Coronavirus, si chiude la stagione sportiva del calcio giovanile

Ufficiale la sospensione definitiva decisa dalla Federcalcio

venerdì 17 aprile 2020
Attraverso un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio del sedici aprile la FIGC ha deliberato la sospensione dei campionati e delle altre competizioni giovanili organizzate dal Settore giovanile scolastico per la corrente stagione sportiva.

Nella nota, disponibile sul sito della Federcalcio, si ribadisce che la ragione di detta decisione è fondata sulle disposizioni del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del dieci aprile scorso ed in considerazione dell'esigenza di tutelare la salute dei giovani tesserati, oltreché per le criticità legate ai termini previsti per la conclusione della stagione al 30 giugno 2020.

Tramite la prefata comunicazione a firma del presidente Gabriele Gravina, la FIGC ha pertanto sospeso in via definitiva i campionati giovanili nazionali, Under 18 serie A e B, Under 17 serie A e B, Under 17 serie C, Under 16 serie A e B, Under 16 serie C, Under 15 serie A, B e C. Altresì interrotte le fasi interregionali e finali dei tornei Under 14 e 13 Pro e dei campionati giovanili nazionali femminili Under 17 e 15 e rispettivi dilettanti, nonché la fase eliminatoria e finale nazionale dei campionati di calcio e calcio a cinque Under 17 e Under 15 Dilettanti e Puro Settore.

Il presidente del Settore giovanile scolastico Vito Tisci ha espresso la propria in un messaggio rilasciato sul portale ufficiale della Federazione Giuoco Calcio: «Vorrei ringraziare il Presidente Gravina e tutte le componenti federali per aver accolto la nostra richiesta. una decisione condivisa e portata avanti assieme al Presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini e al dottor Zeppilli, Presidente della Commissione Medica della FIGC e al Comitato di Presidenza del Settore Giovanile e Scolastico, a seguito dei costanti confronti avuti con le società in queste settimane».

«E' senza dubbio una scelta dolorosa» ha proseguito Tisci «e mi dispiace soprattutto per quei calciatori che dopo mesi di allenamenti e sacrifici non potranno concludere la stagione partecipando alle fasi finali dei rispettivi campionati, ma in questo momento abbiamo la responsabilità di tutelare la salute di tutti i nostri tesserati, degli staff dei club e della classe arbitrale che prende parte alle nostre competizioni, nonché, considerato il periodo di incertezza, di permettere alle società di poter programmare con i dovuti tempi la prossima stagione».