Bisceglie, è ora di fare i conti
La riammissione in C è fattibile, Racanati sembra intenzionato a procedere. Incontri in corso per definire il budget
venerdì 4 giugno 2021
9.50
I margini ci sono. Le vicissitudini estive del terzo livello professionistico, a maggior ragione in questa fase pandemica ancora più complicata del solito, inducono a ritenere che il Bisceglie calcio avrebbe sostanziosi spiragli per ottenere l'ennesima riammissione al campionato di Serie C nel caso in cui il club decidesse di farne richiesta.
Il presidente Vincenzo Racanati ha così avviato una serie di incontri per definire la sussistenza di un budget adeguato e scioglierà la riserva nei prossimi giorni, dopo che il Consiglio federale (convocato per mercoledì 9 giugno) avrà determinato i criteri per le riammissioni delle retrocesse e i ripescaggi dalla D. Il massimo dirigente nerazzurro sembrerebbe sempre più intenzionato a inoltrare domanda di partecipazione al torneo di C, specie se le decisioni della Federcalcio dovessero confermare parametri in base ai quali il Bisceglie si ritroverebbe in prima posizione per la riammissione. A quel punto Racanati confermerebbe subito il dirigente dell'area tecnica Livio Scuotto e procederebbe, di concerto con lui, all'individuazione di un allenatore: molto difficile una conferma di Giovanni Bucaro.
Sullo sfondo delle questioni societarie e organizzative resta la situazione di un impianto, il "Gustavo Ventura", sottoposto in questi ultimi anni a interventi sporadici, non conseguenziali e soprattutto non risolutivi: dallo stato preoccupante di una superficie di gioco in cui l'erba pare ormai un lontano ricordo alle lacune strutturali di uno stadio costruito sul finire degli anni '60, la cornice in cui il Bisceglie calcio si presenta al pubblico e all'Italia intera - a prescindere dalla categoria - non è certo moderna né accogliente. Non che ci si possa consolare puntando lo sguardo alle condizioni, per esempio, del PalaDolmen. Mentre il club stellato fa i conti, la mancanza di progettualità, capacità, coraggio, iniziativa di tutta la politica biscegliese negli ultimi 30 anni sta presentando il suo conto salatissimo in termini di obsolescenza strutturale.
Il presidente Vincenzo Racanati ha così avviato una serie di incontri per definire la sussistenza di un budget adeguato e scioglierà la riserva nei prossimi giorni, dopo che il Consiglio federale (convocato per mercoledì 9 giugno) avrà determinato i criteri per le riammissioni delle retrocesse e i ripescaggi dalla D. Il massimo dirigente nerazzurro sembrerebbe sempre più intenzionato a inoltrare domanda di partecipazione al torneo di C, specie se le decisioni della Federcalcio dovessero confermare parametri in base ai quali il Bisceglie si ritroverebbe in prima posizione per la riammissione. A quel punto Racanati confermerebbe subito il dirigente dell'area tecnica Livio Scuotto e procederebbe, di concerto con lui, all'individuazione di un allenatore: molto difficile una conferma di Giovanni Bucaro.
Sullo sfondo delle questioni societarie e organizzative resta la situazione di un impianto, il "Gustavo Ventura", sottoposto in questi ultimi anni a interventi sporadici, non conseguenziali e soprattutto non risolutivi: dallo stato preoccupante di una superficie di gioco in cui l'erba pare ormai un lontano ricordo alle lacune strutturali di uno stadio costruito sul finire degli anni '60, la cornice in cui il Bisceglie calcio si presenta al pubblico e all'Italia intera - a prescindere dalla categoria - non è certo moderna né accogliente. Non che ci si possa consolare puntando lo sguardo alle condizioni, per esempio, del PalaDolmen. Mentre il club stellato fa i conti, la mancanza di progettualità, capacità, coraggio, iniziativa di tutta la politica biscegliese negli ultimi 30 anni sta presentando il suo conto salatissimo in termini di obsolescenza strutturale.