Botta e risposta in tv tra Angarano e Canonico

Il sindaco: «Trasferire il titolo del Bisceglie fuori dalle regole dello sport». Il presidente: «Non capisco il tuo disappunto»

lunedì 16 luglio 2018 22.21
A cura di Vito Troilo
Vivace discussione in diretta televisiva tra il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e l'imprenditore Nicola Canonico, nel corso della trasmissione "Stadio finale" in onda su Antenna Sud.

Il primo cittadino è intervenuto telefonicamente per manifestare il «totale disappunto per questa vicenda» riferendosi all'avvenuto spostamento di sede, con annessi cambi di denominazione e colori sociali, dell'A. S. Bisceglie in A. S. Bari 2018. «Lo ritengo un atto gravissimo perché il Bisceglie ha conquistato il diritto a partecipare al torneo di Serie C sul campo vincendo il campionato di Serie D e trasferire il titolo non rientra nelle regole dello sport. Ho avuto una tranquilla chiacchierata col presidente nei giorni scorsi e naturalmente i toni della discussione erano molto cordiali, al punto che ho rivolto il mio personale "in bocca al lupo" per il prossimo campionato. Sembra che tutto sia cambiato di colpo e non comprendo per quale motivo» ha affermato. «Non è giusto trasferire il fallimento della dirigenza del Bari a spese dei tifosi del Bisceglie»

«Molti biscegliesi seguono il Bari» gli ha ribattuto Canonico. «La nuova annata è alle porte e non si può certo fare programmazione in termini di campagna abbonamenti e sponsor dato che lo stadio non è al momento disponibile per gli incontri interni. Non capisco il disappunto del sindaco Angelantonio Angarano anche perché non sappiamo neppure se le nostre squadre giovanili possono utilizzare impianti biscegliesi, avendo dovuto vivere un'intera stagione addirittura in provincia di Taranto. Non ho percepito queste risposte, l'adeguamento del "Gustavo Ventura" non è stato effettuato e non mi risultano delibere in tal senso» ha aggiunto, invitando il sindaco a replicare.

«Ho dichiarato chiaramente che i lavori sarebbero stati realizzati entro l'inizio del campionato di Serie C. Sono interventi di normale amministrazione che richiedono pochissimi giorni» ha precisato Angarano. «Ho confermato la mia totale disponibilità a concedere spazi presso il "Francesco Di Liddo" per gli allenamenti e le gare del settore giovanile. Più che confermare il massimo sostegno possibile da parte dell'amministrazione al Bisceglie calcio non posso. Se la parola di un primo cittadino e le sue dichiarazioni pubbliche non hanno alcuna valenza, pazienza. Farmi dettare i tempi di delibere e interventi amministrativi da altri mi pare esagerato. Ringrazio il presidente Canonico per tutto ciò che ha fatto ma non è sportivo cancellare in pochi minuti una storia calcistica ultracentenaria».

«Dimostrami di aver firmato una delibera» ha attaccato Canonico, che in risposta ha ricevuto da Angarano un perentorio: «Mi sono insediato da poco più dieci giorni e non ho ancora formato la giunta». Il dirigente sportivo: «Avrei dovuto comunque giocare le partite casalinghe al "San Nicola" dato che non c'è alcuna disponibilità del "Gustavo Ventura" oltre che dell'impianto di Andria. Il sindaco non mi dica che non sono un uomo sport. Per me parlano gli investimenti compiuti nel calcio».

Angarano ha confermato, per l'ennesima volta, di essere disposto a discutere personalmente la vicenda. «Credo che il Bari abbia bisogno di un settore giovanile importante e Bisceglie possa ospitarlo» ha concluso Nicola Canonico, che pochi minuti più tardi ha in ogni caso dichiarato la necessità di un consenso popolare, fra i tifosi e le istituzioni baresi, alla sua iniziativa di spostare il titolo di Serie C.