Bisceglie, sfida all'Akragas da non sottovalutare
Il profilo degli agrigentini ultimi in classifica nel girone C
sabato 24 febbraio 2018
15.30
Domenica pomeriggio alle ore 16:30 arriva al "Gustavo Ventura" di Bisceglie una formazione ferita ma non morta, ancor piena di speranza. Seppur in fondo alla classifica e staccata rispetto alle dirette concorrenti l'Akragas è più che mai intenzionata a fare il colpo grosso nelle partite che verranno per riscattare una stagione attualmente anonima e piena di insidie.
Un'annata partita già in modo tribolato con il saluto del tecnico mai dimenticato Pino Rigoli, destinazione Lentini, e con incertezze sull'iscrizione subito sventate ma dalle conseguenze pesanti in termini economici; al termine del girone d'andata, con la squadra dei Telamoni penalizzata in classifica per il mancato pagamento degli stipendi, improbabili e spericolati nuovi investitori hanno avanzato offerte per l'acquisizione dell'intero pacchetto societario, tutte quante svanite sul nascere.
A tentare di raccogliere le redini della formazione templare dal presidente dimissionario Giuseppe Alessi è oggi una cordata di iraniani presentatasi ad inizio 2018 ma il closing sembra di difficile risoluzione a causa delle poche garanzie e della situazione burocratica degli investitori.
A dare ancor più grattacapi ad uno sconfortato ambiente è la situazione stadio, con l'impianto "Esseneto" reputato dalla Lega di Serie C inidoneo ad ospitare le partite di campionato causa la mancata installazione delle torri faro mobili. Le gare interne della formazione allenata da Raffaele Di Napoli si svolgono infatti allo stadio "De Simone" di Siracusa, già teatro del pareggio con i nerazzurro stellati nella gara d'andata per 2-2.
Da quasi tre mesi gli agrigentini sono finiti in un tunnel buio ed interminabile da cui uscire cercando di raccogliere punti pesanti: diciassette sconfitte in campionato, appena tre vittorie raccolte (l'ultima il tre dicembre di misura sulla Reggina, ndr) e cinque pareggi il ruolino di marcia dei siciliani. Spiragli positivi si sono visti nella sconfitta di domenica scorsa con il Catanzaro per 1-2 in cui i siciliani hanno provato anche a vincere la gara in superiorità numerica dopo il pareggio di Francesco Mileto. Ciò comunque non è bastato per un organico giovane e di sicure prospettive in cui si elevano a protagonisti i centrali Ubran Zibert, ex Juve Stabia e cavallo di ritorno ad Agrigento dopo due anni, e Idrissa Camara, guineano già in serie B nelle fila dell'Avellino.
Importante cenno anche al nuovo laterale difensivo dei bianco azzurri, quel Ferdinando Raucci grande protagonista stellato della vittoria nel campionato di serie D 2016/2017 ed oggi in Sicilia nell'ambito dell'operazione che ha portato Genny Russo alla corte del presidente Nicola Canonico durante il mercato di riparazione.
Un impegno da non sottovalutare per il team guidato da Pino Alberga, che non deve tener conto della classifica deficitaria di una formazione determinata a rientrare in gioco il prima possibile.
Un'annata partita già in modo tribolato con il saluto del tecnico mai dimenticato Pino Rigoli, destinazione Lentini, e con incertezze sull'iscrizione subito sventate ma dalle conseguenze pesanti in termini economici; al termine del girone d'andata, con la squadra dei Telamoni penalizzata in classifica per il mancato pagamento degli stipendi, improbabili e spericolati nuovi investitori hanno avanzato offerte per l'acquisizione dell'intero pacchetto societario, tutte quante svanite sul nascere.
A tentare di raccogliere le redini della formazione templare dal presidente dimissionario Giuseppe Alessi è oggi una cordata di iraniani presentatasi ad inizio 2018 ma il closing sembra di difficile risoluzione a causa delle poche garanzie e della situazione burocratica degli investitori.
A dare ancor più grattacapi ad uno sconfortato ambiente è la situazione stadio, con l'impianto "Esseneto" reputato dalla Lega di Serie C inidoneo ad ospitare le partite di campionato causa la mancata installazione delle torri faro mobili. Le gare interne della formazione allenata da Raffaele Di Napoli si svolgono infatti allo stadio "De Simone" di Siracusa, già teatro del pareggio con i nerazzurro stellati nella gara d'andata per 2-2.
Da quasi tre mesi gli agrigentini sono finiti in un tunnel buio ed interminabile da cui uscire cercando di raccogliere punti pesanti: diciassette sconfitte in campionato, appena tre vittorie raccolte (l'ultima il tre dicembre di misura sulla Reggina, ndr) e cinque pareggi il ruolino di marcia dei siciliani. Spiragli positivi si sono visti nella sconfitta di domenica scorsa con il Catanzaro per 1-2 in cui i siciliani hanno provato anche a vincere la gara in superiorità numerica dopo il pareggio di Francesco Mileto. Ciò comunque non è bastato per un organico giovane e di sicure prospettive in cui si elevano a protagonisti i centrali Ubran Zibert, ex Juve Stabia e cavallo di ritorno ad Agrigento dopo due anni, e Idrissa Camara, guineano già in serie B nelle fila dell'Avellino.
Importante cenno anche al nuovo laterale difensivo dei bianco azzurri, quel Ferdinando Raucci grande protagonista stellato della vittoria nel campionato di serie D 2016/2017 ed oggi in Sicilia nell'ambito dell'operazione che ha portato Genny Russo alla corte del presidente Nicola Canonico durante il mercato di riparazione.
Un impegno da non sottovalutare per il team guidato da Pino Alberga, che non deve tener conto della classifica deficitaria di una formazione determinata a rientrare in gioco il prima possibile.