Bisceglie, adesso è notte fonda
Pesante poker subito al "Partenio" di Avellino e terza sconfitta consecutiva
mercoledì 9 dicembre 2020
16.51
Dice un detto che non può esserci più notte della mezzanotte ma il buio dello stadio "Partenio-Adriano Lombardi" ha rivelato comunque i contorni delle difficoltà che il Bisceglie sta avendo in questo ultimo periodo dell'anno solare 2020. Nonostante il promettente avvio di stagione la squadra sembra essersi sciolta come neve tenuta su strada dopo tanti giorni e paradossalmente quell'amalgama fondamentale nel calcio non ha ancora materializzato i propri poteri con soluzione di continuità.
Sta di fatto che anche nel recupero della terza giornata del campionato di serie C girone C la truppa nerazzurra, senza il suo condottiero Giovanni Bucaro ancora squalificato per le note vicende di Lentini, ha dovuto fare i conti con un ulteriore -2 in differenza reti ma stavolta con un computo reti subite più pesante: quattro gol presi da un Avellino dalla corrente alternata ed anch'esso senza la propria guida tecnica Piero Braglia, assente per contagio da Sars Cov-2. Alla lunga ci si domanda se le giustificazioni dell'incredibile tour de force di sette gare in venti giorni e del patrimonio giocatori assemblato tardivamente rispetto alle altre concorrenti del torneo possano reggere ancora il confronto con la dura realtà.
4-3-3 per il Bisceglie ancora in maglia gialla con Spurio tra i pali, De Marino, Giron, Altobello e capitan Priola in difesa a tutelare la zona nevralgica composta da Maimone, Cittadino ed il giovane Zagaria. Padulano e Mansour a supporto di Rocco unico uomo d'area. Strategia all'avanscoperta che ha portato subito frutti, ma per gli altri. Dopo appena tre giri di lancette i lupi biancoverdi sono già avanti con l'incornata di Luigi Silvestri da calcio d'angolo e stellati per l'undicesima volta in stagione a dover inseguire.
Un inseguimento in affanno e tirato per i capelli con la doppia occasione di Padulano, che si è fatto respingere tutto solo il destro dal portiere Pane in uscita, e il successivo tap-in di Rocco fallito da pochi passi. L'Avellino mantiene possesso palla ed è attento a non prenderle ma quando si propone in avanti rischia di fare male, con la fase propositiva orchestrata al meglio dall'ex Bari, Como e Catania Riccardo Maniero: ed è proprio lui al ventiseiesimo a servire Aloi in una azione elaborata ma il destro del numero 4 irpino ha sorvolato la traversa.
Dieci minuti più tardi è stato Cittadino a concludere in modo pretenzioso con un tiro ad effetto sfiorando l'incrocio provando successivamente a chiudere in attacco la prima frazione per poter pervenire al pareggio. La fatica per questo forcing intermedio si è poi fatta sentire nella ripresa con un Avellino decisamente più pimpante e che ha messo in ghiaccio la partita, ironia del destino, al terzo minuto della ripresa con Fella, pronto a ribadire in porta di prima intenzione un delizioso suggerimento di Tito, trafiggendo Spurio.
Il vice tecnico Carlo Ricchetti, scosso dal raddoppio subito, ha portato variazioni al gruppo viaggiante con gli ingressi di Pelliccia e Musso a ravvivare la manovra sulle corsie; ed è proprio il giovane attaccante di ritorno dopo una partita di stop a rispondere presente in piena area mancando l'inzuccata su lob preciso di Mansour.
L'Avellino ha risposto ancora con Fella che all'ora di gioco ha colpito la base del palo più lontano di Spurio con un destro rasoterra su break personale ma ciò è stata riconosciuta come la premessa per il dilagare. Il sussulto stellato, forse unica positiva intuizione della giornata, è scaturito dall'avvicendamento fra Sartore e Padulano, oltre che allo spazio dato da Maimone a Cigliano. Il funambolo brasiliano ex Alessandria ci ha messo del suo ed al minuto sessantasette ha accorciato le distanze raccogliendo un pregiato scavetto di Cittadino; stop, controllo e colpo di testa che ha bruciato Pane per il due a uno durato comunque troppo poco.
Il tempo di una nuova, positiva, intuizione ma stavolta ad appannaggio di mister De Simone, con l'ingresso di Santaniello in luogo di un Maniero in grande spolvero: lo stesso ex Casertana ha ripristinato il gap di due reti anticipando al settantaduesimo Spurio in uscita disperata il quale, allo scopo di avventarsi sul pallone, ha colpito Priola in modo fortuito accasciandosi a terra. Doverosi i controlli approfonditi in ambulanza per il giovane portiere stellato che è stato rimpiazzato da Russo.
L'Avellino ha successivamente dilagato con il colpo di grazia targato Fella, fortunato nel vincere due rimpalli e a colpire a botta sicura di punta. A nulla è poi servita in pieno recupero la rete di Musso con un bel colpo di stinco destro, su secondo assist di Cittadino, che ha fissato i giochi sul 4-2.
Da domani si volta pagina, pensando adesso che il giro di trasferte decisamente estenuante per un regolare e corretto percorso di studio e di allenamento sia concluso. Nei prossimi giorni sarà il Bisceglie che dovrà ospitare, fra domenica 13 e mercoledì 16 dicembre, rispettivamente Catanzaro e Casertana cercando di poter raschiare quel fondo del barile già pronunciato nella scorsa partita sfruttando il tanto agognato seppur vuoto fattore campo, salvo imprevisti last minute che la costringerebbero ad un nuovo viaggio.
Bisceglie (4-3-3): 22 Spurio (dal 75° 1 Russo); 26 Altobello, 5 Priola, 4 De Marino (dal 53° 16 Pelliccia), 3 Giron; 8 Cittadino, 13 Zagaria, 23 Maimone (dal 60° 14 Cigliano); 10 Padulano (dal 60° 10 Padulano), 7 Mansour, 11 Rocco (dal 53° 18 Musso). Allenatore: Ricchetti. A disposizione: 6 Vona, 9 Makota, 15 Ferrante, 17 Laraspata, 19 Vitale, 20 Lauria, 21 Casella.
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia.
Assistenti: Costin Del Santo Spataru di Siena, Stefano Lenza di Firenze.
Quarto ufficiale: Maria Marotta di Sapri.
Rete: 4° Luigi Silvestri, 49° Fella, 67° Sartore, 72° Santaniello, 83° Fella, 93° Musso
Note: gara a porte chiuse. Ammoniti: 40° Altobello, 69° Musso. Calci d'angolo: 5-6. Recupero: primo tempo 1 minuto; secondo tempo 5 minuti.
Sta di fatto che anche nel recupero della terza giornata del campionato di serie C girone C la truppa nerazzurra, senza il suo condottiero Giovanni Bucaro ancora squalificato per le note vicende di Lentini, ha dovuto fare i conti con un ulteriore -2 in differenza reti ma stavolta con un computo reti subite più pesante: quattro gol presi da un Avellino dalla corrente alternata ed anch'esso senza la propria guida tecnica Piero Braglia, assente per contagio da Sars Cov-2. Alla lunga ci si domanda se le giustificazioni dell'incredibile tour de force di sette gare in venti giorni e del patrimonio giocatori assemblato tardivamente rispetto alle altre concorrenti del torneo possano reggere ancora il confronto con la dura realtà.
4-3-3 per il Bisceglie ancora in maglia gialla con Spurio tra i pali, De Marino, Giron, Altobello e capitan Priola in difesa a tutelare la zona nevralgica composta da Maimone, Cittadino ed il giovane Zagaria. Padulano e Mansour a supporto di Rocco unico uomo d'area. Strategia all'avanscoperta che ha portato subito frutti, ma per gli altri. Dopo appena tre giri di lancette i lupi biancoverdi sono già avanti con l'incornata di Luigi Silvestri da calcio d'angolo e stellati per l'undicesima volta in stagione a dover inseguire.
Un inseguimento in affanno e tirato per i capelli con la doppia occasione di Padulano, che si è fatto respingere tutto solo il destro dal portiere Pane in uscita, e il successivo tap-in di Rocco fallito da pochi passi. L'Avellino mantiene possesso palla ed è attento a non prenderle ma quando si propone in avanti rischia di fare male, con la fase propositiva orchestrata al meglio dall'ex Bari, Como e Catania Riccardo Maniero: ed è proprio lui al ventiseiesimo a servire Aloi in una azione elaborata ma il destro del numero 4 irpino ha sorvolato la traversa.
Dieci minuti più tardi è stato Cittadino a concludere in modo pretenzioso con un tiro ad effetto sfiorando l'incrocio provando successivamente a chiudere in attacco la prima frazione per poter pervenire al pareggio. La fatica per questo forcing intermedio si è poi fatta sentire nella ripresa con un Avellino decisamente più pimpante e che ha messo in ghiaccio la partita, ironia del destino, al terzo minuto della ripresa con Fella, pronto a ribadire in porta di prima intenzione un delizioso suggerimento di Tito, trafiggendo Spurio.
Il vice tecnico Carlo Ricchetti, scosso dal raddoppio subito, ha portato variazioni al gruppo viaggiante con gli ingressi di Pelliccia e Musso a ravvivare la manovra sulle corsie; ed è proprio il giovane attaccante di ritorno dopo una partita di stop a rispondere presente in piena area mancando l'inzuccata su lob preciso di Mansour.
L'Avellino ha risposto ancora con Fella che all'ora di gioco ha colpito la base del palo più lontano di Spurio con un destro rasoterra su break personale ma ciò è stata riconosciuta come la premessa per il dilagare. Il sussulto stellato, forse unica positiva intuizione della giornata, è scaturito dall'avvicendamento fra Sartore e Padulano, oltre che allo spazio dato da Maimone a Cigliano. Il funambolo brasiliano ex Alessandria ci ha messo del suo ed al minuto sessantasette ha accorciato le distanze raccogliendo un pregiato scavetto di Cittadino; stop, controllo e colpo di testa che ha bruciato Pane per il due a uno durato comunque troppo poco.
Il tempo di una nuova, positiva, intuizione ma stavolta ad appannaggio di mister De Simone, con l'ingresso di Santaniello in luogo di un Maniero in grande spolvero: lo stesso ex Casertana ha ripristinato il gap di due reti anticipando al settantaduesimo Spurio in uscita disperata il quale, allo scopo di avventarsi sul pallone, ha colpito Priola in modo fortuito accasciandosi a terra. Doverosi i controlli approfonditi in ambulanza per il giovane portiere stellato che è stato rimpiazzato da Russo.
L'Avellino ha successivamente dilagato con il colpo di grazia targato Fella, fortunato nel vincere due rimpalli e a colpire a botta sicura di punta. A nulla è poi servita in pieno recupero la rete di Musso con un bel colpo di stinco destro, su secondo assist di Cittadino, che ha fissato i giochi sul 4-2.
Da domani si volta pagina, pensando adesso che il giro di trasferte decisamente estenuante per un regolare e corretto percorso di studio e di allenamento sia concluso. Nei prossimi giorni sarà il Bisceglie che dovrà ospitare, fra domenica 13 e mercoledì 16 dicembre, rispettivamente Catanzaro e Casertana cercando di poter raschiare quel fondo del barile già pronunciato nella scorsa partita sfruttando il tanto agognato seppur vuoto fattore campo, salvo imprevisti last minute che la costringerebbero ad un nuovo viaggio.
AVELLINO-BISCEGLIE 4-2
Avellino (3-4-3): 1 Pane, 3 Tito (dall'86° 24 Burgio), 4 Aloi, 6 Miceli (dall'86° 13 Dossena), 11 Fella (dall'86° 7 Bernardotto), 15 Rocchi, 17 Adamo (dal 69° 2 Rizzo), 19 Maniero (dal 69° 9 Santaniello), 23 Ciancio, 27 D'Angelo, 28 Luigi Silvestri. Allenatore: De Simone. A disposizione: 12 Pizzella, 32 Leoni, 8 Marco Silvestri, 18 Mariconda, 30 Nikolic.Bisceglie (4-3-3): 22 Spurio (dal 75° 1 Russo); 26 Altobello, 5 Priola, 4 De Marino (dal 53° 16 Pelliccia), 3 Giron; 8 Cittadino, 13 Zagaria, 23 Maimone (dal 60° 14 Cigliano); 10 Padulano (dal 60° 10 Padulano), 7 Mansour, 11 Rocco (dal 53° 18 Musso). Allenatore: Ricchetti. A disposizione: 6 Vona, 9 Makota, 15 Ferrante, 17 Laraspata, 19 Vitale, 20 Lauria, 21 Casella.
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia.
Assistenti: Costin Del Santo Spataru di Siena, Stefano Lenza di Firenze.
Quarto ufficiale: Maria Marotta di Sapri.
Rete: 4° Luigi Silvestri, 49° Fella, 67° Sartore, 72° Santaniello, 83° Fella, 93° Musso
Note: gara a porte chiuse. Ammoniti: 40° Altobello, 69° Musso. Calci d'angolo: 5-6. Recupero: primo tempo 1 minuto; secondo tempo 5 minuti.