Videosorveglianza, Bisceglie assegnataria di un finanziamento del Ministero
Il Viminale ha stanziato fondi per circa due milioni di euro per installare le telecamere di sorveglianza
sabato 8 luglio 2023
9.29
Le province pugliesi hanno ricevuto un finanziamento di circa un milione e 600 mila euro del ministero dell'interno per rafforzare il sistema di videosorveglianza delle aree urbane. Sono in tutto 15 i comuni pugliesi destinatari di questa sovvenzione, tra cui anche Bisceglie, unico comune nella provincia Bat a risultare assegnatario.
Sono state circa duemila - di cui 102 provenienti dai comuni pugliesi - le richieste di accesso a questo sussidio: la commissione di valutazione delle domande, presieduta dal prefetto Annunziato Varde, ha poi stilato una graduatoria sulla base di specifici obiettivi individuati ad ottobre dal decreto del Viminale. La valutazione ha dunque tenuto conto del numero di abitanti e dell'indice di delittuosità comunale (vale a dire il rapporto tra il totale dei delitti commessi in ambito comunale moltiplicato per 100.000 e diviso il numero degli abitanti del comune di riferimento).
Per accedere al bando era anche necessario aver sottoscritto un patto per la sicurezza con la Prefettura competente, l'approvazione della proposta progettuale da parte del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e l'impegno del Comune di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la futura manutenzione degli impianti.
Sono state circa duemila - di cui 102 provenienti dai comuni pugliesi - le richieste di accesso a questo sussidio: la commissione di valutazione delle domande, presieduta dal prefetto Annunziato Varde, ha poi stilato una graduatoria sulla base di specifici obiettivi individuati ad ottobre dal decreto del Viminale. La valutazione ha dunque tenuto conto del numero di abitanti e dell'indice di delittuosità comunale (vale a dire il rapporto tra il totale dei delitti commessi in ambito comunale moltiplicato per 100.000 e diviso il numero degli abitanti del comune di riferimento).
Per accedere al bando era anche necessario aver sottoscritto un patto per la sicurezza con la Prefettura competente, l'approvazione della proposta progettuale da parte del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e l'impegno del Comune di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la futura manutenzione degli impianti.