico, ma elemento vitale di riqualificazione ambientale e urbanistico delle città. Dal ciclo dell'acqua, alla salubrità dell'aria, dal recupero di aree degradate, alla termoregolazione degli spazi urbani, la pianificazione/progettazione, messa a dimora e manutenzione del verde pubblico non può più essere improvvisata. Ecco perché invochiamo l'assunzione di una professionalità qualificata all'interno della struttura comunale (un agronomo, un esperto forestale...), che tramite la creazione di un ufficio giardineria, sia in grado di effettuare, in autonomia, scelte fondate su criteri scientifici e per assicurare una corretta e duratura gestione del verde pubblico. È altrettanto importante dotarsi di un Regolamento del verde pubblico e di un Piano di gestione, da integrare nel Piano Urbanistico della città. Vorremmo infine discutere queste tematiche nella consulta dell'ambiente e per questo lanciamo un appello alle istituzioni affinché sia convocata» ha concluso.