Caso Maccarrone, Bisceglie deferito per responsabilità oggettiva
Il club aveva preso le distanze dal calciatore
martedì 16 giugno 2020
12.54
Strascico conseguente e quasi inevitabile della vicenda che lo scorso 23 novembre portò ai domiciliari il calciatore Giordano Maccarrone è il deferimento dell'A. S. Bisceglie, per responsabilità oggettiva, davanti al Tribunale federale nazionale.
Il Procuratore Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito anche l'atleta, tesserato per il club nerazzurro all'epoca dei fatti contestati.
Maccarrone, secondo quanto contenuto nel provvedimento, avrebbe «posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato delle gare Trapani-Bisceglie (13 ottobre 2018), Rende-Bisceglie (21 ottobre 2018), Bisceglie-Sicula Leonzio (13 febbraio 2019), Vibonese-Siracusa (5 agosto 2018, Coppa Italia)» ed effettuato «numerose scommesse su incontri di calcio nel 2018 nonostante la sua posizione di calciatore tesserato per una società affiliata alla Figc appartenente al settore professionistico».
Deferito anche Marco Palermo, all'epoca dei fatti calciatore tesserato per il Siracusa Calcio (oggi Asd Siracusa, sodalizio ugualmente deferito), «per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato della gara Vibonese-Siracusa (5 agosto 2018, Coppa Italia) allo scopo di consentire a Giordano Maccarrone l'effettuazione di una scommessa dall'esito sicuro».
La società del patron Nicola Canonico, che prese le subito le distanze dal calciatore (link all'articolo), rischia sanzioni di vario tipo - specie economiche - malgrado sia sempre emersa, in modo chiaro, l'estraneità di qualsiasi componente della dirigenza dell'epoca ai fatti ricostruiti dall'indagine della Procura catanese.
Il Procuratore Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito anche l'atleta, tesserato per il club nerazzurro all'epoca dei fatti contestati.
Maccarrone, secondo quanto contenuto nel provvedimento, avrebbe «posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato delle gare Trapani-Bisceglie (13 ottobre 2018), Rende-Bisceglie (21 ottobre 2018), Bisceglie-Sicula Leonzio (13 febbraio 2019), Vibonese-Siracusa (5 agosto 2018, Coppa Italia)» ed effettuato «numerose scommesse su incontri di calcio nel 2018 nonostante la sua posizione di calciatore tesserato per una società affiliata alla Figc appartenente al settore professionistico».
Deferito anche Marco Palermo, all'epoca dei fatti calciatore tesserato per il Siracusa Calcio (oggi Asd Siracusa, sodalizio ugualmente deferito), «per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato della gara Vibonese-Siracusa (5 agosto 2018, Coppa Italia) allo scopo di consentire a Giordano Maccarrone l'effettuazione di una scommessa dall'esito sicuro».
La società del patron Nicola Canonico, che prese le subito le distanze dal calciatore (link all'articolo), rischia sanzioni di vario tipo - specie economiche - malgrado sia sempre emersa, in modo chiaro, l'estraneità di qualsiasi componente della dirigenza dell'epoca ai fatti ricostruiti dall'indagine della Procura catanese.