Bisceglie, la lettera d'addio di mister Tisci: «Un'esperienza da favola»
I ringraziamenti e le riflessioni del tecnico nerazzurro nell'ultima parte di stagione
L'allenatore ligure ha poi ringraziato nuovamente tutto l'ambiente, dallo staff alla tifoseria, concludendo: «La delusione per non essere riuscito a centrare l'obiettivo dello spareggio è stata molto forte. Riuscirò comunque a venirne fuori perché custodirò nel mio cuore il ricordo di voi tutti che, con la passione e l'entusiasmo che vi contraddistinguono, avete contribuito a farmi comunque vivere un'esperienza da favola».Eccomi qua…
Dopo aver metabolizzato quanto accaduto domenica scorsa, ho pensato che fosse doveroso scrivere queste poche righe per esprimere un sentito ringraziamento alla società, ai calciatori e alla tifoseria per avermi offerto una speciale occasione: diventare l'allenatore della squadra di calcio del Bisceglie.
L'11 aprile giunse, inaspettata, la telefonata di Renzo Ferrante il quale mi chiese se me la sentissi di dargli una mano.
Chi mi conosce bene sa che quella chiamata per me valeva più di una semplice panchina. Non esitai quindi un solo istante: preparai in fretta le valigie, salii in macchina e partii per Bisceglie.
Ci credevo anche se in tanti mi diedero del matto perché la situazione di classifica sembrava ormai compromessa. L'entusiasmo e la voglia di mettermi a disposizione dei ragazzi hanno però prevalso.
Ecco parto proprio da loro ai quali ho sottolineato, sin da subito, che il passato e l'io non dovevano più appartenerci e l'unico vero obiettivo sarebbe dovuto diventare il noi…e così è stato.
Mi hanno ascoltato e seguito, manifestando grande disponibilità e attaccamento ai colori sociali.
Giorno dopo giorno siamo cresciuti e diventati squadra, forse anche oltre le più rosee aspettative: se siamo stati capaci di tener viva la speranza di poter raggiungere l'obiettivo il merito è stato soprattutto dei ragazzi. Sono davvero fiero di loro.