Covid e rinvii, la serie C nel caos
Precisazioni sull'applicazione dei regolamenti
sabato 7 novembre 2020
11.01
Dopo i rinvii delle prime due giornate diretti ad organizzare il parco giocatori utile ad affrontare il campionato di serie C, per la prima volta in questa annata agonistica il Bisceglie ha visto di fronte a sé materializzarsi lo spettro del posticipo causa contagio da Covid-19.
Infatti anche il calcio ultimamente, dalla serie A fino alla D passando anche fra le selezioni nazionali, ha subito l'escalation di una emergenza sanitaria che non finisce, anzi, sfinisce la collettività intera.
Particolarmente colpita è la terza divisione nazionale che a tutt'oggi ha rilevato lo spostamento di ben diciotto partite in calendario (di cui la metà nel girone di nostro interesse, il girone C) e che ha comportato notevoli disagi per le squadre coinvolte, costrette a tour de force non indifferenti con partite da disputarsi ogni tre giorni dopo la completa guarigione dei tesserati colpiti.
Appare quindi opportuno fare luce sulle regole vigenti nella Lega Professionistica di serie C con riferimento alla disputa delle gare e alle concrete ipotesi di rinvio delle stesse, costante oggetto di dibattito fra tifosi e addetti ai lavori.
Il regolamento in tema emanato in data 06 ottobre 2020 dispone che qualora, a quarantotto ore prima del match di campionato, la società sportiva riscontra la positività di uno o più atleti al primo giro di tamponi essa è invitata a fare immediatamente un altro test di gruppo. Occorre quindi distinguere i test svolti dalla formazione che gioca in casa rispetto a quella ospitante: se i positivi rinvengono nella squadra che deve giocare in casa, in attesa di sapere i risultati del secondo test, quest'ultima può richiedere alla Lega il posticipo serale della gara se inizialmente programmata nel pomeriggio, o il rinvio al giorno successivo qualora il fischio d'inizio era stato programmato per le 20:30.
Se si tratta di positività nella squadra che deve giocare fuori casa essa può chiedere alla Lega C il rinvio fino al giorno successivo per poter attendere i nuovi risultati e per organizzare la trasferta. Al rilievo dei secondi tamponi la squadra in trasferta potrà partecipare alla partita se la squadra con positivi ha a disposizione almeno 13 giocatori, e fra questi almeno un portiere deve aver avuto il tampone negativo.
In ipotesi contraria la sfida è rinviata alla prima data utile; qualora non sia possibile la riprogrammazione della gara rispettando il calendario già redatto e pubblicato, l'istanza di rinvio sarà rigettata e la gara verrà regolarmente disputata.
In ipotesi di rinvio o posticipo consentito dal massimo organo di divisione, se la squadra non ottiene i risultati dei tamponi (anche per causa ad essa non imputabile) o si rifiuta di giocare, verrà decretata la sconfitta a tavolino di quest'ultima con il risultato di 0-3 senza l'irrogazione del punto di penalizzazione decretato dall'Organo di giustizia competente.
Se nei successivi e consecutivi cinque giorni più di quattro calciatori della prima squadra di una società dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2 la stessa potrà, per una sola volta nell'arco della regular season, inoltrare a mezzo PEC alla Lega Pro istanza di spostamento della sola gara di campionato successivamente in programma, formulata entro un termine di quarantotto ore. A tal fine sarà il Presidente della Lega di serie C ad emanare provvedimento non sindacabile di rinvio indicando la data prevista per il differimento del match.
L'istanza, a pena di inammissibilità, deve essere corredata di documentazione comprovante la sussistenza dei presupposti che sono a fondamento della domanda.
Infatti anche il calcio ultimamente, dalla serie A fino alla D passando anche fra le selezioni nazionali, ha subito l'escalation di una emergenza sanitaria che non finisce, anzi, sfinisce la collettività intera.
Particolarmente colpita è la terza divisione nazionale che a tutt'oggi ha rilevato lo spostamento di ben diciotto partite in calendario (di cui la metà nel girone di nostro interesse, il girone C) e che ha comportato notevoli disagi per le squadre coinvolte, costrette a tour de force non indifferenti con partite da disputarsi ogni tre giorni dopo la completa guarigione dei tesserati colpiti.
Appare quindi opportuno fare luce sulle regole vigenti nella Lega Professionistica di serie C con riferimento alla disputa delle gare e alle concrete ipotesi di rinvio delle stesse, costante oggetto di dibattito fra tifosi e addetti ai lavori.
Il regolamento in tema emanato in data 06 ottobre 2020 dispone che qualora, a quarantotto ore prima del match di campionato, la società sportiva riscontra la positività di uno o più atleti al primo giro di tamponi essa è invitata a fare immediatamente un altro test di gruppo. Occorre quindi distinguere i test svolti dalla formazione che gioca in casa rispetto a quella ospitante: se i positivi rinvengono nella squadra che deve giocare in casa, in attesa di sapere i risultati del secondo test, quest'ultima può richiedere alla Lega il posticipo serale della gara se inizialmente programmata nel pomeriggio, o il rinvio al giorno successivo qualora il fischio d'inizio era stato programmato per le 20:30.
Se si tratta di positività nella squadra che deve giocare fuori casa essa può chiedere alla Lega C il rinvio fino al giorno successivo per poter attendere i nuovi risultati e per organizzare la trasferta. Al rilievo dei secondi tamponi la squadra in trasferta potrà partecipare alla partita se la squadra con positivi ha a disposizione almeno 13 giocatori, e fra questi almeno un portiere deve aver avuto il tampone negativo.
In ipotesi contraria la sfida è rinviata alla prima data utile; qualora non sia possibile la riprogrammazione della gara rispettando il calendario già redatto e pubblicato, l'istanza di rinvio sarà rigettata e la gara verrà regolarmente disputata.
In ipotesi di rinvio o posticipo consentito dal massimo organo di divisione, se la squadra non ottiene i risultati dei tamponi (anche per causa ad essa non imputabile) o si rifiuta di giocare, verrà decretata la sconfitta a tavolino di quest'ultima con il risultato di 0-3 senza l'irrogazione del punto di penalizzazione decretato dall'Organo di giustizia competente.
Se nei successivi e consecutivi cinque giorni più di quattro calciatori della prima squadra di una società dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2 la stessa potrà, per una sola volta nell'arco della regular season, inoltrare a mezzo PEC alla Lega Pro istanza di spostamento della sola gara di campionato successivamente in programma, formulata entro un termine di quarantotto ore. A tal fine sarà il Presidente della Lega di serie C ad emanare provvedimento non sindacabile di rinvio indicando la data prevista per il differimento del match.
L'istanza, a pena di inammissibilità, deve essere corredata di documentazione comprovante la sussistenza dei presupposti che sono a fondamento della domanda.