Bisceglie, i conti non tornano. Soprattutto in attacco
Il team nerazzurro non segna da sei partite. Con la Viterbese necessario vincere
giovedì 24 gennaio 2019
18.03
La sconfitta di Caserta ha lasciato il Bisceglie in terzultima posizione ma il distacco del team nerazzurro rispetto alla zona salvezza è cresciuto da tre a quattro lunghezze. Il gol fantasma - non si comprende per quale ragione convalidato - alla Reggina nel confronto casalingo con la Viterbese ha impedito che il collettivo laziale raccogliesse un pareggio prezioso, in ragione del quale si sarebbe presentato allo scontro diretto di domenica, in programma al "Gustavo Ventura", con due punti in più anziché uno solo sugli stellati ma in ogni caso con sei partite in meno.
Il dato che preoccupa è il protrarsi dell'incapacità della squadra di andare a segno: 9 reti appena siglate in 21 incontri costituiscono una media realizzativa (0.42 gol a partita) insufficiente. L'ultima marcatura risale allo scorso 9 dicembre e fu decisiva per il clamoroso successo sul Catania. Da quella gara in poi cinque sconfitte su sei e lo 0-0 interno con la Virtus Francavilla. Il trend è sconfortante, specie se si analizza l'andamento del match del "Pinto": nessun tiro effettuato verso la porta della Casertana, cartina tornasole delle enormi difficoltà nella costruzione del gioco.
Il pacchetto offensivo è stato irrobustito da alcuni innesti e il trainer Rodolfo Vanoli ha ruotato ben sei elementi mercoledì sera sul rettangolo del capoluogo di Terra di Lavoro. È tornato in campo, nel finale, anche il difensore Giordano Maccarrone. Steccare il faccia a faccia con la Viterbese sarebbe deleterio. I guai della Paganese e la gravissima situazione societaria del Matera non possono essere gli unici appigli di questa fase complicata. Un tunnel dal quale è indispensabile uscire in fretta.
Il dato che preoccupa è il protrarsi dell'incapacità della squadra di andare a segno: 9 reti appena siglate in 21 incontri costituiscono una media realizzativa (0.42 gol a partita) insufficiente. L'ultima marcatura risale allo scorso 9 dicembre e fu decisiva per il clamoroso successo sul Catania. Da quella gara in poi cinque sconfitte su sei e lo 0-0 interno con la Virtus Francavilla. Il trend è sconfortante, specie se si analizza l'andamento del match del "Pinto": nessun tiro effettuato verso la porta della Casertana, cartina tornasole delle enormi difficoltà nella costruzione del gioco.
Il pacchetto offensivo è stato irrobustito da alcuni innesti e il trainer Rodolfo Vanoli ha ruotato ben sei elementi mercoledì sera sul rettangolo del capoluogo di Terra di Lavoro. È tornato in campo, nel finale, anche il difensore Giordano Maccarrone. Steccare il faccia a faccia con la Viterbese sarebbe deleterio. I guai della Paganese e la gravissima situazione societaria del Matera non possono essere gli unici appigli di questa fase complicata. Un tunnel dal quale è indispensabile uscire in fretta.