Xylella a Canosa, Spagnoletti Zeuli: «Circoscrivere subito il focolaio»
L'imprenditore: «Chiudere subito il vivaio in cui si è sviluppato e ristorare i titolari»
venerdì 18 dicembre 2020
«Non è il caso di allarmarsi, ma c'è da essere seriamente preoccupati: la Xylella al momento è presente in un vivaio di Canosa, e non in un oliveto, per questo motivo si può circoscrivere subito questo focolaio». Lo ha affermato Onofrio Spagnoletti Zeuli, mprenditore agricolo e portavoce dell'associazione Restart, realtà che racchiude le maggiori aziende olivicole pugliesi nata dall'esperienza dei gilet arancioni dell'agricoltura del 2019.
«Occorre immediatamente chiudere la struttura e distruggere tutte le piante, ricostruendo la tracciabilità dei prodotti in ingresso e in uscita, e prevedendo naturalmente un giusto ristoro per il vivaio stesso» ha aggiunto in modo perentorio.
«La Regione Puglia non perda nemmeno un secondo di tempo: non possiamo mettere a repentaglio il polmone olivicolo italiano rappresentato dalle province di Bari e Bat, occorre dare sicurezza e certezza per il futuro delle imprese» ha tagliato corto Spagnoletti Zeuli.
«Occorre immediatamente chiudere la struttura e distruggere tutte le piante, ricostruendo la tracciabilità dei prodotti in ingresso e in uscita, e prevedendo naturalmente un giusto ristoro per il vivaio stesso» ha aggiunto in modo perentorio.
«La Regione Puglia non perda nemmeno un secondo di tempo: non possiamo mettere a repentaglio il polmone olivicolo italiano rappresentato dalle province di Bari e Bat, occorre dare sicurezza e certezza per il futuro delle imprese» ha tagliato corto Spagnoletti Zeuli.