Bisceglie e Leonzio volano assieme in semifinale
Per qualificarsi è bastato l'1-1
mercoledì 24 maggio 2017
20.00
BISCEGLIE-SICULA LEONZIO 1-1
Bisceglie: Testa, Delvino, Biancola, Diop, Miale, Posillipo, Vaccaro, Lattanzio (dal 55° Cioffi), Cerone (dal 60° Moccia), Raucci (dal 60° Pistola). Allenatore: Nicola Ragno. A disposizione: Di Franco, Petta, D'Aiello, Pistola, Risolo, Petitti, Moccia, Montaldi.
Sicula Leonzio: Polverino (dal 46° Cascione), Marino, Cerra, Calabrese, Lomasto, Scoppetta, Sibilli (dal 60° Lia), Rabbeni (dal 46° Orefice), Ricciardo, D'Amico, Savanarola. Allenatore: Francesco Cozza. A disposizione: Milizia, Lorefice, Catinali, Assenzio, Gallon, Randis.
Terna arbitrale: Bitonti di Bologna (Niedda di Ozieri e Poentini di Pesaro).
Reti: 19° Savanarola, 54° Partipilo
Note: 800 spettatori. Calci d'angolo: 5-1. Ammonito Diop.
Bisceglie e Sicula Leonzio avanti a braccetto. È quanto emerso dal confronto infrasettimanale diretto fra le due compagini capolista del gironcino 3 della Poule scudetto serie D, in cui l'Arzachena era già fuori dai giochi dopo la sconfitta di domenica. Risultato forse prevedibile stante le situazioni di classifica negli altri due gironi, forti della caduta del Mestre a Monza e del pareggio fra Gavorrano e Ravenna, e che ha permesso con il pareggio raccolto di poter aprire la porta delle semifinali con soli quattro punti.
Assetto rivoluzionato per mister Ragno con il classico 4-2-2-2 pronto a trasformarsi in un 3-5-2 in fase di impostazione e reazione su una Sicula Leonzio ben disposta da mister Ciccio Cozza. Dal primo minuto in campo Posillipo e Vaccaro con Raucci che ha agito da ala tornante sulla sinistra e Cerone da regista boa a supporto del cannoniere Lattanzio.
La prima ghiotta occasione al quarto minuto con Miale che sotto rete ha fallito l'aggancio sul morbido suggerimento di Cerone. Undicesimo minuto con l'incursione di Lattanzio in piena area che ha trovato reattivo Polverino. Al diciannovesimo Leonzio in vantaggio con Savanarola, abile a raccogliere il filtrante di Sibilli ed a bruciare Testa in uscita: nota di demerito alla retroguardia nerazzurro stellata, sbilanciata in avanti e che ha mal applicato la tattica dell'offside.
Alla mezz'ora la reazione dei padroni di casa con un Vaccaro impreciso che ha spedito alle stelle un pallone invitante concessogli dalla sinistra da Lattanzio. Azione fotocopia dieci minuti più tardi ma il protagonista è cambiato: è Diop a non centrare il bersaglio ben servito in piena area da Anthony Partipilo.
È l'ultimo sussulto di una prima frazione equilibrata e piacevole, ben diversa da una ripresa povera di contenuti. Per l'effetto le due squadre hanno davvero voluto accontentarsi del risultato finale.
Fra i bianconeri due avvicendamenti prima del nuovo fischio d'inizio: esordio fra i pali per il giovane Cascione in luogo di Polverino e, in fase di interdizione, l'ingresso nostalgico dell'ex Orefice, ultimo dei calciatori rimasti in attività di quel Bisceglie militante in serie C2 negli anni novanta, per l'ex Vultur Rabbeni.
Le uniche azioni da annotare sono state di marca nerazzurra: al cinquantunesimo Cerone si è avvitato per trovare il gol del pari su traversone di Biancola ma per pochissimo ha sfiorato il colpo. Due giri di lancette e scatto di Riccardo Lattanzio col pallone tra i piedi il quale, giunto di fronte a Cascione, si è fatto ipnotizzare dal portiere. È il preludio al gol che è giunto al cinquantacinquesimo: il merito è andato ad Anthony Partipilo che ha bruciato Cascione con un colpo di testa su prezioso assist di Cerone.
Non è successo più nulla fino all'ultima ghiotta occasione da gol a dieci minuti dal termine con il sinistro del subentrato Salvatore Moccia dal limite dell'area, parato con sicurezza a terra dal baluardo avversario. Al triplice fischio è doppia la festa per entrambe le squadre, ma soprattutto per il Bisceglie che ha potuto festeggiare alzando al cielo la coppa della Lega nazionale Dilettanti consegnata a tutte le squadre vincitrici dei propri gironi.
Bisceglie: Testa, Delvino, Biancola, Diop, Miale, Posillipo, Vaccaro, Lattanzio (dal 55° Cioffi), Cerone (dal 60° Moccia), Raucci (dal 60° Pistola). Allenatore: Nicola Ragno. A disposizione: Di Franco, Petta, D'Aiello, Pistola, Risolo, Petitti, Moccia, Montaldi.
Sicula Leonzio: Polverino (dal 46° Cascione), Marino, Cerra, Calabrese, Lomasto, Scoppetta, Sibilli (dal 60° Lia), Rabbeni (dal 46° Orefice), Ricciardo, D'Amico, Savanarola. Allenatore: Francesco Cozza. A disposizione: Milizia, Lorefice, Catinali, Assenzio, Gallon, Randis.
Terna arbitrale: Bitonti di Bologna (Niedda di Ozieri e Poentini di Pesaro).
Reti: 19° Savanarola, 54° Partipilo
Note: 800 spettatori. Calci d'angolo: 5-1. Ammonito Diop.
Bisceglie e Sicula Leonzio avanti a braccetto. È quanto emerso dal confronto infrasettimanale diretto fra le due compagini capolista del gironcino 3 della Poule scudetto serie D, in cui l'Arzachena era già fuori dai giochi dopo la sconfitta di domenica. Risultato forse prevedibile stante le situazioni di classifica negli altri due gironi, forti della caduta del Mestre a Monza e del pareggio fra Gavorrano e Ravenna, e che ha permesso con il pareggio raccolto di poter aprire la porta delle semifinali con soli quattro punti.
Assetto rivoluzionato per mister Ragno con il classico 4-2-2-2 pronto a trasformarsi in un 3-5-2 in fase di impostazione e reazione su una Sicula Leonzio ben disposta da mister Ciccio Cozza. Dal primo minuto in campo Posillipo e Vaccaro con Raucci che ha agito da ala tornante sulla sinistra e Cerone da regista boa a supporto del cannoniere Lattanzio.
La prima ghiotta occasione al quarto minuto con Miale che sotto rete ha fallito l'aggancio sul morbido suggerimento di Cerone. Undicesimo minuto con l'incursione di Lattanzio in piena area che ha trovato reattivo Polverino. Al diciannovesimo Leonzio in vantaggio con Savanarola, abile a raccogliere il filtrante di Sibilli ed a bruciare Testa in uscita: nota di demerito alla retroguardia nerazzurro stellata, sbilanciata in avanti e che ha mal applicato la tattica dell'offside.
Alla mezz'ora la reazione dei padroni di casa con un Vaccaro impreciso che ha spedito alle stelle un pallone invitante concessogli dalla sinistra da Lattanzio. Azione fotocopia dieci minuti più tardi ma il protagonista è cambiato: è Diop a non centrare il bersaglio ben servito in piena area da Anthony Partipilo.
È l'ultimo sussulto di una prima frazione equilibrata e piacevole, ben diversa da una ripresa povera di contenuti. Per l'effetto le due squadre hanno davvero voluto accontentarsi del risultato finale.
Fra i bianconeri due avvicendamenti prima del nuovo fischio d'inizio: esordio fra i pali per il giovane Cascione in luogo di Polverino e, in fase di interdizione, l'ingresso nostalgico dell'ex Orefice, ultimo dei calciatori rimasti in attività di quel Bisceglie militante in serie C2 negli anni novanta, per l'ex Vultur Rabbeni.
Le uniche azioni da annotare sono state di marca nerazzurra: al cinquantunesimo Cerone si è avvitato per trovare il gol del pari su traversone di Biancola ma per pochissimo ha sfiorato il colpo. Due giri di lancette e scatto di Riccardo Lattanzio col pallone tra i piedi il quale, giunto di fronte a Cascione, si è fatto ipnotizzare dal portiere. È il preludio al gol che è giunto al cinquantacinquesimo: il merito è andato ad Anthony Partipilo che ha bruciato Cascione con un colpo di testa su prezioso assist di Cerone.
Non è successo più nulla fino all'ultima ghiotta occasione da gol a dieci minuti dal termine con il sinistro del subentrato Salvatore Moccia dal limite dell'area, parato con sicurezza a terra dal baluardo avversario. Al triplice fischio è doppia la festa per entrambe le squadre, ma soprattutto per il Bisceglie che ha potuto festeggiare alzando al cielo la coppa della Lega nazionale Dilettanti consegnata a tutte le squadre vincitrici dei propri gironi.