"Zero cani in canile", progetto di lotta al randagismo
La presentazione martedì al Castello
martedì 4 giugno 2019
"Zero cani in canile: il randagismo da peso a risorsa sociale ed economica" è il titolo del progetto promosso dall'esperta di marketing territoriale Francesca Toto che sarà presentato martedì 4 giugno, alle ore 17:00, nella sala multimediale del Castello Svevo di Bisceglie.
L'ideatrice illustrerà le modalità di attuazione del progetto nell'incontro organizzato dal comune di Bisceglie, al quale parteciperà il referente del Nucleo tutela e benessere animale della Polizia Locale di Vieste, Alfonso Rucci.
«Zero cani in canile è nato proprio a Vieste - ha spiegato Francesca Toto -, un comune nel quale la spesa per il randagismo è stata ridotta da 140mila euro all'anno a circa 8mila e in cui non ci sono più cani in rifugio e randagi sul territorio. Il progetto crea sviluppo economico se applicato in tutti i suoi step e dopo la presentazione nazionale avvenuta in Campidoglio è in partenza in molte città italiane in Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata» ha aggiunto.
«Lo scorso maggio Zero cani in canile è stato consegnato al ministro dell'ambiente Sergio Costa in quanto progetto applicabile con i dovuti adattamenti a tutte le realtà italiane» ha concluso la dottoressa Toto.
L'ideatrice illustrerà le modalità di attuazione del progetto nell'incontro organizzato dal comune di Bisceglie, al quale parteciperà il referente del Nucleo tutela e benessere animale della Polizia Locale di Vieste, Alfonso Rucci.
«Zero cani in canile è nato proprio a Vieste - ha spiegato Francesca Toto -, un comune nel quale la spesa per il randagismo è stata ridotta da 140mila euro all'anno a circa 8mila e in cui non ci sono più cani in rifugio e randagi sul territorio. Il progetto crea sviluppo economico se applicato in tutti i suoi step e dopo la presentazione nazionale avvenuta in Campidoglio è in partenza in molte città italiane in Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata» ha aggiunto.
«Lo scorso maggio Zero cani in canile è stato consegnato al ministro dell'ambiente Sergio Costa in quanto progetto applicabile con i dovuti adattamenti a tutte le realtà italiane» ha concluso la dottoressa Toto.