Vittorio Fata guarda oltre: «Un pacchetto di proposte per la Fase 2 da discutere insieme»
L'ex sindaco mette alcuni temi al centro del dibattito chiamando alla partecipazione tutte le forze politiche
mercoledì 22 aprile 2020
10.20
Spirito istituzionale. Vittorio Fata, consigliere comunale di minoranza e già sindaco di Bisceglie, ha indirizzato una lettera aperta, anche attraverso i canali ufficiali, al primo cittadino Angelantonio Angarano, con la quale guarda oltre e intende porre al centro del dibattito alcuni temi, affinché possano essere discussi con la partecipazione di tutte le forze politiche in previsione della partenza della "Fase 2".
«Caro Angelantonio,
credo sia oramai improcrastinabile uno studio per consentire la ripresa delle attività nella nostra Bisceglie.
Premesso che l'aspetto sanitario, e quindi la salute dei nostri concittadini, ha priorità assoluta sulle decisioni da adottare, sottopongo alla Tua attenzione alcuni punti di riflessione per un sereno, ma urgente, confronto sulle iniziative da intraprendere» ha scritto Fata.
Il pacchetto di sedici proposte comprende, innanzitutto, una ricognizione delle somme disponibili in bilancio. L'esponente della massima assise cittadina chiede anche di prendere in esame la possibilità di «gratuità del canone 2020 su suolo pubblico per dehors con allargamento degli spazi (non solo stagionali) precedentemente autorizzati» ma anche della «gratuità del canone 2020 su suolo pubblico per tende con allargamento degli spazi (non solo stagionali) precedentemente autorizzati».
Fata ritiene opportuna anche la concessione di un contributo «sui diritti per pubbliche affissioni inerenti la promozione della propria attività», una misura tesa a stimolare la pubblicità che potrebbe anche tradursi in un parziale rimborso delle somme relative agli aggi che il comune incassa sulle affissioni. Chiesta anche la discussione sulla «riduzione della Tari 2020 per attività commerciali e artigiane che sono state obbligate alla chiusura (i mesi di chiusura non devono essere pagati)», il «sostegno, di concerto con le organizzazioni di categoria per favorire la ripresa economica del territorio» con una chiamata alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, il «sostegno alle attività commerciali sul canone di locazione nel periodo di chiusura obbligata» (intervento molto atteso dagli esercenti), la «riapertura dei posteggi isolati di frutta e verdura», la «riduzione per il 2020 del parcheggio a pagamento».
Tra le misure suggerite, anche la possibilità di controlli sull'ingiustificato aumento del costo dei generi di prima necessità, la concessione di contributi ad attività commerciali e aziende per acquisto di dispositivi di protezione, termo-scanner e per la sanificazione degli ambienti di lavoro (come per esempio saloni di bellezza, centri estetici, barbieri, parrucchieri).
Fata ritiene doverose la formulazione di linee guida comunali per la fruizione delle spiagge pubbliche e private, la riattivazione graduale di tutte le unità operative presenti in ospedale a partire dalla cardiologia (questione sulla quale il comune non è competente ma la politica biscegliese potrebbe ritrovarsi unita nel presentare una chiara richiesta in tal senso), la diffusione del sistema wifi per tutti in modo da consentire anche la frequentazione dei corsi scolastici, la razionalizzazione degli spazi scolastici e la creazione di un fondo di 250 mila euro per la qualificazione di spazi esistenti presso edifici scolastici per consentire il rispetto della distanza scolastica.
La palla passa ora al sindaco Angarano e alle componenti politiche che ne compongono la maggioranza consiliare, oltre che, naturalmente, alle altre forze di opposizione.
«Caro Angelantonio,
credo sia oramai improcrastinabile uno studio per consentire la ripresa delle attività nella nostra Bisceglie.
Premesso che l'aspetto sanitario, e quindi la salute dei nostri concittadini, ha priorità assoluta sulle decisioni da adottare, sottopongo alla Tua attenzione alcuni punti di riflessione per un sereno, ma urgente, confronto sulle iniziative da intraprendere» ha scritto Fata.
Il pacchetto di sedici proposte comprende, innanzitutto, una ricognizione delle somme disponibili in bilancio. L'esponente della massima assise cittadina chiede anche di prendere in esame la possibilità di «gratuità del canone 2020 su suolo pubblico per dehors con allargamento degli spazi (non solo stagionali) precedentemente autorizzati» ma anche della «gratuità del canone 2020 su suolo pubblico per tende con allargamento degli spazi (non solo stagionali) precedentemente autorizzati».
Fata ritiene opportuna anche la concessione di un contributo «sui diritti per pubbliche affissioni inerenti la promozione della propria attività», una misura tesa a stimolare la pubblicità che potrebbe anche tradursi in un parziale rimborso delle somme relative agli aggi che il comune incassa sulle affissioni. Chiesta anche la discussione sulla «riduzione della Tari 2020 per attività commerciali e artigiane che sono state obbligate alla chiusura (i mesi di chiusura non devono essere pagati)», il «sostegno, di concerto con le organizzazioni di categoria per favorire la ripresa economica del territorio» con una chiamata alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, il «sostegno alle attività commerciali sul canone di locazione nel periodo di chiusura obbligata» (intervento molto atteso dagli esercenti), la «riapertura dei posteggi isolati di frutta e verdura», la «riduzione per il 2020 del parcheggio a pagamento».
Tra le misure suggerite, anche la possibilità di controlli sull'ingiustificato aumento del costo dei generi di prima necessità, la concessione di contributi ad attività commerciali e aziende per acquisto di dispositivi di protezione, termo-scanner e per la sanificazione degli ambienti di lavoro (come per esempio saloni di bellezza, centri estetici, barbieri, parrucchieri).
Fata ritiene doverose la formulazione di linee guida comunali per la fruizione delle spiagge pubbliche e private, la riattivazione graduale di tutte le unità operative presenti in ospedale a partire dalla cardiologia (questione sulla quale il comune non è competente ma la politica biscegliese potrebbe ritrovarsi unita nel presentare una chiara richiesta in tal senso), la diffusione del sistema wifi per tutti in modo da consentire anche la frequentazione dei corsi scolastici, la razionalizzazione degli spazi scolastici e la creazione di un fondo di 250 mila euro per la qualificazione di spazi esistenti presso edifici scolastici per consentire il rispetto della distanza scolastica.
La palla passa ora al sindaco Angarano e alle componenti politiche che ne compongono la maggioranza consiliare, oltre che, naturalmente, alle altre forze di opposizione.