Bisceglie, Canonico controbatte punto su punto

La replica del proprietario del club

mercoledì 13 novembre 2019 22.46
A cura di La redazione
Il presidente del Bisceglie Nicola Canonico ha diffuso, attraverso un post sulla pagina facebook del club pubblicato alle ore 22:41 di mercoledì 13 novembre, una lunga nota in risposta a quanto sostenuto dagli ex dirigenti biscegliesi del club, ribattendo anche ad alcuni articoli apparsi sui vari media relativi all'attuale situazione societaria e tecnica.

«Ricostruzioni temerarie e machiavelliche»

«In questi ultimi giorni sono state pubblicate notizie destituite di fondamento e, ancor più grave, frutto di temerarie ricostruzioni machiavelliche tese a screditare l'A.S. Bisceglie srl. Ai tanti che si sono resi promotori della diffusione di queste notizie, rimarchiamo che l'A.S. Bisceglie srl è una società rispettosa delle regole e, ancor di più, dei propri tesserati e dipendenti» ha affermato l'imprenditore di Palo del Colle.

«Già rispettati gli impegni con calciatori e componenti dello staff relativi al mese di settembre»

«Sono certo che ai numerosi e fedeli sostenitori non sfugga che la società è annoverata tra quelle "modello" nel panorama calcistico nazionale, in virtù di un'acclarata solidità economica e di una maniacale tenuta dei costi di gestione. È doveroso evidenziare per esempio, a tal proposito, che gli emolumenti dovuti a staff e calciatori per il mese di settembre sono stati già liquidati nel mese di ottobre, nonostante la federazione preveda una scadenza fissata al 16 dicembre 2019. Quante altre società, nel panorama calcistico nazionale, possono fare identica affermazione oggi?» ha aggiunto.

«Il mancato pranzo collettivo pre-derby? Deciso per non caricare gli atleti di ulteriori stress»

«Ho appreso dagli organi d'informazione che domenica scorsa, 10 novembre 2019, in occasione del derby con il Bari, non sia stato "pagato il pranzo" a calciatori e staff.
In realtà, come documentato nel programma attività giornaliera (vedasi allegato n°1), era stato deciso che, a conclusione della riunione tecnica, calciatori e staff potevano considerarsi "liberi" e riconvocati per le ore 16 presso lo stadio "Gustavo Ventura" per la fase prepartita.
Tale decisione, strumentalmente travisata da qualcuno, era stata presa per non caricare gli atleti di ulteriori tensioni e stress psico-fisici a poche ore da una partita delicatissima e dopo tre impegni ufficiali nell'arco dell'intensa settimana precedente» ha spiegato Canonico.

«Nessuno è stato sfrattato»

«Ho appreso anche delle critiche relative alle "cene a sacco" organizzate in occasione delle trasferte di Caserta e Catania.
In merito a ciò, è necessario far rilevare che le partite hanno avuto inizio alle ore 20:45 e che a mezzanotte sarebbe stato praticamente impossibile trovare ristoranti disposti a servire 40 persone.
Non è certamente l'unico caso in cui società di calcio provvedono a rifocillare staff e calciatori con "cene a sacco", in occasioni di trasferte, come potrei eventualmente dimostrare, ove occorra.
In merito agli ipotetici "sfratti" di calciatori, non posso che assicurare che esistono solo nella fantasia dei detrattori, poiché tutti i ragazzi alloggiano regolarmente in una foresteria adiacente lo stadio».

«Al dottor Musci ricordo che sono stato il presidente del Bisceglie più vincente in assoluto»

«Per quello che concerne la conferenza stampa tenuta dai dirigenti biscegliesi in data 12 novembre, sono costretto a effettuare talune precisazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate da detti dirigenti.
Al dottor Pasquale Musci (presidente onorario, dimissionario, dell'A.S. Bisceglie calcio), che mi ha definito "poco adattabile alla figura di presidente di una società di calcio professionistica", devo ricordare che, nell'ultracentenaria storia nerazzurro-stellata, il sottoscritto è stato il presidente che ha vinto di più in assoluto, compreso lo stesso dottor Musci, che mi ha preceduto in tale prestigioso incarico e che, comunque, nessuno si è fatto avanti per fare meglio di me!»

«I due sudamericani? Non si sono ambientati»

Il dottor Musci ha inoltre asserito che "si sono presi calciatori a casaccio, senza una logica, senza un obiettivo" e che "una sera il presidente, parlava di due calciatori stranieri in arrivo a Bisceglie, alla mia domanda sulla conoscenza degli atleti, Canonico mi ha mostrato dei video sul cellulare… credo di aver detto tutto".
Devo precisare che i video in questione mi sono stati forniti da un consulente di mercato, un professionista che collabora con noi, per gli acquisti di calciatori stranieri, e che negli anni precedenti ha sottoposto alla mia attenzione atleti che hanno consentito all'A.S. Bisceglie di raggiungere notevoli risultati.
Evidentemente questa volta, per varie cause, tra cui il mancato ambientamento, non sono risultati essere all'altezza delle aspettative, come sottolineato da me stesso nel precedente comunicato stampa.
Inoltre, per allestire la squadra, da 9 anni, collaborano con me il responsabile dell'area tecnica Emanuele Belviso e il direttore tecnico Vincenzo Milillo, che alle mie dimissioni e in maniera assolutamente autonoma hanno fatto susseguire le loro» ha annunciato il patron.

«Ricordo a De Martino che ho pagato oltre 500 mila euro di debiti pregressi con l'erario»

«Al dottor Francesco De Martino (vicepresidente, dimissionario), che auspica il "Bisceglie ai biscegliesi", devo ricordare che il sottoscritto, con l'iscrizione al primo campionato di serie C, ha provveduto al pagamento di oltre 500 mila euro di massa debitoria verso l'erario, causata da taluni ex presidenti biscegliesi.

«Casella ha perso una buona occasione per tacere»

In riferimento al dottor Gianni Casella (direttore generale, dimissionario), che ha affermato che "le nostre dimissioni sono un prendere distanze da una gestione non consona verso i calciatori, la corretta gestione societaria e le entità sportive", sono costretto a sottolineare che ha perso una buona occasione per tacere e, quindi, ritengo superfluo ogni commento e lo invito a maggiore riflessione.

«Fantomatico l'esonero di mister Pochesci»

«Sono rimasto, inoltre, sconcertato dalle affermazioni di una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo nazionale, che lunedì 11 novembre rendeva noto il fantomatico esonero del mister Pochesci, salvo poi precisare successivamente che l'intervento del presidente del consiglio di amministrazione, avvocato Vincenzo Todaro, l'avrebbe scongiurato e congelato» ha evidenziato.
«Niente di ciò corrisponde al vero, anche se è evidente che i deludenti risultati conseguiti nelle gare svolte sotto la guida tecnica di mister Pochesci (solo 2 punti in 7 gare ufficiali, rispetto agli 8 punti conseguiti dal mister Vanoli nello stesso numero di gare) non soddisfano una società che, con la sua guida, ha cercato di migliorare il rendimento della squadra e il posizionamento nella classifica.
A conferma di quanto sottolineato nel mio precedente comunicato stampa, in merito alle condizioni pietose del "Gustavo Ventura", voglio far presente che è pervenuta una comunicazione ufficiale della Lega Pro, a seguito di sopralluogo di un agronomo federale, in cui si evidenziano "condizioni insufficienti di omogeneità e regolarità" del manto erboso».

«Chi mi critica utilizzi il suo tempo per individuare gente in grado di rilevare la società»

«Invito coloro che si cimentano spesso e volentieri nel criticare il mio operato di presidente dell'A.S. Bisceglie srl a utilizzare il proprio tempo, invece, per individuare, partendo da essi stessi, gente in grado di rilevare le quote societarie.
Diffido chiunque dal persistere nel diffondere, con qualunque mezzo, notizie false che ledono la mia immagine di presidente, di imprenditore e di padre di famiglia, riservandomi ogni opportuna azione legale a tutela di detta immagine e della onorabilità dell'A.S. Bisceglie srl.
Riconfermo, infine, quanto affermato nel mio precedente comunicato in relazione al mio disimpegno e alla non iscrizione della squadra al prossimo campionato nel caso in cui non ci siano persone in grado di rilevare le quote societarie da me detenute» ha concluso Nicola Canonico.