Bisceglie calcio nelle scuole per promuovere il progetto "Equal Game"
Alcuni atleti nerazzurri hanno incontrato gli studenti delle scuole elementari per raccontare la propria esperienza
giovedì 29 marzo 2018
10.05
Il Bisceglie calcio è uno dei pochi club italiani che ha già aderito al progetto "Equal Game", iniziativa della Uefa contro ogni forma di discriminazione. Nella mattinata di martedì 27 marzo una delegazione di tesserati del club nerazzurro composta dal capitano Andrea Petta, il difensore Layousse Diallo e l'attaccante John Ayina ha incontrato gli studenti della scuola primaria "Don Milani" di Trinitapoli per parlare di integrazione nel mondo del calcio. Oltre ai tre atleti stellati hanno partecipato all'incontro anche il centrocampista della Virtus Molfetta, Babucarr Manneh, e Marina Schirone, vice-presidente dell'associazione culturale multietnica Mama Africa Onlus di Bari.
Il giovane terzino sinistro del Bisceglie ha raccontato come sia arrivato in Italia: «Ero un ragazzo a cui piaceva giocare a calcio, e un giorno di cinque anni fa fui notato da un italiano che mi invitò a lasciare la mia terra per fare di una passione il mio lavoro. Io e un mio connazionale, all'arrivo nella nostra prima squadra, fummo guardati in modo strano, poi tutti mi hanno aiutato ad integrarmi e ora sono felice di essere arrivato in Italia».
Certamente significativa anche l'esperienza di Babucarr Manneh, centrocampista classe 1995: «Sono nato in Gambia 22 anni fa, fin da piccolo ho avuto un sogno: diventare un calciatore e continuare gli studi. A 17 anni sono stato costretto a fuggire e abbandonare il mio Paese. Arrivato in Libia, sono stato costretto a passare dei giorni terribili rinchiuso in un centro di detenzione subendo violenze e maltrattamenti. Sono arrivato in Italia a bordo di un barcone dopo quattro giorni di viaggio. A Bari ho avuto la fortuna di conoscere e rivolgermi all'associazione Mama Africa e da quel momento la mia vita è cambiata». La dottoressa Schirone ha poi raccontato di come oggi Babù sia non solo un giocatore della Virtus Molfetta, scoperto grazie ad un progetto che l'associazione ha portato avanti negli anni, ma anche un mediatore culturale in un centro di seconda accoglienza a Trani. «Ora che ha realizzato il suo sogno, manda magliette e scarpe ai suoi fratelli che giocano a calcio» ha concluso.
Gli studenti, incuriositi dai racconti dei protagonisti, hanno mostrato molto entusiasmo nei confronti degli ospiti e hanno avuto la possibilità di dialogare con loro ponendo qualche domanda per approfondire l'argomento. Al termine dell'incontro, l'addetto stampa del Bisceglie, Alessandro Ciani Passeri ha strappato agli studenti la promessa di assistere ad una delle partite del club stellato dagli spalti del "Ventura".
Il giovane terzino sinistro del Bisceglie ha raccontato come sia arrivato in Italia: «Ero un ragazzo a cui piaceva giocare a calcio, e un giorno di cinque anni fa fui notato da un italiano che mi invitò a lasciare la mia terra per fare di una passione il mio lavoro. Io e un mio connazionale, all'arrivo nella nostra prima squadra, fummo guardati in modo strano, poi tutti mi hanno aiutato ad integrarmi e ora sono felice di essere arrivato in Italia».
Certamente significativa anche l'esperienza di Babucarr Manneh, centrocampista classe 1995: «Sono nato in Gambia 22 anni fa, fin da piccolo ho avuto un sogno: diventare un calciatore e continuare gli studi. A 17 anni sono stato costretto a fuggire e abbandonare il mio Paese. Arrivato in Libia, sono stato costretto a passare dei giorni terribili rinchiuso in un centro di detenzione subendo violenze e maltrattamenti. Sono arrivato in Italia a bordo di un barcone dopo quattro giorni di viaggio. A Bari ho avuto la fortuna di conoscere e rivolgermi all'associazione Mama Africa e da quel momento la mia vita è cambiata». La dottoressa Schirone ha poi raccontato di come oggi Babù sia non solo un giocatore della Virtus Molfetta, scoperto grazie ad un progetto che l'associazione ha portato avanti negli anni, ma anche un mediatore culturale in un centro di seconda accoglienza a Trani. «Ora che ha realizzato il suo sogno, manda magliette e scarpe ai suoi fratelli che giocano a calcio» ha concluso.
Gli studenti, incuriositi dai racconti dei protagonisti, hanno mostrato molto entusiasmo nei confronti degli ospiti e hanno avuto la possibilità di dialogare con loro ponendo qualche domanda per approfondire l'argomento. Al termine dell'incontro, l'addetto stampa del Bisceglie, Alessandro Ciani Passeri ha strappato agli studenti la promessa di assistere ad una delle partite del club stellato dagli spalti del "Ventura".