Coronavirus, i dubbi dell'ex tecnico del Bisceglie Sandro Pochesci

Le impressioni dell'allenatore romano sul destino delle squadre di C e D a fine emergenza

giovedì 16 aprile 2020 10.50
Molteplici sono i dubbi che attanagliano le squadre di calcio che tendono come obiettivo primario a disputare un campionato in linea con le aspettative di inizio stagione pareggiando con dei bilanci sani.

Pur tuttavia notevoli possono anche essere i pregiudizi che i club di serie C e serie D rischiano di patire nel momento in cui l'incubo dovuto dalla crisi epidemiologica terminerà.

Sul succitato tema è intervenuto l'allenatore Sandro Pochesci, tecnico del Bisceglie per nove partite della corrente stagione agonistica che, ai microfoni di Radio sportiva e riportato successivamente da Tutto C, ha fornito la propria personale opinione: «La Serie A e forse anche la B, non avranno grandi ripercussioni dall'emergenza sanitaria ma lo stesso non si può dire per la C e i dilettanti. Nessuno si preoccupa della base della piramide che si scioglierà come neve a primavera».

Il trainer laziale ha dispensato anche consigli per i colleghi che saranno impegnati con una, forse poco probabile, ripresa del campionato: «Con i giocatori il lavoro dovrà essere soprattutto psicologico, visto che verrà a mancare l'adrenalina della partita col pubblico. In ogni caso sarà un campionato falsato, l'ideale sarebbe annullare tutto, assegnare le promozioni e bloccare le retrocessioni. Potrebbe essere l'occasione per riformare i campionati».

Il tecnico, tra le altre ex Ternana e Fondi, ha altresì proposto di sfruttare il modello serie C per la gestione delle partite e per quella della condizione fisica dei calciatori con cinque sostituzioni consentite in ciascuna gara, seppur risulta eccessivo far svolgere tre match ogni settimana per ciascun club.