Bisceglie nei ricordi di Dario Hubner
L'ex calciatore: «Le legnate vere le prendi nei campi di periferia»
sabato 2 gennaio 2021
Un ricordo "particolare", quello dell'ex calciatore Dario Hubner, oggi 53enne.
«In serie A non esistono le botte vere. Diciamo che me le sono date quando giocavo in C2 e andavo a Trani, Bisceglie, Cosenza. Le legnate vere, non le spintarelle, le prendi nei campi di periferia» ha raccontato in un'intervista rilasciata al sito Calciototale (link all'articolo). Il riferimento è, fra le altre, alla sfida giocata al "Gustavo Ventura" con la maglia del Fano il 14 aprile del 1990. In quell'occasione, la compagine marchigiana guidata da Salvatore Esposito si impose sul Bisceglie per 2-1 e l'attaccante triestino segnò la rete del momentaneo 2-0, sbloccandosi dopo sedici turni. I suoi otto gol contribuirono alla promozione del Fano in C1 insieme al Baracca Lugo di Zaccheroni. Fu quello il trampolino di lancio per una carriera di grandissima caratura.
La formazione nerazzurra, invece, non riuscì invece a evitare la retrocessione in Interregionale malgrado il cambio di allenatore tra Magrini e Pirazzini. Il Bisceglie fu poi ripescato nel calcio professionistico a causa del fallimento del Brindisi.
«In serie A non esistono le botte vere. Diciamo che me le sono date quando giocavo in C2 e andavo a Trani, Bisceglie, Cosenza. Le legnate vere, non le spintarelle, le prendi nei campi di periferia» ha raccontato in un'intervista rilasciata al sito Calciototale (link all'articolo). Il riferimento è, fra le altre, alla sfida giocata al "Gustavo Ventura" con la maglia del Fano il 14 aprile del 1990. In quell'occasione, la compagine marchigiana guidata da Salvatore Esposito si impose sul Bisceglie per 2-1 e l'attaccante triestino segnò la rete del momentaneo 2-0, sbloccandosi dopo sedici turni. I suoi otto gol contribuirono alla promozione del Fano in C1 insieme al Baracca Lugo di Zaccheroni. Fu quello il trampolino di lancio per una carriera di grandissima caratura.
La formazione nerazzurra, invece, non riuscì invece a evitare la retrocessione in Interregionale malgrado il cambio di allenatore tra Magrini e Pirazzini. Il Bisceglie fu poi ripescato nel calcio professionistico a causa del fallimento del Brindisi.