Dilettanti e giovanili regionali fermi fino al 24 novembre
La Federcalcio pugliese ha chiesto alle società di interrompere gli allenamenti in attesa di linee guida più chiare dal ministero
lunedì 26 ottobre 2020
10.13
Lo si era compreso già a una prima lettura del testo del Dpcm pubblicato domenica 25 ottobre, al punto che sui campi si è diffusa subito la netta sensazione che quelle giocate nel pomeriggio fossero le ultime gare del calcio dilettantistico almeno per qualche settimana.
Il provvedimento sottoscritto dal premier Conte ha perciò fermato tutti i campionati a carattere regionale: mentre Serie A, B e C proseguiranno, oltre al torneo di Serie D in quanto di rango nazionale benché ugualmente dilettantistico (almeno sulla carta), a tutte le altre formazioni, dall'Eccellenza in giù, toccherà fermarsi. Identica sorte toccherà alle competizioni giovanili regionali.
La conferma della situazione cristalizzata dall'ultimo decreto firmato dal primo ministro è in una nota del comitato regionale pugliese della Federcalcio, presieduto da Vito Tisci.
«Per quanto attiene agli allenamenti, anche questo Dpcm contiene ancora una volta disposizioni che si prestano a varie interpretazioni. Per questo motivo la segreteria federale ha in programma per la giornata di lunedì una verifica con il Dipartimento del ministero dello sport, al fine di addivenire ad una interpretazione univoca. Pertanto, in attesa di tale chiarimento, si consiglia di sospendere l'attività di allenamento, qualora fosse stata programmata, almeno per le giornate di lunedì 26 e martedì 27 ottobre».
L'effetto di quanto contenuto nel Dpcm è chiaro: Unione, Don Uva e Virtus non torneranno in campo per gare dei rispettivi campionati di Eccellenza, Promozione e Prima categoria fino al prossimo 24 novembre. Lo stesso varrà per le compagini giovanili di Unione e Don Uva, che partecipano a manifestazioni di carattere regionale. Toccherà adesso comprendere se lo stop avrà validità anche per gli allenamenti. L'attività agonistica proseguirà solo per la prima squadra e le compagini giovanili del Bisceglie calcio, impegnati in campionati nazionali.
Il provvedimento sottoscritto dal premier Conte ha perciò fermato tutti i campionati a carattere regionale: mentre Serie A, B e C proseguiranno, oltre al torneo di Serie D in quanto di rango nazionale benché ugualmente dilettantistico (almeno sulla carta), a tutte le altre formazioni, dall'Eccellenza in giù, toccherà fermarsi. Identica sorte toccherà alle competizioni giovanili regionali.
La conferma della situazione cristalizzata dall'ultimo decreto firmato dal primo ministro è in una nota del comitato regionale pugliese della Federcalcio, presieduto da Vito Tisci.
«Per quanto attiene agli allenamenti, anche questo Dpcm contiene ancora una volta disposizioni che si prestano a varie interpretazioni. Per questo motivo la segreteria federale ha in programma per la giornata di lunedì una verifica con il Dipartimento del ministero dello sport, al fine di addivenire ad una interpretazione univoca. Pertanto, in attesa di tale chiarimento, si consiglia di sospendere l'attività di allenamento, qualora fosse stata programmata, almeno per le giornate di lunedì 26 e martedì 27 ottobre».
L'effetto di quanto contenuto nel Dpcm è chiaro: Unione, Don Uva e Virtus non torneranno in campo per gare dei rispettivi campionati di Eccellenza, Promozione e Prima categoria fino al prossimo 24 novembre. Lo stesso varrà per le compagini giovanili di Unione e Don Uva, che partecipano a manifestazioni di carattere regionale. Toccherà adesso comprendere se lo stop avrà validità anche per gli allenamenti. L'attività agonistica proseguirà solo per la prima squadra e le compagini giovanili del Bisceglie calcio, impegnati in campionati nazionali.