Coronavirus, l'Unione chiede la chiusura della stagione del calcio dilettantistico
Lettera aperta al presidente Figc Puglia Vito Tisci: «Fermarsi ora per pianificare la ripresa»
mercoledì 22 aprile 2020
16.28
Dichiarare conclusa la stagione agonistica 2019-2020 in tutti i campionati senior dilettantistici per concentrarsi sulla pianificazione della ripartenza dell'attività. Questa, in sintesi, la proposta che la dirigenza dell'Unione Calcio Bisceglie ha presentato in una lettera aperta destinata a Vito Tisci, presidente del comitato regionale della Federcalcio
«Premettiamo che da sempre siamo coinvolti nella crescita del territorio attraverso le logiche dello sport, del nostro amato calcio e attraverso questo strumento proviamo a dare un'impronta sociale intrisa di contenuti di valore.
Non ci dilungheremo su quanto teniamo prima ai valori e poi al risultato sportivo in sé, ma è proprio per questo principio che in questo momento siamo obbligati a pensare prima alla salute di tutti (tesserati, collaboratori, spettatori e tutti coloro i quali orbitano, e sono tanti, intorno ad un movimento di interesse calcistico locale) e poi alle classifiche, alle gare e alle competizioni sportive» hanno spiegato i dirigenti del club azzurro.
«La nostra proposta è di non riprendere alcun campionato di questa stagione sportiva 2019-2020 e lasciare alla politica dello sport che saprà essere equa e super partes le decisioni su come riprendere, con i giusti accorgimenti di sicurezza, per la stagione prossima.
A livello professionistico sono tenuti a provare a concludere le annate sportive per ovvie considerazioni di carattere economico ma per noi dilettanti non è così. Infatti, l'impatto economico delle azioni che dovremmo mettere in atto per garantire la ripresa dei campionati, potranno avere un'incidenza non sostenibile per tutte le società dilettantistiche.
Questa pandemia potrebbe mettere in serio pericolo la sopravvivenza di molti club» hanno sottolineato.
«Siamo certi che questo nostro pensiero sarà condiviso da molti nostri colleghi di altre squadre e Lei, in qualità di presidente, saprà cogliere questo nostro spunto di riflessione per terminare la stagione alla data odierna. Se così non fosse, non ce la sentiremmo di obbligare il mondo Unione Calcio a qualsiasi rischio e non scenderemmo certamente in campo.
La salute di ognuno di noi vale più di qualsiasi risultato sportivo e qualsiasi goal.
Così facendo si potrà pianificare con serenità il futuro sportivo, dopo che la situazione di emergenza sarà completamente superata, e siamo certi che tutti ricominceremo a darci battaglia serenamente sui rettangoli di gioco, esultare con i compagni per un goal e abbracciare gli avversari a fine gara» hanno concluso.
«Premettiamo che da sempre siamo coinvolti nella crescita del territorio attraverso le logiche dello sport, del nostro amato calcio e attraverso questo strumento proviamo a dare un'impronta sociale intrisa di contenuti di valore.
Non ci dilungheremo su quanto teniamo prima ai valori e poi al risultato sportivo in sé, ma è proprio per questo principio che in questo momento siamo obbligati a pensare prima alla salute di tutti (tesserati, collaboratori, spettatori e tutti coloro i quali orbitano, e sono tanti, intorno ad un movimento di interesse calcistico locale) e poi alle classifiche, alle gare e alle competizioni sportive» hanno spiegato i dirigenti del club azzurro.
«La nostra proposta è di non riprendere alcun campionato di questa stagione sportiva 2019-2020 e lasciare alla politica dello sport che saprà essere equa e super partes le decisioni su come riprendere, con i giusti accorgimenti di sicurezza, per la stagione prossima.
A livello professionistico sono tenuti a provare a concludere le annate sportive per ovvie considerazioni di carattere economico ma per noi dilettanti non è così. Infatti, l'impatto economico delle azioni che dovremmo mettere in atto per garantire la ripresa dei campionati, potranno avere un'incidenza non sostenibile per tutte le società dilettantistiche.
Questa pandemia potrebbe mettere in serio pericolo la sopravvivenza di molti club» hanno sottolineato.
«Siamo certi che questo nostro pensiero sarà condiviso da molti nostri colleghi di altre squadre e Lei, in qualità di presidente, saprà cogliere questo nostro spunto di riflessione per terminare la stagione alla data odierna. Se così non fosse, non ce la sentiremmo di obbligare il mondo Unione Calcio a qualsiasi rischio e non scenderemmo certamente in campo.
La salute di ognuno di noi vale più di qualsiasi risultato sportivo e qualsiasi goal.
Così facendo si potrà pianificare con serenità il futuro sportivo, dopo che la situazione di emergenza sarà completamente superata, e siamo certi che tutti ricominceremo a darci battaglia serenamente sui rettangoli di gioco, esultare con i compagni per un goal e abbracciare gli avversari a fine gara» hanno concluso.