Bisceglie, il minuto più lungo della stagione e la gioia per una vittoria che tiene tutto ancora aperto
Claudio Miale dà ai nerazzurri il successo sul campo dell'Herculaneum. Distanze invariate rispetto al Trastevere
giovedì 13 aprile 2017
17.38
HERCULANEUM-BISCEGLIE 1-2
Herculaneum: Mennella, Rossi, Solitro, Costantino, Baratto, Poziello, Conte (dal 55° Lopetrone), Adamo, El Ouazni (dal 63° Sorrentino), Gargiulo, Ciano (dal 71° Yeboah). Allenatore: Rosario Campana. A disposizione: Mascolo, D'Apolito, Russo, Rizzo, Marfella, Milone.
Bisceglie: Di Franco, Delvino, Raucci, Diop, Petta, D'Aiello, Partipilo (dal 72° Miale), Risolo, Lattanzio, Montinaro (dall'84° Petitti), Montaldi. Allenatore: Nicola Ragno. A disposizione: Testa, Biancola, Cerone, Pistola, Cioffi, Vaccaro, Petitti, Posillipo.
Terna arbitrale: Perenzoni di Rovereto (Alemani di Legnano, Simeone di Pavia).
Reti: 50° Montaldi, 86° Sorrentino, 87° Miale.
Note: spettatori 150, una cinquantina dei quali provenienti da Bisceglie. Ammoniti: Petta, Gargiulo, Adamo, Raucci, Lopetrone. Espulsi mister Ragno al 23° e Costantino al 78°. Calci d'angolo: 2-1.
Il minuto più lungo della stagione. Dal preciso calcio piazzato di Sorrentino all'urlo di gioia per il gol di Claudio Miale sono trascorsi appena sessanta secondi. Eppure, in quegli istanti sembrati interminabili, davanti agli occhi di Nicola Canonico, dei dirigenti, dei collaboratori, dei calciatori, dei componenti dello staff tecnico e dei tifosi nerazzurri saranno comparse le fatiche di una stagione passata a rincorrere, rincorrere e ancora rincorrere.
La freddezza del difensore tarantino, gregario di lusso in una squadra di altissimo livello, ha consentito al Bisceglie di espugnare il "Vallefuoco" di Mugnano e regalarsi il meritato prolungamento del sogno. Poco importa, a questo punto, come possano essere andate le cose a Roma fra Trastevere e Nardò. Vincere tutte le partite da qui fino alla conclusione del campionato è la promessa che uno splendido gruppo ha fatto innanzitutto a se stesso.
L'Herculaneum ha fatto il suo dovere, com'era giusto e logico attendersi. Prestazione eccellente, quella del team ben allenato da Rosario Campana, con supplemento di agonismo e un pizzico di evitabile caciara. Decisi a prendersi i punti di cui avranno ancora bisogno per mettersi definitivamente al riparo da una comunque improbabile ricaduta playout, i padroni di casa hanno contrapposto un atteggiamento più smaliziato nel primo tempo, costringendo il Bisceglie a tenere il baricentro basso per una buona mezz'ora, tanto che il sinistro alto di Partipilo al 17° e l'incornata di Lattanzio bloccata da Mennella due minuti più tardi sono state le uniche opportunità concrete per la compagine ospite.
L'episodio controverso dell'allontanamento di Nicola Ragno dalla panchina, deciso con inspiegabile severità dall'arbitro Perenzoni, ha contribuito solo a elevare i toni di un confronto evidentemente destinato a offrire gli spunti migliori nei minuti finali di entrambe le frazioni. Montaldi ha mancato per un soffio l'impatto col pallone su cross di Partipilo al 37° mentre Montinaro ha mandato a lato un destro al 40°. Chances colossali sprecate da Adamo (su traversone di El Ouazni) al 43° e Montaldi sul capovolgimento di fronte (palla fuori col portiere avversario fuori causa).
Scoppiettante l'apertura di ripresa: traversa di Adamo dopo appena due minuti, gol del vantaggio nerazzurro al 50°. Filtrante di Lattanzio, rasoterra velenoso del bomber italo-argentino, alla 17ª rete stagionale. Tripudio nel settore ospiti per i cinquanta supporters stellati al seguito. Trovato l'1-0 la vicecapolista non ha certo peccato di timidezza, anzi: Lattanzio prima (61°, sinistro debole) e Partipilo poi (64°, tiro a giro sul fondo) hanno mancato due concrete opportunità per incrementare il bottino. Il destro di Montinaro e un'altra conclusione telefonata di Lattanzio hanno aperto una finale incandescente e a nervi scoperti. La mossa prudente dello staff tecnico (dentro Miale per partipilo, difesa a tre con possibilità di 5-3-2 in fase di non possesso) ha quasi profetizzato quanto sarebbe accaduto da lì a pochi minuti. Nonostante l'inferiorità numerica (espulso Costantino al 78° per una gomitata all'indirizzo di Montaldi) e le difficoltà di manovra, l'Herculaneum ha pescato il jolly su punizione dal limite grazie a Sorrentino. Una mazzata nei fianchi per chi ha il ventre molle, non per il Bisceglie, che ha messo palla al centro e siglato l'1-2 con Claudio Miale. Un ruggito da vero leone, quello del forte difensore: avvertito, eccome, anche a Roma...
Herculaneum: Mennella, Rossi, Solitro, Costantino, Baratto, Poziello, Conte (dal 55° Lopetrone), Adamo, El Ouazni (dal 63° Sorrentino), Gargiulo, Ciano (dal 71° Yeboah). Allenatore: Rosario Campana. A disposizione: Mascolo, D'Apolito, Russo, Rizzo, Marfella, Milone.
Bisceglie: Di Franco, Delvino, Raucci, Diop, Petta, D'Aiello, Partipilo (dal 72° Miale), Risolo, Lattanzio, Montinaro (dall'84° Petitti), Montaldi. Allenatore: Nicola Ragno. A disposizione: Testa, Biancola, Cerone, Pistola, Cioffi, Vaccaro, Petitti, Posillipo.
Terna arbitrale: Perenzoni di Rovereto (Alemani di Legnano, Simeone di Pavia).
Reti: 50° Montaldi, 86° Sorrentino, 87° Miale.
Note: spettatori 150, una cinquantina dei quali provenienti da Bisceglie. Ammoniti: Petta, Gargiulo, Adamo, Raucci, Lopetrone. Espulsi mister Ragno al 23° e Costantino al 78°. Calci d'angolo: 2-1.
Il minuto più lungo della stagione. Dal preciso calcio piazzato di Sorrentino all'urlo di gioia per il gol di Claudio Miale sono trascorsi appena sessanta secondi. Eppure, in quegli istanti sembrati interminabili, davanti agli occhi di Nicola Canonico, dei dirigenti, dei collaboratori, dei calciatori, dei componenti dello staff tecnico e dei tifosi nerazzurri saranno comparse le fatiche di una stagione passata a rincorrere, rincorrere e ancora rincorrere.
La freddezza del difensore tarantino, gregario di lusso in una squadra di altissimo livello, ha consentito al Bisceglie di espugnare il "Vallefuoco" di Mugnano e regalarsi il meritato prolungamento del sogno. Poco importa, a questo punto, come possano essere andate le cose a Roma fra Trastevere e Nardò. Vincere tutte le partite da qui fino alla conclusione del campionato è la promessa che uno splendido gruppo ha fatto innanzitutto a se stesso.
L'Herculaneum ha fatto il suo dovere, com'era giusto e logico attendersi. Prestazione eccellente, quella del team ben allenato da Rosario Campana, con supplemento di agonismo e un pizzico di evitabile caciara. Decisi a prendersi i punti di cui avranno ancora bisogno per mettersi definitivamente al riparo da una comunque improbabile ricaduta playout, i padroni di casa hanno contrapposto un atteggiamento più smaliziato nel primo tempo, costringendo il Bisceglie a tenere il baricentro basso per una buona mezz'ora, tanto che il sinistro alto di Partipilo al 17° e l'incornata di Lattanzio bloccata da Mennella due minuti più tardi sono state le uniche opportunità concrete per la compagine ospite.
L'episodio controverso dell'allontanamento di Nicola Ragno dalla panchina, deciso con inspiegabile severità dall'arbitro Perenzoni, ha contribuito solo a elevare i toni di un confronto evidentemente destinato a offrire gli spunti migliori nei minuti finali di entrambe le frazioni. Montaldi ha mancato per un soffio l'impatto col pallone su cross di Partipilo al 37° mentre Montinaro ha mandato a lato un destro al 40°. Chances colossali sprecate da Adamo (su traversone di El Ouazni) al 43° e Montaldi sul capovolgimento di fronte (palla fuori col portiere avversario fuori causa).
Scoppiettante l'apertura di ripresa: traversa di Adamo dopo appena due minuti, gol del vantaggio nerazzurro al 50°. Filtrante di Lattanzio, rasoterra velenoso del bomber italo-argentino, alla 17ª rete stagionale. Tripudio nel settore ospiti per i cinquanta supporters stellati al seguito. Trovato l'1-0 la vicecapolista non ha certo peccato di timidezza, anzi: Lattanzio prima (61°, sinistro debole) e Partipilo poi (64°, tiro a giro sul fondo) hanno mancato due concrete opportunità per incrementare il bottino. Il destro di Montinaro e un'altra conclusione telefonata di Lattanzio hanno aperto una finale incandescente e a nervi scoperti. La mossa prudente dello staff tecnico (dentro Miale per partipilo, difesa a tre con possibilità di 5-3-2 in fase di non possesso) ha quasi profetizzato quanto sarebbe accaduto da lì a pochi minuti. Nonostante l'inferiorità numerica (espulso Costantino al 78° per una gomitata all'indirizzo di Montaldi) e le difficoltà di manovra, l'Herculaneum ha pescato il jolly su punizione dal limite grazie a Sorrentino. Una mazzata nei fianchi per chi ha il ventre molle, non per il Bisceglie, che ha messo palla al centro e siglato l'1-2 con Claudio Miale. Un ruggito da vero leone, quello del forte difensore: avvertito, eccome, anche a Roma...