Bisceglie, il gruppo "XV maggio 1913": «Silenzio assordante da Racanati»
«È doveroso porsi l'obiettivo della chiarezza sui programmi futuri»
mercoledì 4 gennaio 2023
14.13
«L'anno appena trascorso si è chiuso con l'ennesimo cambio della guida tecnica, il nono in appena due anni e mezzo della gestione Racanati, segnata da due retrocessioni. Basterebbe questo per fotografare l'attuale momento in casa nerazzurra». È quanto evidenziato in una nota diffusa dal gruppo "XV maggio 1913", che raccoglie alcuni tifosi del team.
«La cosa più assurda è il silenzio assordante del numero uno del club, di chi dovrebbe rappresentare la prima squadra cittadina a livello istituzionale. Una figura spesso assente nel confronto con la piazza e non contro la piazza, dato che abbiamo vissuto anche l'imbarazzo di questa situazione paradossale. Non possiamo accontentarci di due parole sui social, né di un'intervista sola in quasi tre anni di presidenza» hanno sottolineato.
«Non siamo mai scesi ad accuse personali ma adesso crediamo sia giunto il momento di porsi come obiettivo doveroso la chiarezza riguardo ai programmi futuri, per cercare di riportare entusiasmo e credibilità nei confronti di chi amministra il club» hanno aggiunto.
«Se avessimo voluto un dialogo privato avremmo potuto cercarlo, ma è qualcosa che oggi non ci appartiene, perché crediamo che tutta la Bisceglie calcistica meriti una degna rappresentanza.
Nessun privilegio spetta a nessuno, chi non comprende questo diventa complice di un modo di fare deleterio, lontano dalla direzione e dalla tradizione consona ad un club che si prepara a festeggiare 110 anni di storia».
«La cosa più assurda è il silenzio assordante del numero uno del club, di chi dovrebbe rappresentare la prima squadra cittadina a livello istituzionale. Una figura spesso assente nel confronto con la piazza e non contro la piazza, dato che abbiamo vissuto anche l'imbarazzo di questa situazione paradossale. Non possiamo accontentarci di due parole sui social, né di un'intervista sola in quasi tre anni di presidenza» hanno sottolineato.
«Non siamo mai scesi ad accuse personali ma adesso crediamo sia giunto il momento di porsi come obiettivo doveroso la chiarezza riguardo ai programmi futuri, per cercare di riportare entusiasmo e credibilità nei confronti di chi amministra il club» hanno aggiunto.
«Se avessimo voluto un dialogo privato avremmo potuto cercarlo, ma è qualcosa che oggi non ci appartiene, perché crediamo che tutta la Bisceglie calcistica meriti una degna rappresentanza.
Nessun privilegio spetta a nessuno, chi non comprende questo diventa complice di un modo di fare deleterio, lontano dalla direzione e dalla tradizione consona ad un club che si prepara a festeggiare 110 anni di storia».