Bisceglie, la partita-salvezza si gioca in Federcalcio
Gli equilibri politici tra i componenti del consiglio federale saranno decisivi per le sorti del team di Canonico
sabato 30 maggio 2020
17.52
Lo spettro della retrocessione "a tavolino" aleggia sul Bisceglie di Nicola Canonico. Il patron nerazzurro è furibondo al solo pensiero di dover accettare il declassamento della sua squadra con otto giornate della stagione regolare del girone C di Serie C non disputate e per appena un punticino in meno rispetto a quelli necessari a contenere il disavanzo rispetto alla Sicula Leonzio.
Emergono, intanto, particolari riguardo la bozza che sarà sottoposta all'esame del consiglio federale nell'incontro di giovedì 4 giugno, ritenuto da più parti decisivo per la riformulazione del terzo campionato professionistico. Sarebbe stata la stessa Federcalcio a "orientare" il direttivo di Lega Pro verso una decisione stringente riguardo il meccanismo di svolgimento di playoff e soprattutto playout, che penalizzerebbe il Rende oltre al team stellato.
È certa, in pratica, la disposizione del tabellone per la definizione della quarta promozione in B: tutte le aventi diritto secondo la posizione di classifica al momento della sospensione saranno inserite comunque nel programma degli spareggi. La Figc ha deciso di non penalizzare le società (quasi la metà di quelle coinvolte secondo i meglio informati) che rifiuteranno di partecipare, garantendo il semplice "bye" - ovvero il passaggio del turno - a quelle squadre che dovessero ritrovarsi senza avversaria nel turno.
I calciatori del Bisceglie, al momento in stand by, avrebbero aderito alla sottoscrizione di un documento congiunto coi colleghi delle altre formazioni che sarebbero retrocesse senza poter giocare i playout. Quanto alla possibilità di riprendere il lavoro sul campo, nulla è stato ancora definito e peraltro andrebbero gestite situazioni particolari come l'eventuale ritorno di Zibert dalla Slovenia e degli altri stranieri oltre che della quasi totalità dei componenti dell'organico, che ha da tempo lasciato la città. Canonico ha le forze per rimettere in sesto il roster, tenere il gruppo in ritiro e garantire la ripresa degli allenamenti in una struttura riservata ma l'impressione è che la vera partita, in queste ore, si giocherà intorno agli equilibri politici tra i membri del consiglio della Federcalcio.
Emergono, intanto, particolari riguardo la bozza che sarà sottoposta all'esame del consiglio federale nell'incontro di giovedì 4 giugno, ritenuto da più parti decisivo per la riformulazione del terzo campionato professionistico. Sarebbe stata la stessa Federcalcio a "orientare" il direttivo di Lega Pro verso una decisione stringente riguardo il meccanismo di svolgimento di playoff e soprattutto playout, che penalizzerebbe il Rende oltre al team stellato.
È certa, in pratica, la disposizione del tabellone per la definizione della quarta promozione in B: tutte le aventi diritto secondo la posizione di classifica al momento della sospensione saranno inserite comunque nel programma degli spareggi. La Figc ha deciso di non penalizzare le società (quasi la metà di quelle coinvolte secondo i meglio informati) che rifiuteranno di partecipare, garantendo il semplice "bye" - ovvero il passaggio del turno - a quelle squadre che dovessero ritrovarsi senza avversaria nel turno.
I calciatori del Bisceglie, al momento in stand by, avrebbero aderito alla sottoscrizione di un documento congiunto coi colleghi delle altre formazioni che sarebbero retrocesse senza poter giocare i playout. Quanto alla possibilità di riprendere il lavoro sul campo, nulla è stato ancora definito e peraltro andrebbero gestite situazioni particolari come l'eventuale ritorno di Zibert dalla Slovenia e degli altri stranieri oltre che della quasi totalità dei componenti dell'organico, che ha da tempo lasciato la città. Canonico ha le forze per rimettere in sesto il roster, tenere il gruppo in ritiro e garantire la ripresa degli allenamenti in una struttura riservata ma l'impressione è che la vera partita, in queste ore, si giocherà intorno agli equilibri politici tra i membri del consiglio della Federcalcio.