Csain Bat, una scommessa vinta
Il presidente Luciano Savi soddisfatto per la crescita di un movimento «partito da zero»
venerdì 13 agosto 2021
«Siamo partiti da zero e in pochi mesi riusciti ad affilliare 24 associazioni e ad avviare già svariate attività Coni». Luciano Savi, uomo di sport, non nasconde la soddisfazione per quanto la nuova struttura provinciale del Csain Bat ha saputo finora mettere in piedi, nonostante le restrizioni causate dall'emergenza Covid.
Una scommessa, quella lanciata dal presidente Csain Puglia Angelo Sollazzo, d'intesa col numero un onazionale Luigi Fortuna, che si può considerare a tutti gli effetti vinta. L'Ente di promozione sportiva si è radicato sul territorio dei dieci Comuni della provincia attraverso il coinvolgimento di società sportive e la creazione di una rete di sinergie che ha consentito allo sport locale di ripartire.
Fiore all'occhiello di questo primo periodo di attività (da novembre 2020 sotto il profilo organizzativo, da maggio 2021 sul piano operativo) è il progetto Nuove abitudini sportive contro la sedentarietà dopo il Covid.
«L'obiettivo è analizzare nel tempo le abitudini che gli italiani hanno acquisito nello svolgimento della propria pratica sportiva, realizzando indicatori di impatto sociale funzionali per attivare una corretta applicazione di tutti i principi e modalità per promuovere uno stato di salute efficace e preventivo nei confronti del Covid» ha sottolineato Savi. Il progetto riguarderà persone con difficoltà sociali ed economiche, minori che hanno abbandonato la scuola e che sono a rischio di devianza sociale o con difficoltà di apprendimento scolastico, donne ed uomini espulsi o ai margini del mercato del lavoro e cittadini immigrati di prima e seconda generazione con difficoltà di inserimento sociale.
Una scommessa, quella lanciata dal presidente Csain Puglia Angelo Sollazzo, d'intesa col numero un onazionale Luigi Fortuna, che si può considerare a tutti gli effetti vinta. L'Ente di promozione sportiva si è radicato sul territorio dei dieci Comuni della provincia attraverso il coinvolgimento di società sportive e la creazione di una rete di sinergie che ha consentito allo sport locale di ripartire.
Fiore all'occhiello di questo primo periodo di attività (da novembre 2020 sotto il profilo organizzativo, da maggio 2021 sul piano operativo) è il progetto Nuove abitudini sportive contro la sedentarietà dopo il Covid.
«L'obiettivo è analizzare nel tempo le abitudini che gli italiani hanno acquisito nello svolgimento della propria pratica sportiva, realizzando indicatori di impatto sociale funzionali per attivare una corretta applicazione di tutti i principi e modalità per promuovere uno stato di salute efficace e preventivo nei confronti del Covid» ha sottolineato Savi. Il progetto riguarderà persone con difficoltà sociali ed economiche, minori che hanno abbandonato la scuola e che sono a rischio di devianza sociale o con difficoltà di apprendimento scolastico, donne ed uomini espulsi o ai margini del mercato del lavoro e cittadini immigrati di prima e seconda generazione con difficoltà di inserimento sociale.