Verde pubblico, Pro Natura: «Un dilemma senza fine»
Il dissenso dell'associazione sull'intervento di messa a dimora delle palme di via Sant'Andrea
lunedì 20 luglio 2020
11.55
«La cura del verde è diventata l'ennesima emergenza per Bisceglie. La cronica disattenzione alla questione ha messo in luce una lacuna la cui soluzione resta improcrastinabile. La città è costellata di esempi di interventi di messa a dimora quantomeno opinabili e più spesso, di una sostanziale assenza di interventi. Esempi eclatanti sono via Sant'Andrea e via Padre Kolbe, ma se ne potrebbero citare molti altri» ha attaccato Pro Natura.
«È oramai evidente che queste problematiche, che si protraggono da anni, hanno generato una situazione di emergenza, testimoniata dalle centinaia di buche vuote presenti in tutta la città (potremmo stimare una superficie pari a quella del Palazzuolo), dalle aiuole in stato di abbandono e della insufficiente manutenzione ordinaria, che viene tamponata da interventi straordinari non risolutivi. Il Comune mantiene ancora un approccio ancillare alla questione del verde pubblico. Anziché considerare quella della cura del verde un'operazione di tipo strutturale, al pari di un intervento di rifacimento del manto stradale o di una condotta fognaria, la pianificazione e la messa a dimora e manutenzione del verde pubblico vengono relegati al fondo dell'ordinaria amministrazione. Eppure oggi più che mai, la questione del cambiamento climatico dovrebbe rimettere in cima alle priorità questa tematica» ha sottolineato l'associazione del presidente Maurizio Sasso.
«Il discutibile intervento effettuato in Via S. Andrea ci ha "donato" un quadro estetico che noi disapproviamo, in quanto a nostro avviso non è gradevole la visione di palme "basse" 2 metri con altre "alte" 5 metri circa (alcune sono già sofferenti), unitamente agli esemplari delle palme vecchie, morte perché attaccate dal punteruolo rosso. Il quadro è completato dai marciapiedi impraticabili a causa dei lavori effettuati e dalla pericolosità delle buche scoperte che offrono ai visitatori uno scenario urbanistico desolante» ha aggiunto.
«È oramai evidente che queste problematiche, che si protraggono da anni, hanno generato una situazione di emergenza, testimoniata dalle centinaia di buche vuote presenti in tutta la città (potremmo stimare una superficie pari a quella del Palazzuolo), dalle aiuole in stato di abbandono e della insufficiente manutenzione ordinaria, che viene tamponata da interventi straordinari non risolutivi. Il Comune mantiene ancora un approccio ancillare alla questione del verde pubblico. Anziché considerare quella della cura del verde un'operazione di tipo strutturale, al pari di un intervento di rifacimento del manto stradale o di una condotta fognaria, la pianificazione e la messa a dimora e manutenzione del verde pubblico vengono relegati al fondo dell'ordinaria amministrazione. Eppure oggi più che mai, la questione del cambiamento climatico dovrebbe rimettere in cima alle priorità questa tematica» ha sottolineato l'associazione del presidente Maurizio Sasso.
«Il discutibile intervento effettuato in Via S. Andrea ci ha "donato" un quadro estetico che noi disapproviamo, in quanto a nostro avviso non è gradevole la visione di palme "basse" 2 metri con altre "alte" 5 metri circa (alcune sono già sofferenti), unitamente agli esemplari delle palme vecchie, morte perché attaccate dal punteruolo rosso. Il quadro è completato dai marciapiedi impraticabili a causa dei lavori effettuati e dalla pericolosità delle buche scoperte che offrono ai visitatori uno scenario urbanistico desolante» ha aggiunto.